Codice Civile art. 1735 - Commissionario contraente in proprio.

Francesco Agnino

Commissionario contraente in proprio.

[I]. Nella commissione di compera o di vendita di titoli, divise o merci aventi un prezzo corrente che risulti nei modi indicati dal terzo comma dell'articolo 1515, se il committente non ha diversamente disposto, il commissionario può fornire al prezzo suddetto le cose che deve comprare, o può acquistare per sé le cose che deve vendere, salvo, in ogni caso, il suo diritto alla provvigione [1395 1].

[II]. Anche quando il committente ha fissato il prezzo, il commissionario che acquista per sé non può praticare un prezzo inferiore a quello corrente nel giorno in cui compie l'operazione, se questo è superiore al prezzo fissato dal committente; e il commissionario che fornisce le cose che deve comprare non può praticare un prezzo superiore a quello corrente, se questo è inferiore al prezzo fissato dal committente.

Inquadramento

La norma costituisce applicazione particolare della regola di cui all'art. 1395, ai sensi del quale è ammesso il contratto del rappresentante con sé stesso se il suo contenuto è stato predeterminato dal rappresentato, poiché ciò esclude un conflitto di interessi. In ogni caso, il commissionario deve comportarsi in modo da non ledere gli interessi del rappresentato.

Prova dell'ordine di borsa

La prova dell'ordine di borsa — che può validamente essere impartito in forma verbale, non essendo richiesta la forma scritta — non può essere desunta dal fissato bollato, il quale esaurisce i suoi effetti ai fini tributari, con la conseguenza che tale documento, atteso il suo significato meramente indiziario, non dispensa l'ordinante dall'onere di provare il conferimento dell'ordine ed il suo preteso contenuto (Cass. n. 157/1995).

Acquisto di titoli azionari

Nel caso di acquisto di titoli azionari da parte del cliente di una banca, ed al fine di stabilire se quest'ultima abbia assunto la veste di venditrice, ovvero di commissionaria del cliente medesimo, deve riconoscersi prevalenza ai patti orali, rispetto alle enunciazioni eventualmente difformi riportate sui «fissati bollati», dato che gli usi borsistici contemplano la redazione di detti documenti (al pari dei «foglietti provvisori») come adempimento meramente fiscale, e che la relativa previsione non si pone in contrasto con norme di legge, non essendo assoggettati a forma scritta (ad substantiam o ad probationem) né il contratto di borsa, quale compravendita perfezionantesi con effetti obbligatori indipendentemente dalla successiva consegna delle azioni e delle operazioni occorrenti per il «transfert», né il mandato a concluderlo (La prova dell'ordine di borsa — che può validamente essere impartito in forma verbale, non essendo richiesta la forma scritta — non può essere desunta dal fissato bollato, il quale esaurisce i suoi effetti ai fini tributari, con la conseguenza che tale documento, atteso il suo significato meramente indiziario, non dispensa l'ordinante dall'onere di provare il conferimento dell'ordine ed il suo preteso contenuto (Cass. n. 157/1995).

In materia di operazioni su titoli, quotati in borsa ed acquistati o riportati a prezzo corrente determinato, non è configurabile alcun conflitto di interessi nel contratto posto in essere da una società controllante della stessa commissionaria, mancando la possibilità di una divergenza tra il prezzo pattuito e quello di mercato (Cass. n. 4820/1980).

Bibliografia

Baldi-Venezia, Il contratto di agenzia. La concessione di vendita. Il franchising, Milano, 2015; Bavetta, Mandato (negozio giuridico) (dir. priv.), in Enc. dir., XXV, Milano, 1975; Bile, Il mandato, la commissione, la spedizione, Roma, 1961; Campagna, La posizione del mandatario nel mandato ad acquistare beni mobili, in Riv. dir. civ. 1974, I, 7 ss; Ferri, Manuale di diritto commerciale, Torino, 1976; Formiggini, Commissione, in Enc. dir., VII, Milano, 1960; Minervini, Commissione, in N.ss. Dig. it., III, Torino, 1967; Natoli, La rappresentanza, Milano, 1977; Pugliatti, Studi sulla rappresentanza, Milano, 1965; Romano, Vendita. Contratto estimatorio, Milano, 1961; Rotondi-Rotondi, L'agenzia nella giurisprudenza, Milano, 2004; Santoro-Passerelli, Dottrine generali del diritto civile, Napoli, 1997; Saracini-Toffoletto, Il contratto di agenzia, artt. 1742-1753, Milano, 2014.

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