Codice Civile art. 2003 - Trasferimento del titolo e legittimazione del possessore.

Caterina Costabile

Trasferimento del titolo e legittimazione del possessore.

[I]. Il trasferimento del titolo al portatore si opera con la consegna del titolo [1994].

[II]. Il possessore del titolo al portatore è legittimato all'esercizio del diritto in esso menzionato in base alla presentazione del titolo [1992].

Inquadramento

I titoli di credito al portatore sono quelli, portanti la clausola “al portatore”, in cui la legittimazione si concretizza nella detenzione materiale del documento in quanto è sufficiente la presentazione del titolo al debitore per l'esercizio del diritto (comma 2), così come per il suo trasferimento è sufficiente la mera consegna dello stesso (comma 1) (Asquini, 111; Martorano, 212).

La dottrina li definisce come titoli a legittimazione reale posto che la stessa si basa sul mero possesso a differenza di quanto avviene per i titoli all'ordine o nominativi (Di Amato, Titoli di credito, Trattato di diritto civile, diretto da Rescigno, XIII, Torino, 1985, 469; Fiorentino, in Comm. S.B. 1974, 136).

Deve evidenziarsi che l'eventuale intestazione ad un soggetto determinato risultante dal titolo non equivale ad escludere il titolo stesso quale titolo al portatore, laddove l'intestazione non rilevi in sede di legittimazione all'esercizio del diritto (Asquini, ult. cit.; Martorano, 213) posto che la stessa rappresenta unicamente un mezzo di identificazione della cosa nell'ambito di altri documenti analoghi (in giurisprudenza Cass. I, n. 5949/1982 in tema di libretti di risparmio).

La circolazione del titolo

Il comma 1 dell'art. 2003 fissa la c.d. legge di circolazione per i titoli al portatore disponendo che il loro trasferimento opera con la consegna del titolo.

In dottrina esiste un forte contrasto tra coloro i quali sostengono che anche il trasferimento della proprietà del titolo può perfezionarsi esclusivamente in virtù della consegna (Asquini, 114), e viceversa coloro che sostengono l'applicazione del principio consensualistico anche ai titoli di credito al portatore.

Del tutto prevalente è comunque l'opinione favorevole all'applicazione del principio consensualistico anche ai titoli di credito al portatore (Fiorentino, in Comm. S.B. 1974, 136; Martorano, 1979, 213; Partesotti, 3) con la conseguenza che, in applicazione dei principi generali, ai fini del trasferimento della proprietà sarà sufficiente la conclusione di un valido contratto consensuale mentre il trasferimento del possesso sarà invece necessario ai fini della legittimazione.

Anche la giurisprudenza (Cass. III, n. 22328/2007) risulta allineata a tale ricostruzione ed ha rimarcato che, nei rapporti tra le parti originarie della vicenda cartolare, al fine di trasferire la proprietà del titolo non risulta sufficiente la mera trasmissione materiale dello stesso risultando, invece, necessario che questa trovi la sua fonte in un valido negozio traslativo, in mancanza del quale il trasferente è legittimato ad agire per la restituzione (Cass. I, n. 10694/2001).

Conseguentemente, nei rapporti tra il tradens e l'accipiens, l'appartenenza della titolarità del diritto è condizionata alla validità del rapporto sottostante.

Al contrario, con riguardo ai rapporti con i terzi, la traditio del titolo ad ogni successivo portatore legittima quest'ultimo, se in buona fede (presunta), all'esercizio del diritto in esso incorporato, senza che l'originario titolare possa legittimamente rivendicarne la proprietà adducendo l'invalidità del rapporto sottostante con l'originario accipiens (Cass. I, n. 6479/2003). Ne consegue che non incombe sul possessore la prova circa il processo acquisitivo del titolo, spettando alla controparte dimostrare l'esistenza di una valida ragione giustificante la propria pretesa restitutoria (Cass. I, n. 8488/2018).

In base alla ricostruzione esposta, l'acquirente di un titolo al portatore, in caso di mancata consegna del titolo da parte del venditore, potrà avvalersi della procedura prevista per l'esecuzione dell'obbligo di consegna di cose determinate (Martorano, 1979, 191).

In caso di acquisto a non domino, la regola di cui all'art. 1994 viene semplificata riducendosi la conformità con le norme che disciplinano la circolazione al mero requisito della consegna in esecuzione dell'atto idoneo al trasferimento della proprietà (Fiorentino, in Comm. S.B. 1974, 100; Martorano, 1979, 194).

Identificazione del legittimato

In dottrina ci si è interrogati se l'emittente abbia l'onere di identificare il possessore ai fini dell'efficacia liberatoria del pagamento.

Trattandosi di titoli al portatore, la risposta è in linea di principio negativa in quanto il debitore non potrebbe rifiutare il pagamento a colui il quale si limiti a presentare il titolo senza fornire le sue generalità (Partesotti, 1).

Bibliografia

Asquini, Titoli di credito, Padova, 1966; AA. VV., I titoli di credito, a cura di Laurini, Milano, 2009; Martorano, voce Titoli al portatore, in Enc. dir., XLIV, Milano, 1992; Id., Lineamenti generali dei titoli di credito e titoli cambiari, Napoli, 1979; Partesotti, Titoli di credito al portatore, in Enc giur., XXXI, Roma, 1994; Tedeschi, Titoli di credito, in Dig. comm., Torino, 1998; Spada, Titoli atipici, in Enc giur., XXXI, Roma, 1994.

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