Codice Civile art. 1779 - Cosa propria del depositario.Cosa propria del depositario. [I]. Il depositario è liberato da ogni obbligazione, se risulta che la cosa gli appartiene e che il depositante non ha su di essa alcun diritto [1253 ss.]. InquadramentoLa norma in parola dispone che il depositario è liberato da ogni obbligazione laddove risulti che egli stesso è proprietario della res e che il depositante non ha alcun diritto su di essa. Secondo l'impostazione della dottrina tradizionale (Dalmartello e Portale, 267; Fiorentino, in Comm. S. B., 103), in tal caso il contratto di deposito è nullo per difetto di causa, mentre qualora il depositante vanti un diritto reale limitato ovvero un diritto personale di godimento sulla cosa il contratto sarà valido ed il depositario non sarà liberato dall'obbligazione di custodia pur essendo il proprietario della res. In sostanza, ai fini dell'operatività della norma di cui all'art. 1779, occorre la contemporanea presenza del requisito positivo della proprietà della res da parte del depositario e del requisito negativo della mancanza di posizioni giuridiche limitatrici del diritto di proprietà in capo al depositante, sicché non risulta applica in modo assoluto il broccardo “depositum rei suae consistere non potest”. BibliografiaDalmartello e Portale, voce Deposito, in Enc. dir., XII, Milano, 1964; Forchielli, I contratti reali, Milano, 1952; Galasso A. e Galasso G., Deposito, in Dig. civ., 1989; Majello, Custodia e Deposito, Napoli, 1958; Majello, Il deposito nell'interesse del terzo, in Banca, borsa tit. cred. 1961, I, 311; Mastropaolo, Deposito (in generale), in Enc. giur., Roma, 1988; Salomoni, La responsabilità del custode per la perdita della detenzione del bene ricevuto, in Resp. civ. prev. 2014, fasc. 5, 1435. |