Codice Civile art. 1895 - Inesistenza del rischio.

Caterina Costabile

Inesistenza del rischio.

[I]. Il contratto è nullo [1418 ss.] se il rischio non è mai esistito o ha cessato di esistere prima della conclusione del contratto.

Inquadramento

L'esistenza del rischio giustifica la sua gestione attraverso la copertura assicurativa e, dunque, il ricorso al contratto di assicurazione: pertanto, senza la concreta esposizione al rischio il contratto di assicurazione perderebbe la sua giustificazione causale.

Si comprende, quindi, perché il rischio sia posto dall'ordinamento come elemento essenziale del contratto di assicurazione (Fanelli, in Tr. C. M. 1973, 68; La Torre, 103).

Anche la giurisprudenza ha evidenziato che in assenza del rischio, da un lato il contratto assicurativo è privo della sua funzione causale e dall'altra perde il carattere dell'aleatorietà suo proprio (Cass. III, n. 14410/2011).

Ad avviso della S.C., si può configurare l'inesistenza del rischio, allorché prima della conclusione del contratto non si sia presentato quanto meno come possibile il futuro danno o evento attinente alla vita umana, ovvero non sia stato incerto almeno il momento in cui esso si sarebbe verificato  (Cass. III, n. 11763/2018).

Ai fini dell'applicazione della norma in esame, il rischio consiste in uno stato di incertezza circa il verificarsi di un fatto integrato dall'evento prevedibile e dalla possibilità del suo verificarsi (Fanelli, in Tr. C. M. 1973, 66; La Torre, ult. cit.).

L'inesistenza o la cessazione del rischio prima della conclusione del contratto assicurativo

La nullità del contratto di assicurazione per inesistenza del rischio, ai sensi dell'art. 1895, si verifica quando tale inesistenza sia in atto al momento della stipulazione, mentre, se essa intervenga successivamente, ancorché prima del momento in cui diviene efficace la copertura assicurativa, si produce lo scioglimento del contratto stesso, a norma dell'art. 1896 (Cass. III, n. 7300/1991).

L'onere della prova dei presupposti di fatto è a carico della parte che intende far valere la nullità (La Torre, 105).

La giurisprudenza ha evidenziato che la disposizione dell'art. 144 comma 2 d.lgs. n. 209/2005 (già comma 2 dell'art. 18 l. n. 990/1969), che nega all'assicuratore della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli o natanti la facoltà di opporre al danneggiato, il quale agisca direttamente nei suoi confronti, eccezioni derivanti dal contratto o clausole che prevedono eventuali contributi dell'assicurato al risarcimento, non è applicabile per le eccezioni di inesistenza e nullità del contratto stesso, quale quella di nullità per inesistenza del rischio, a norma dell'art. 1895, in quanto concerne le sole eccezioni relative all'invalidità ed all'inefficacia del contratto di assicurazione (Cass. III, n. 14410/2011).

Inoltre, qualora l'assicuratore agisca, ai sensi dell'art. 1916, in surrogazione nei confronti del terzo responsabile, questi, mentre non può far valere motivi di annullabilità, rescissione o risoluzione del contratto, deducibili solo dall'assicurato, è legittimato a contrastare, in via di eccezione, i presupposti della surrogazione medesima, e, quindi, ad opporre la nullità del contratto stesso, ivi compresa quella per inesistenza del rischio o carenza di interesse, ovvero l'avvenuto pagamento dell'indennizzo a persona diversa dal titolare del relativo diritto (Cass. III, n. 5668/2010).

Conseguenze giuridiche

L'inesistenza originaria del rischio comporta la nullità del contratto e, in conseguenza dell'applicazione delle norme generali in tema di nullità e di indebito, determina l'insorgenza del diritto dell'assicurato alla restituzione integrale dei premio pagati e, di contro, nel caso in cui l'assicurato conoscesse o dovesse conoscere la causa di invalidità, il diritto dell'assicuratore al risarcimento del danno subito per aver confidato senza colpa nella validità del contratto (La Torre, 105; Salandra, in Comm. S.B. 1966, 257).

Applicazione dell'art. 1895 alle assicurazioni sociali

V. sub art. 1886.

Bibliografia

Buttaro, voce Assicurazione (contratto di), in Enc. dir., III, Milano, 1958; Id., voce Assicurazione contro i danni, in Enc. dir., III, Milano, 1958; Donati, Trattato del diritto delle assicurazioni private, Milano, III, 1956; Donati e Volpe Putzolu, Manuale di Diritto delle Assicurazioni, Milano, 2002; La Torre, Le Assicurazioni, Milano, 2007; Martello, voce Mutue (società assicuratrici), in Enc. dir., XXVII, Milano, 1977; Rossetti, Il Diritto delle Assicurazioni, I, Padova, 2013; ID., Il Diritto delle Assicurazioni, II, Le assicurazioni contro i danni, Padova, 2012; Santagata C., La fusione delle società assicuratrici, in Ass. 1989, I, 261; Scalfi, Assicurazione (contratto di), in Dig. comm., Torino, 1987.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario