Codice Civile art. 1942 - Estensione della fideiussione.

Caterina Costabile

Estensione della fideiussione.

[I]. Salvo patto contrario, la fideiussione si estende a tutti gli accessori del debito principale, nonché alle spese per la denunzia al fideiussore della causa promossa contro il debitore principale e alle spese successive.

Inquadramento

L'art. 1942 include — salvo patto contrario — nel contenuto dell'obbligazione fideiussoria tutti gli accessori del debito, gli interessi e i danni, nonché le spese sostenute per la denuncia al fideiussore della causa promossa contro il debitore garantito e le spese successive.

La norma è integrativa del regolamento pattizio e supplisce alle mancate previsioni concernenti gli accessori del debito (Giusti, in Tr. C. M., XVIII, 3, 1998, 153).

Ambito di estensione della fideiussione

La fideiussione si estende a tutti gli accessori del debito principale (Fragali, in Comm. S. B., 1957, 239), compresi gli interessi (Cass. III, n. 18234/2003) se pattuiti prima dell'assunzione della garanzia (Cass. III, n. 12279/2004).

Poiché in forza della disposizione in esame la fideiussione si estende, appunto, a tutti gli accessori del debito principale fra i quali rientrano gli interessi, la giurisprudenza ha evidenziato che per ritenere esteso anche a questi ultimi il debito del fideiussore non occorre alcun accertamento delle concrete condizioni in cui la fideiussione sia stata prestata, tale accertamento presentandosi come necessario solo quando sia allegata l'esistenza del patto contrario previsto nello stesso art. 1942 (Cass. III, n. 9679/1997).

I giudici di legittimità hanno, inoltre, ritenuto che: - qualora la fideiussione contempli l'indicazione dell'importo massimo garantito riferito solamente al capitale, oltre che agli accessori, la clausola deve essere interpretata come fissazione del limite della garanzia fideiussoria che si estende a tutti gli accessori del debito principale (Cass. III, n. 3805/2004); - se invece gli interessi sono dovuti per l'adempimento del fideiussore, avendo essi fonte nel titolo costitutivo della garanzia, cessa il rapporto con l'obbligazione garantita sicché l'inadempimento del garante produce gli effetti di cui all'art. 1224 (Cass. III, n. 103/1985); - nei confronti del fideiussore in mora nell'adempimento dell'obbligazione di garanzia non trova applicazione la norma di cui al comma 1 dell'art. 1224 secondo cui gli interessi moratori sono dovuti nella stessa misura, superiore a quella legale che sia stata convenzionalmente stabilita prima della mora, posto che la pattuizione degli interessi, essendo intervenuta fra il debitore principale e il creditore, è produttiva di effetti esclusivamente fra le parti stipulanti (Cass. VI, n. 11346/2018); - risulta affetta da nullità (rilevabile anche «ex officio») la clausola che preveda l'adeguamento al costo della vita secondo gli indici Istat dell'importo massimo garantito dal fideiussore in quanto funzionale ad un'illegittima trasformazione dell'obbligazione originariamente contratta a garanzia di un debito di valuta in un debito di valore (Cass. III, n.23967/2004); - deve ritenersi compreso nella garanzia fideiussoria il pagamento dell'Iva, inerente al prezzo dei lavori di appalto per la realizzazione di una opera pubblica, in quanto accessorio del detto prezzo (Cass. I, n. 4098/1990).

La denuncia al fideiussore

La disposizione in esame attribuisce al creditore il diritto di farsi rimborsare dal fideiussore le spese della causa promossa contro il debitore principale a patto che ne dia comunicazione al garante.

La dottrina reputa che la comunicazione abbia la funzione di consentire al garante di evitare la continuazione della lite pagando al creditore, oppure di consentirgli un intervento ad adiuvandum nel processo (Fragali, 247).

La denunzia è atto recettizio per il quale non è richiesta una forma particolare: non ammette l'equipollente della conoscenza aliunde da parte del fideiussore a meno che questa non sia accompagnata dalla rinuncia alla notificazione (Fragali, ult. cit.).

La giurisprudenza ha ritenuto che le spese sostenute dal creditore garantito per remunerare il proprio avvocato in riferimento all'escussione del debitore principale devono essere rifuse dal fideiussore, secondo l'esborso effettivamente effettuato e a prescindere dalla liquidazione giudiziale (Cass. III, n. 5193/2015).

Bibliografia

Biscontini, Assunzione di debito e garanzia del credito, Camerino-Napoli, 1993; Biscontini, Solidarietà fideiussoria e decadenza, Camerino-Napoli, 1980; Bozzi, La fideiussione, Milano, 1995; Falqui Massidda, La fideiussione, in Enc. giur., XIV, Roma, 1989; Fragali, voce Fideiussione, in Enc. dir., XVII, Milano, 1968; Nicolai, Le fattispecie fideiussorie fra solidarietà passiva, regresso e surrogazione, Banca borsa e tit. cred. 3, 2014, 261; Ravazzoni, Fideiussione, in Dig. civ., VII, Torino, 1992.

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