Codice Civile art. 2324 - Diritti dei creditori sociali dopo la liquidazione.

Guido Romano

Diritti dei creditori sociali dopo la liquidazione.

[I]. Salvo il diritto previsto dal secondo comma dell'articolo 2312 nei confronti degli accomandatari e dei liquidatori, i creditori sociali che non sono stati soddisfatti nella liquidazione della società possono far valere i loro crediti anche nei confronti degli accomandanti, limitatamente alla quota di liquidazione [2311].

Inquadramento

La fase di liquidazione della società in accomandita semplice segue la disciplina prevista per la società in nome collettivo. L'articolo in commento puntualizza la portata della regola di cui all'art. 2313, nella parte in cui quest'ultima introduce il beneficio della responsabilità limitata, prevedendo che gli accomandanti rispondono nei confronti dei creditori sociali non soddisfatti nei limiti della quota di liquidazione (Leozappa, 594). Il fondamento della norma va ravvisato nella circostanza che gli accomandanti hanno ricevuto la quota di liquidazione in maniera indebita, non essendo stati estinti completamente i debiti nei confronti dei creditori sociali. Per converso, agli accomandanti non può essere chiesto un importo maggiore della quota di liquidazione perché essi sono limitatamente responsabili per le obbligazioni sociali. È stato, però, precisato che i creditori sociali possono chiedere agli accomandanti anche i conferimenti che non fossero stati eseguiti (Ferrara-Corsi, 336).

Qualora la quota di liquidazione inglobi una parte di utili, anche questi ultimi sarebbero soggetti alla pretesa dei creditori, in quanto la norma in esame derogherebbe sul punto alle previsioni di cui all'art. 2321 (Ferri, in Tr. Vas., 1987, 389).

L'estinzione della società (rinvio)

In ordine agli effetti della cancellazione della società dal registro delle imprese si rinvia a quanto esposto sub art. 2312.

Bibliografia

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