Codice Civile art. 2014 - Girata a titolo di pegno.

Caterina Costabile

Girata a titolo di pegno.

[I]. Se alla girata è apposta una clausola che importa costituzione di pegno, il giratario può esercitare tutti i diritti inerenti al titolo, ma la girata da lui fatta vale solo come girata per procura (1).

[II]. L'emittente non può opporre al giratario in garanzia le eccezioni fondate sui propri rapporti personali col girante, a meno che il giratario, ricevendo il titolo, abbia agito intenzionalmente a danno dell'emittente.

(1) V. art. 23 r.d. 14 dicembre 1933, n. 1669.

Inquadramento

La girata a titolo di pegno attribuisce al giratario una legittimazione «primaria» a riscuotere, come espressione di una posizione autonoma rispetto al documento (Di Amato, in Tr. Res. 1985, 475; Partesotti, in Comm. S. 1991, 211).

La dottrina evidenzia come detta girata costituisca un pegno in forma cartolare, che attribuisce al creditore pignoratizio il diritto di farsi pagare con prelazione sulla cosa ricevuta in pegno (Fiorentino, in Comm. S. 1974, 179; Tedeschi, 1998, 462).

Il giratario in garanzia ha il potere — nonché l'obbligo rispetto al girante — di esercitare i diritti cartolari, non potendo disporre di essi, né del titolo: egli può girare il titolo solo per procura e come tale va intesa anche la girata da lui eventualmente fatta senza limitazioni (Fiorentino, in Comm. S. 1974, 181).

Detta previsione mira a garantire al girante la possibilità di rientrare nel possesso qualificato del titolo a seguito del verificarsi di una qualsiasi causa di estinzione dell'obbligazione garantita (Asquini, 247).

Attesa l'autonomia del diritto acquisito dal giratario in garanzia, questi resta immune dalle eccezioni personali che il debitore avrebbe potuto opporre al girante, salva l'opponibilità dell'exceptio doli (comma 2).

Il giratario in garanzia è tuttavia esposto alle eccezioni a lui personali (Fiorentino, ult. cit.).

Natura giuridica

Ad avviso della dottrina la girata in esame determina il sorgere di un pegno di una cosa, in quanto il vincolo colpisce in via immediata il titolo come cosa, non il diritto, e l'art. 2014 ripete il disposto dell'art. 2786 sul pegno di cosa e non, invece, quello dell'art. 2800 sul pegno di un diritto (Fiorentino, in Comm. S. 1974, 180; Tedeschi, ult. cit.).

Le medesime osservazioni vengono effettuate in riferimento alla disciplina del pegno nei rapporti fra le parti e verso i terzi finché il diritto cartolare non è scaduto, evidenziando che sino a tale momento si applicano le norme degli artt. 2787-2799 anche per la cosiddetta realizzazione del pegno, che deve seguire secondo la disciplina degli artt. 2797-2798 .

Obblighi del giratario

Poiché in relazione ai rapporti tra girante e giratario in garanzia trovano applicazione gli artt. 2802-2807, il giratario è tenuto a riscuotere il credito e le altre prestazioni periodiche imputandone l'ammontare, in primo luogo, alle spese e agli interessi e quindi al capitale del credito garantito (Tedeschi, ult. cit.).

Il giratario in garanzia deve, inoltre, compiere gli atti conservativi del credito cartolare e riscuotere alla scadenza tale credito e, se questo ha per oggetto denaro o altre cose fungibili e il debitore lo richieda, effettuarne il deposito nel luogo stabilito d'accordo o altrimenti determinato dal giudice, trasferendosi il pegno sulla somma riscossa o sulle cose ricevute (artt. 2802 e 2803).

Se alla scadenza del credito garantito il giratario non sia pagato e il diritto cartolare non sia ancora esigibile, egli può far vendere il titolo o farselo assegnare in pagamento a norma degli artt. 2796-2798 e 2804 (Di Amato, in Tr. Res. 1985, 414; Fiorentino, in Comm. S. 1974, 179).

