Codice Civile art. 1828 - Efficacia della garanzia dei crediti iscritti.

Caterina Costabile

Efficacia della garanzia dei crediti iscritti.

[I]. Se il credito incluso nel conto è assistito da una garanzia reale [1960 ss., 2784 ss., 2808 ss.] o personale [1936 ss.], il correntista ha diritto di valersi della garanzia per il saldo esistente a suo favore alla chiusura del conto e fino alla concorrenza del credito garantito.

[II]. La stessa disposizione si applica se per il credito esiste un coobbligato solidale.

Inquadramento

Se uno dei crediti inclusi nel conto è assistito da una garanzia reale o personale questa si trasferisce sul saldo fino all'ammontare del credito garantito.

Detta previsione legislativa mira a conciliare l'individualità del credito che permane tale fino alla chiusura del conto, quando si operano le compensazioni, con la genericità del saldo che essendo una risultante delle operazioni finali di dare e avere non può essere di per sé garantito in quanto, oltre tutto, incerto nell'an e nel quantum.

Ratio della norma

La disposizione viene generalmente spiegata come una conseguenza della conservazione della individualità del credito incluso in conto, e dell'applicazione del principio per cui, quando la compensazione avviene con più crediti, si applicano le norme sulla imputazione dei pagamenti e resta in vita il credito garantito (Scozzafava — Grisi, 3).

Mette conto evidenziare che coloro che partono dall'idea di una compensazione progressiva nel conto-corrente, forniscono una spiegazione della norma diversa, configurandola come una regola particolare ispirata all'esigenza che l'inclusione nel conto non pregiudichi gli interessi del creditore (Martorano, 1961, 662).

Pluralità di crediti garantiti

Nel caso in cui ricorra un solo credito garantito, la norma non pone nessun problema applicativo riferendosi la garanzia al saldo fino alla concorrenza dell'ammontare dell'originario credito garantito.

Diversamente dissonanze emergono nell'ipotesi di una pluralità di crediti assistiti da garanzie reali o personali.

Secondo un'opinione minoritaria sarebbero applicabili le regole sull'imputazione dei pagamenti di cui agli art. 1249 e 1193 desumendone una sequenza di estinzione/riduzione delle garanzie: la compensazione dovrebbe, cioè, operare prima tra i crediti non garantiti, poi in relazione a quelli assistiti da garanzia personale e infine con riferimento a quelli muniti di garanzia reale (Caltabiano, 57; Fiorentino, in Comm. S. B., 1972, 18).

L'opinione prevalente evidenzia tuttavia che detta interpretazione non trova riscontro né nella lettera né nella ratio della previsione normativa e reputa, di contro, che in siffatta ipotesi le garanzie debbano essere sommate, sempre nei limiti del saldo, non essendovi ragione per ritenere in vita unicamente la garanzia maggiore (Martorano, ult. cit.).

Bibliografia

Caltabiano, Il conto corrente bancario, Padova, 1967; Cavalli, Conto corrente, in Enc. giur., VIII, Roma, 1988; Martorano, Il conto corrente bancario, Napoli, 1955; Martorano, voce Conto Corrente (contratto di), Enc. Dir., IX, Milano, 1961; Scozzafava e Grisi, voce “Conto corrente ordinario”, in Dig. Comm., IV, Torino, 1989; Sotgia, Del conto corrente, in Commentario al codice civile a cura di D'Amelio e Finzi, Firenze, 1949.

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