Codice Civile art. 1802 - Compenso e rimborso delle spese al sequestratario.InquadramentoLa norma qualifica come oneroso il contratto, salva diversa volontà delle parti. Trattasi di una ulteriore differenza rispetto al contratto di deposito che, invece, si presume gratuito (art. 1767). La dottrina precisa che l'obbligazione dei sequestranti è solidale per la presunzione dell'art. 1294, senza che l'obbligo gravi in capo solo a colui che potrà pretendere la riconsegna (De Cristofaro, 489). La misura del compenso, se non fissata dal contratto, potrà essere determinata facendo ricorso sia ai criteri previsti in tema di mandato dall'art 1709 sia a quelli previsti in tema di contratto d'opera dall'art. 2225. A differenza dell'obbligo di corrispondere il compenso, quello di rimborsare al sequestratario spese ed erogazioni da lui anticipate per l'amministrazione e la custodia della cosa risulta, invece, a carico solo di colui cui la cosa risulterà spettare, salvo diversa pattuizione, perché a favore di questo l'attività è svolta (De Cristofaro, ult. cit.). Il credito del sequestratario per il compenso e per il rimborso è assistito da privilegio sulla cosa affidatagli e attribuisce diritto di ritenzione della stessa, ai sensi degli artt. 2756 e 2761. BibliografiaDe Cristofaro, Sequestro convenzionale, in Dig. civ., XVIII, Torino, 1998; De Cupis, Lineamenti del sequestro convenzionale, in Riv. dir. civ., 1983, 261; Forchielli, Sequestro convenzionale, in Nss. D. I., XVII, Torino 1970; Fortino, Sequestro conservativo e convenzionale, in Enc. dir., Milano, 1990. |