La girata in pegno della cambiale

L'art. 23 r.d. 14 dicembre 1933, n. 1669 disciplina la girata in garanzia della cambiale: in caso di apposizione, sulla cambiale o sul foglio di allungamento, della clausola «valuta in garanzia», «valuta in pegno» od ogni altra che implichi un pegno, si realizza una girata cd. impropria in quanto il potatore, pur potendo esercitare tutti i diritti inerenti al titolo, può girare la cambiale solo per procura (Tedeschi, Cambiale, 1987, 409).

La certificazione documentale del vincolo di garanzia su un titolo all'ordine compiuta mediante girata piena sostituisce le formalità richieste dall'art. 2800 per costituire il pegno di crediti.

La cambiale può tuttavia essere costituita in pegno anche nelle forme ordinarie e quindi mediante scritto separato (Cass. I, n. 10526/1998).

Il giratario in garanzia acquista un diritto autonomo ed immune dalle eccezioni personali al girante, salva l'opponibilità dell'exceptio doli (art. 23 comma 2).

La girata fiduciaria o simulata

Può accadere che il possessore del titolo all'ordine, invece di girarlo espressamente con la clausola per procura o in garanzia, lo trasferisca con una comune girata, senza limitazioni, pur essendo d'accordo il girante e il giratario che il trasferimento del titolo avvenga soltanto a scopo di mandato o di pegno: in tali casi si parla di girate indirette, ed anche di girate fiduciarie o simulate.

Più precisamente, si riscontra la girata fiduciaria quando esiste piena coerenza fra la posizione attribuita al giratario sul piano della legittimazione e quella allo stesso attribuita sul piano della titolarità, sussistendo tuttavia delle pattuizioni particolari che hanno accompagnato il trasferimento del titolo, le quali limitano in vari modi il potere del giratario di appropriarsi definitivamente della utilità economica rappresentata dal documento, imponendogli, al verificarsi di determinate condizioni, la retrocessione al girante del titolo o della prestazione riscossa ovvero il loro trasferimento ulteriore a terzi. Tali limitazioni, avendo mera efficacia obbligatoria inter partes, non incidono sull'esercizio del diritto cartolare e sul regime delle eccezioni opponibili dal debitore (Fiorentino, in Comm. S. 1974, 182; Partesotti, in Comm. S. 1991, 186).

La giurisprudenza ha chiarito che, in presenza di una girata fiduciaria, il fiduciante può opporre al terzo portatore le eccezioni personali al fiduciario se il terzo, nell'acquistare il titolo, abbia agito con il proposito di danneggiarlo privandolo di tali eccezioni (Cass. I, n. 1266/1978).

Invece, nella girata simulata — assolutamente o relativamente, secondo le possibilità di simulazione del negozio giuridico in generale — vi è soltanto una situazione esteriore di possesso qualificato, poiché non ha avuto luogo un trasferimento effettivo del titolo, circostanza rilevante per opporre, da parte del debitore, la simulazione al fine di contestare il difetto di titolarità (Tedeschi, 1998, 463), oppure, se la girata piena copra una procura ad incassare, per opporre a chi domanda il pagamento del titolo le eccezioni personali al girante, senza considerare altri problemi circa la simulazione riguardo ad un titolo di credito (Cass. I, n. 2546/1979).

Bibliografia

Asquini, Titoli di credito, Padova, 1966; Ferri, I titoli di credito, Torino, 1958; AA.VV., I titoli di credito, a cura di Laurini, Milano, 2009; Martorano, voce Titoli all'ordine, in Enc. dir., XLIV, Milano, 1992; Martorano, Lineamenti generali dei titoli di credito e titoli cambiari, Napoli, 1979; Sacco, La continuità della girata, Riv. dir. comm., 1951, 1; Tedeschi, Titoli di credito, in Dig. comm., Torino, 1998; Tedeschi, voce Assegno bancario, assegno circolare e assegni speciali, in Dig. comm., Torino, 1987; Tedeschi, voce Cambiale, in Dig. comm., II, Torino, 1987.

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