Codice Civile art. 1909 - Assicurazione per somma eccedente il valore delle cose.

Caterina Costabile

Assicurazione per somma eccedente il valore delle cose.

[I]. L'assicurazione per una somma che eccede il valore reale della cosa assicurata non è valida [1441 ss.] se vi è stato dolo da parte dell'assicurato; l'assicuratore, se è in buona fede, ha diritto ai premi del periodo di assicurazione in corso.

[II]. Se non vi è stato dolo da parte del contraente, il contratto ha effetto fino alla concorrenza del valore reale della cosa assicurata, e il contraente ha diritto di ottenere per l'avvenire una proporzionale riduzione del premio.

Inquadramento

Si ha soprassicurazione tanto nel caso in cui viene dichiarato un valore della cosa assicurata superiore a quello reale quanto se viene esagerato il valore dell'interesse che legittima l'assicurato (Buttaro, 505).

La soprassicurazione può essere originaria oppure sopravvenuta nel corso del rapporto a causa di una diminuzione di valore della cosa assicurata.

La disciplina di sfavore verso la soprassicurazione viene spiegata dalla dottrina in ragione della circostanza che, stante il divieto posto dal principio indennitario, il maggior premio che l'assicurato viene a pagare non può mai accreditargli un indennizzo superiore al danno effettivo (Buttaro, ult. cit.; Fanelli, 1973, 190).

La soprassicurazione, proprio perché si riferisce al valore delle cose, non può trovare luogo nel ramo della responsabilità civile dove il danno non è valutabile a priori, a meno che questo non riguardi la conservazione di cose determinate (Salandra, in Comm. S.B. 1966, 323).

L'ipotesi dolosa

Nel caso di soprassicurazione dolosa, e cioè quando l'assicurato dichiara scientemente un valore superiore al vero per cercare di conseguire un lucro in caso di sinistro, poiché lo scopo da lui perseguito concludendo il contratto non è quello di ottenere il risarcimento del danno eventuale, l'assicurazione non è più diretta ad adempiere alla sua funzione indennitaria: la nullità del contratto è, pertanto, una necessaria conseguenza della mancanza di un requisito essenziale, e cioè della mancanza di causa (Buttaro, ult. cit.; La Torre, 184).

In altre parole la frode tentata dall'assicurato non è rilevante di per sé (giacché se così fosse sarebbe semmai causa di annullamento del contratto e solo nel caso in cui l'assicuratore fosse stato indotto a concludere il contratto dall'inganno della controparte), ma in quanto dimostra che l'assicurato ha un interesse contrario alla conservazione della cosa, e cioè che egli intende non già ottenere il risarcimento di un danno, ma conseguire un guadagno dal verificarsi del sinistro (Donati, 262).

La prova del dolo è carico di chi la allega, quindi dell'assicuratore, ma può risultare dalla stessa esagerazione della somma assicurata rispetto al reale valore della res (Salandra, ult. cit.).

In caso di assicurazione dolosa, poiché la nullità opera ex tunc, il contratto non produce alcuno degli effetti suoi propri e di conseguenza le parti dovrebbero avere diritto alla restituzione delle prestazioni eseguite prima che venga dichiarata la nullità. Ogni qual volta però l'assicuratore ha in buona fede confidato nella validità del contratto egli ha diritto alla conservazione dei premi già pagati e di quelli del periodo di assicurazione in corso (art. 1909 comma 1).

Detta previsione viene interpretata dalla dottrina come un risarcimento del danno in forma specifica (Buttaro, ult. cit.; La Torre, 185).

L'assicuratore dovrà invece restituire per intero i premi incassati se era a conoscenza del reale stato delle cose, giacché in tal caso egli, poiché non poteva fare affidamento sulla validità del contratto, non può neppure pretendere il risarcimento di un danno che non ha in realtà subito o che avrebbe potuto evitare usando la normale diligenza (Salandra, in Comm. S.B. 1966, 324).

Alla effettiva conoscenza va equiparato il caso in cui l'ignoranza dell'assicuratore è dipesa da colpa grave di costui; inoltre se l'assicuratore era in buona fede al momento della conclusione del contratto, ma questa è venuta successivamente a mancare, egli dovrà rimborsare i premi incassati dopo che era venuto a conoscenza del reale stato delle cose (Buttaro, 506)

L'ipotesi non dolosa

Nel caso invece di soprassicurazione non dolosa, e cioè quando la stessa è dovuta ad un errore di valutazione dell'assicurato ovvero ad una diminuzione del valore delle cose assicurate nel corso della esecuzione del contratto, poiché l'assicurato non tende a conseguire fraudolentemente un guadagno, il contratto è e resta valido e vi è solo una riduzione all'effettivo valore della cosa assicurata (La Torre, 185; Salandra, ult. cit.).

La riduzione, che può essere chiesta in qualsiasi momento, tanto dall'assicurato, quanto dall'assicuratore, opera solo per l'avvenire, sicché l'assicuratore avrà diritto a conservare per intero i premi già riscossi ed al pagamento integrale di quelli del periodo di assicurazione in corso (art. 1909, comma 2).

Per altro se nel frattempo si verifica il sinistro l'assicuratore — data la funzione indennitaria del contratto — dovrà pagare l'indennità solo nei limiti del danno realmente subito dall'assicurato (Buttaro, ult. cit.) e restano fermi i premi già riscossi in quanto validamente corrisposti per il passato (La Torre, ult. cit.).

Bibliografia

Angeloni, voce Assicurazione della responsabilità civile, in Enc. dir., III, Milano, 1958; Antonucci, L'assicurazione tra impresa e contratto, Bari, 1994; Buttaro, voce Assicurazione contro i danni, in Enc. dir., III, Milano, 1958; De Strobel e Ogliari, L'assicurazione di responsabilità civile e il nuovo codice delle assicurazioni private, VI, Milano, 2008; Donati, Trattato del diritto delle assicurazioni private, Milano, III, 1956; Donati e Volpe Putzolu, Manuale di Diritto delle Assicurazioni, Milano, 2002; Fanelli, Assicurazione contro i danni, in Enc. giur., III, Roma, 1988; Fanelli, Le Assicurazioni, Milano, 1973; La Torre, Le Assicurazioni, Milano, 2007; Rossetti, Il Diritto delle Assicurazioni, II, Le assicurazioni contro i danni, Padova, 2012.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario