Codice Civile art. 2241 - Periodo di prova.

Paolo Sordi

Periodo di prova.

[I]. Il patto di prova si presume per i primi otto giorni.

Inquadramento

È pacifico che, seppure né il codice civile, né la legge speciale, menzionino il contratto di lavoro domestico, anche il rapporto di lavoro domestico è una situazione di derivazione esclusivamente contrattuale (per tutti: Persiani, 829).

Il contratto di lavoro domestico non presenta caratteristiche particolari per quanto riguarda gli elementi costitutivi: volontà, forma e causa. La norma in commento detta invece una specifica disciplina del patto di prova.

Il patto di prova nel lavoro domestico

In deroga all'art. 2096, l'art. 2241 stabilisce che nel rapporto di lavoro domestico il patto di prova non deve essere stipulato per iscritto, ma si presume per i primi otto giorni. Si tratta, dunque, di un effetto naturale del contratto (Persiani, 832). In senso analogo dispone l'art. 5 l. n. 339/1958 (per i rapporti tra questa legge e la disciplina codicistica del rapporto di lavoro domestico, v. sub art. 2240), la quale tuttavia distingue tra lavoratori domestici con mansioni impiegatizie (per i quali la durata massima del periodo di prova è pari ad un mese) e prestatori d'opera manuale (per i quali il periodo di prova non può superare gli otto giorni lavorativi).

La dottrina è divisa circa la possibilità per le parti di derogare ai predetti termini: in senso negativo De Litala, 175; in senso affermativo Persiani, 831, e Bianchi D'Urso, 3; per una posizione intermedia M.C. Britton, 228, secondo la quale sarebbe derogabile il termine previsto dalla norma codicistica, non anche quello stabilito dall'art. 5 l. n. 339/1958, il quale detta un precetto immediatamente integrativo del contenuto del contratto.

Se si ammette che le parti possano prevedere durate del periodo di prova più lunghe di quelle stabilite dalla legge, è certo che per l'esercizio di tale facoltà sia necessaria la forma scritta (Persiani, 832; Basenghi, 185).

Per tutti gli altri aspetti la disciplina del patto di prova nel lavoro domestico è analoga a quella prevista in generale per tale istituto.

Bibliografia

Balzarini, Il contratto di lavoro domestico, in Trattato di diritto del lavoro, diretto da Borsi e Pergolesi, II, Padova; Basenghi, Lavoro domestico, Milano, 2000; Bianchi D'Urso, Lavoro domestico, in Enc. giur., Roma, 1990; Cester, I licenziamenti nel Jobs Act, in WP Csdle Massimo D'Antona. IT, n. 273/2015; De Litala, Domestici (contratto di lavoro e previdenza sociale), in Nss. D.I., VI, Torino, 1960; De Luca, Campo di applicazione delle «tutele» e giustificazione dei licenziamenti, in Foro it. 1990, V; MC Britton, Lavoro domestico, in Dig. comm., VIII, Torino, 1992, 225; Mezzalama, In tema di diritto dei congiunti del lavoratore domestico alla indennità di preavviso e di anzianità in caso di morte del lavoratore, in Giur. it. 1952, IV; Persiani, Domestici (lavoro domestico), in Enc. dir., XIII, Milano, 1964; Santoni, Il campo di applicazione della disciplina del licenziamento nel d. lgs. 4 marzo 2015, n. 23, in Mass. giur. lav. 2015; Sordi, Il nuovo art. 18 della legge n. 300 del 1970, in Di Paola (a cura di), La riforma del lavoro, Milano, 2013; Tremolada, Il campo di applicazione del d. lgs. 4 marzo 2015, n. 23, in Carinci-Cester, Il licenziamento all'indomani del d. lgs. n. 23/2015, Modena, 2015.

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