Codice Civile art. 1808 - Spese per l'uso della cosa e spese straordinarie.Spese per l'uso della cosa e spese straordinarie. [I]. Il comodatario non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per servirsi della cosa. [II]. Egli però ha diritto di essere rimborsato delle spese straordinarie sostenute per la conservazione della cosa, se queste erano necessarie e urgenti [2756]. InquadramentoLa disposizione in esame disciplina il riparto delle spese tra il comodatario, su cui gravano quelle per l'uso della cosa e per la manutenzione ordinaria, ed il comodante, su cui ricade il peso delle spese di manutenzione straordinaria (Teti, 41). È pacifico che l'art. 1808 abbia carattere dispositivo (Luminoso, 3), e quindi possa essere derogato dalle parti (Cass. III, n. 2463/1970). Spese per l'uso della cosa e per la manutenzione ordinariaLe spese necessarie per l'uso della cosa gravano, in forza della disposizione in esame, sul comodatario: trattasi di limitazione naturale al vantaggio che a lui deriva dalla concessione a titolo gratuito del godimento della res. Tra queste rientrano, ad esempio, quelle afferenti all'energia elettrica necessaria all'uso dell'immobile concesso in comodato (Cass. III, n. 12942/2007), o quelle afferenti alla cura della vegetazione spontanea (Cass. III, n. 296/2015). Sul comodatario grava poi l'obbligo di provvedere alle spese di custodia e conservazione della cosa e, più in generale, quelle di ordinaria manutenzione. La S.C. ha all’uopo ribadito che il comodatario che debba affrontare spese relative a tasse o manutenzione dell'immobile al fine di poterlo utilizzare, può liberamente scegliere se provvedervi o meno, ma, se decide di sostenerle, lo fa nel suo esclusivo interesse e non può, conseguentemente, pretenderne il rimborso dal comodante (Cass. II, n. 21023/2016). E ciò anche qualora si tratti di spese di manutenzione straordinaria ma non riconducibili alla categoria delle spese straordinarie necessarie e urgenti per la conservazione della cosa (Cass. II, n. 23294/2021). Straordinaria manutenzioneL'onere economico delle spese straordinarie grava, invece, sul comodante il quale ha l'obbligo di rimborsare al comodatario quelle da lui sostenute purché siano urgenti e necessarie (Cass. III, n. 296/2015). Da tale principio discende che se il comodatario, al fine di utilizzare la cosa, debba affrontare spese di manutenzione straordinaria non necessarie ed urgenti può liberamente scegliere se provvedervi o meno ma, qualora decida di affrontarle non può pretendere il rimborso dal comodante (Cass. III, n. 13339/2015), anche se comportino miglioramenti tenendo conto della non invocabilità da parte del comodatario stesso, che non è né possessore né terzo, dei principi di cui agli artt. 1150 e 936 ((Cass. III, n. 29192/2021; Cass. III, n. 11771/2017). Né può invocarsi, in via di richiamo analogico, il disposto dell'art, 1592 perché un'indennità per i miglioramenti è negata anche al locatario, la cui posizione è molto simile a quella del comodatario (Cass. III, n. 7923/1992). Spetta, invece, al comodatario lo ius tollendi per le addizioni (Cass. III, n. 1575/1963). Privilegio e ritenzione in favore del comodatarioIl comodatario di un bene mobile, titolare del diritto di rimborso ex art. 1808, comma 2, ha diritto di ritenzione della cosa comodata e privilegio speciale sulla stessa ex art. 2756. Per contro, al comodatario di un bene immobile non spetta alcun privilegio né diritto di ritenzione, dal momento che quest'ultimo compete, a norma dell'art. 1152, soltanto al possessore di buona fede e non anche al detentore. Divieto di compensazioneIl credito restitutorio del comodante non è compensabile con quello del comodatario per espressa previsione legislativa (art. 1246 n. 2). Il legislatore ha, pertanto, attribuito preminenza al soddisfacimento dell'interesse del comodante a conseguire la restituzione della cosa rispetto all'interesse del comodatario di essere rimborsato. BibliografiaCarresi, Comodato, in Nss D.I., Torino, III, 1959; Luminoso, voce Comodato, Enc. giur., Roma, 1988; Pellegrini, Contratto di comodato a termine e morte del comodante, in Riv. dir. civ. 2000, II, 477; Quadri, Comodato e “casa familiare”: l'intervento delle Sezioni Unite, in Corr. giur. 2004, 1440; Quadri, Il nuovo intervento delle Sezioni Unite in tema di comodato e assegnazione della «casa familiare», in Corr. giur. 2015, 19; Tamburrino, voce Comodato, in Enc. dir., VII, Milano, 1960; Teti, Comodato, in Dig. civ., 1988. |