Codice Civile art. 1949 - Surrogazione del fideiussore nei diritti del creditore.

Caterina Costabile

Surrogazione del fideiussore nei diritti del creditore.

[I]. Il fideiussore che ha pagato il debito è surrogato nei diritti che il creditore aveva contro il debitore [1203, 1955].

Inquadramento

La disposizione in parola prevede una forma di surrogazione legale ex art. 1203 stabilendo che il fideiussore che ha pagato è surrogato nei diritti che il creditore aveva contro il debitore (Bozzi, 1995,146; Fragali, 374).

Poiché l'obbligazione fideiussoria ha per contenuto l'adempimento dell'obbligo altrui, l'adempimento del fideiussore determina l'estinzione di tale obbligazione e la contestuale liberazione del debitore originario nei confronti del creditore anche se il debito principale non si estingue sotto il profilo oggettivo, ma si modifica sotto il profilo soggettivo (Carpino, in Comm. S. B., 1988, 86).

Il presupposto perché operi la surrogazione è il pagamento del creditore da parte del fideiussore col quale si verifica il soddisfacimento dell'interesse del creditore ed il contestuale sorgere dell'interesse del fideiussore al recupero di quanto pagato.

La dottrina fornisce una nozione ampia di pagamento individuandolo come qualunque mezzo idoneo a liberare il debitore principale nei confronti del creditore ed a far conseguire a questi il suo interesse, includendovi anche gli altri mezzi di estinzione dell'obbligazione quali datio in solutum o compensazione (Giusti, in Tr. C. M., XVIII, 3, 1998, 225).

Non può aversi surrogazione quando il titolo dal quale derivi l'obbligazione principale sia affetto da nullità in quanto in tal caso la fideiussione sarebbe invalida ex art. 1939 ed il pagamento del fideiussore ripetibile.

La giurisprudenza ha ritenuto che resta in proposito irrilevante un eventuale diverso patto contenuto nel contratto di fideiussione, stante la sua inopponibilità al debitore, estraneo alla relativa stipulazione (Cass. I, n. 6929/1986).

Oggetto della surrogazione: le garanzie

La giurisprudenza ha chiarito che il fideiussore che intenda surrogarsi al creditore garantito nei diritti vantati verso il debitore subentra ai sensi dell'art. 1204 anche nelle garanzie concesse da terzi in favore del creditore originario solo a condizione che queste ultime siano accessorie e dipendenti dall'obbligazione principale adempiuta dal fideiussore (Cass. I, n. 916/1997). Pertanto è stata esclusa l'applicazione di tale ipotesi di surrogazione legale quando, oltre che con il negozio fideiussorio, il finanziamento concesso per l'esecuzione di un appalto sia stato garantito anche mediante la cessione dei crediti vantati nei confronti del committente, non essendo il debitore ceduto (committente del debitore) qualificabile come «garante» dell'obbligazione adempiuta dal fideiussore, attesa l'autonomia tra i due contratti (la fideiussione e la cessione di credito), ancorché stipulati con il medesimo scopo di garanzia (Cass. III, n. 29216/2008).

Nel caso di surrogazione della garanzia ipotecaria è necessario, per poter opporre ai terzi la successione della garanzia, l'annotazione nei registri immobiliari ai sensi dell'art. 2843.

Invero, l'annotazione del trasferimento dell'ipoteca ha valore costitutivo e si configura perciò come un elemento integrativo indispensabile della fattispecie, con la conseguenza che il trasferimento dell'ipoteca a favore del creditore che abbia soddisfatto in forza di obbligazione fideiussoria il credito munito di prelazione è inefficace nei confronti dei creditori concorrenti, ove non sia stata effettuata l'annotazione della surrogazione (Cass. I, n. 4137/2003).

Il trasferimento della posizione contrattuale del creditore

Discussa è in dottrina la trasferibilità in capo al fideuissore che ha pagato dei diritti che il creditore vanta nei confronti del debitore in forza di contratti a prestazioni corrispettive (Fragali, 1968, 385).

Si è, difatti, osservato che l'esercizio di detti diritti presuppone la qualità di parte contrattuale che rimarrebbe in capo al solo creditore.

In giurisprudenza è stato, tuttavia, affermato che qualora il venditore, con patto di riservato dominio, agisca per denunciare l'inadempimento del compratore ed ottenere la risoluzione del contratto, la sopravvenienza del pagamento del debito da parte del fideiussore del compratore, con la conseguente surrogazione di cui all'art. 1949, non interferisce sul procedimento, che prosegue fra le parti originarie ai sensi dell'art. 111 c.p.c., né comporta l'acquisto della proprietà della cosa in capo al compratore, subentrando il fideiussore nella stessa posizione del creditore (e quindi nel diritto di conseguire la risoluzione del contratto), senza che il compratore sia più ammesso all'adempimento, ai sensi dell'art. 1453, ultimo comma (Cass. I, n. 2960/1988).

Profili processuali

Qualora il fideiussore, soddisfatto il creditore, agisca in surrogazione nei confronti del debitore, secondo la previsione dell'art. 1949, il forum contractus ed il forum destinatae solutionis, al fine della competenza per territorio, vanno individuati alla stregua del rapporto obbligatorio principale considerato che la suddetta surrogazione configura una successione dal lato attivo nel rapporto medesimo (Cass. I, n. 1137/1988).

Bibliografia

Biscontini, Assunzione di debito e garanzia del credito, Camerino-Napoli, 1993; Biscontini, Solidarietà fideiussoria e decadenza, Camerino-Napoli, 1980; Bozzi, La fideiussione, Milano, 1995; Falqui Massidda, La fideiussione, in Enc. giur., XIV, Roma, 1989; Fragali, voce Fideiussione, in Enc. dir., XVII, Milano, 1968; Nicolai, Le fattispecie fideiussorie fra solidarietà passiva, regresso e surrogazione, Banca borsa e tit. cred. 3, 2014, 261; Ravazzoni, Fideiussione, in Dig. civ., VII, Torino, 1992.

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