Codice Civile art. 2280 - Pagamento dei debiti sociali.Pagamento dei debiti sociali. [I]. I liquidatori non possono ripartire tra i soci, neppure parzialmente, i beni sociali, finché non siano pagati i creditori della società o non siano accantonate le somme necessarie per pagarli [2489, 2625]. [II]. Se i fondi disponibili risultano insufficienti per il pagamento dei debiti sociali, i liquidatori possono chiedere ai soci i versamenti ancora dovuti sulle rispettive quote e, se occorre, le somme necessarie, nei limiti della rispettiva responsabilità e in proporzione della parte di ciascuno nelle perdite [2265]. Nella stessa proporzione si ripartisce tra i soci il debito del socio insolvente. InquadramentoLa liquidazione del patrimonio sociale si articola in tre fasi: la conversione delle attività sociali in denaro, la destinazione della somme ricavate al soddisfacimento dei creditori sociali e la ripartizione dell'eventuale residuo tra i soci (Campobasso, 122). L'articolo in commento, nella prospettiva di garantire la correttezza dello svolgersi delle tre fasi ora indicate pone un divieto assoluto ed inderogabile a carico dei liquidatori di distribuire, anche solo parzialmente, i beni sociali finché i creditori non siano stati pagati (ovvero non siano state accantonate le somme necessarie). La violazione del divieto espone i liquidatori a responsabilità nei confronti dei creditori sociali ed è sanzionata penalmente (art. 2633) (Campobasso, 122). Il divieto in argomento è stabilito a tutela dei creditori con carattere di inderogabilità, e, quindi, la violazione del divieto non è esclusa dalla circostanza che la garanzia generica offerta dal capitale sociale sia astrattamente idonea a garantire i creditori, ovvero nel caso in cui, all'esito della liquidazione, si accerti che i creditori sono stati comunque soddisfatti (Cass. n. 17585/2005). Inoltre, il divieto si applica anche nella liquidazione governata pattiziamente dai soci (Trib. Milano, 2 settembre 2003, Giur. it., 2004, 105). È nullo per violazione degli artt. 2280, 2433 e 2445, l'accordo con il quale i soci dispongono il trasferimento a loro medesimi dei beni immobili costituenti l'intero patrimonio sociale dietro versamento di un corrispettivo irrisorio (Cass. n. 326/1988). La liquidazione di società non è funzionale solo al pagamento dei debiti sociali, ma anche alla ripartizione del residuo tra i soci, dei cui interessi si deve tener conto nelle operazioni di liquidazione del patrimonio sociale, durante le quali, pertanto, permane l'interesse della società ad ottenere il corrispettivo più alto possibile dalla vendita dei suoi beni (Cass. n. 6220/2013). Insufficienza dei fondi e versamenti ancora dovutiPer procedere al pagamento dei creditori, i liquidatori possono chiedere ai soci i versamenti ancora dovuti, ma solo se i fondi disponibili risultino insufficienti: come osservato dalla dottrina il presupposto per il pagamento dei versamenti ancora dovuti è costituito dall'insufficienza dei fondi e non dalla più grave situazione di insufficienza dell'attivo (Campobasso, 121, Garesio, 786). Tale conclusione è condivisa dalla giurisprudenza. Il potere del liquidatore di richiedere somme ai soci per il pagamento dei debiti sociali non è condizionato ad una insufficienza dell'attivo patrimoniale, ma alla mancanza di fondi disponibili (Trib. Reggio Emilia, 10 agosto 1994, Soc., 1995, n. 547). Nelle società semplici o in quelle in nome collettive caratterizzate dall'illimitata responsabilità di tutti i soci, salvo patto contrario, il liquidatore è legittimato a chiedere ai soci le somme necessarie per pagare i crediti sociali qualora le passività superino le attività, altrettanto non può dirsi nella società in accomandita semplice nella quale i soci accomandanti hanno contratto una responsabilità limitata e sono obbligati unicamente al conferimento e rispondono nei confronti dei terzi nei limiti del medesimo (Trib. Arezzo, 18 maggio 2010). BibliografiaBuonocore, Castellano, Costi, Società di persone, Milano, 1978; Campobasso, Diritto commerciale, 2, Diritto delle società, a cura di Campobasso M., Torino, 2012; Di Sabato, Manuale delle società, Torino, 1992; Ferri jr, Patrimonio, capitale e bilancio, in AA.VV., Diritto delle società. 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