Codice Civile art. 2406 - Omissioni degli amministratori (1).Omissioni degli amministratori (1). [I]. In caso di omissione o di ingiustificato ritardo da parte degli amministratori, il collegio sindacale deve convocare l'assemblea ed eseguire le pubblicazioni prescritte dalla legge. [II]. Il collegio sindacale può altresì, previa comunicazione al presidente del consiglio di amministrazione, convocare l'assemblea qualora nell'espletamento del suo incarico ravvisi fatti censurabili di rilevante gravità e vi sia urgente necessità di provvedere. (1) V. nota al Capo V. InquadramentoLa norma in commento attribuisce al collegio sindacale la facoltà di convocare l'assemblea conferendo ai sindici un potere, di natura “reattiva”, che si presenta sostitutivo dell'inerzia colpevole degli amministratori nell'ipotesi delineata dal primo comma e come autonomo, seppure subordinato all'esistenza di fatti censurabili di rilevante gravità ed all'urgenza di provvedere, nella fattispecie di cui al secondo comma. Il potere sostitutivo del collegio sindacaleIn primo luogo, il collegio sindacale ha il potere di sostituirsi agli amministrazioni nella convocazione dell'assemblea e nella esecuzione delle pubblicazioni prescritte dalla legge. Tale potere è, però, non autonomo, ma suppletivo in quanto subordinato all'accertamento di una omissione o di un ingiustificato ritardo da parte degli amministratori. Il potere del collegio sindacale presuppone, quindi, un obbligo degli amministratori con riferimento al quale essi siano inadempienti ovvero in ingiustificato ritardo. È stato, infatti, correttamente osservato che il dovere di convocare l'assemblea da parte del collegio sindacale postula non già la mera inerzia degli amministratori ma, piuttosto, l'omissione “colpevole” che si verifica quando essi non provvedono alla convocazione dell'assemblea essendovi invece legalmente tenuti (Trib. Napoli, 24 gennaio 1996). Il potere di convocare l'assemblea appartiene comunque al collegio sindacale e non a ciascuno dei componenti con la conseguenza che è invalida una deliberazione dell'assemblea convocata dal presidente del collegio sindacale in assenza di una previa deliberazione di tale organo (Trib. Milano, 3 aprile 1996). Il potere di convocazione dell'assemblea in via autonomaL'articolo in commento conferisce, altresì, al collegio sindacale un potere autonomo, in quanto non destinato a supplire all'inerzia di altri, di convocazione dell'assemblea: non è richiesta, infatti, l'inerzia o l'omissione da parte dell'organo gestorio. In questa prospettiva, si afferma che si tratta di un potere spettante iure proprio al collegio sindacale (Ambrosini in Tr. Res., 2013, 266). L'esercizio di tale potere — che non costituisce un vero e proprio obbligo a carico dell'organo (Ambrosini in Tr. Res., 2013, 266) — è, peraltro, subordinato all'esistenza dei presupposti della esistenza di fatti censurabili di rilevante gravità e dell'urgenza di provvedere. Con riferimento al primo, si osserva che mentre la dizione di “fatti censurabili” riecheggia la terminologia utilizzata dall'art. 2408, il rilievo che assume la rilevante gravità di essi deve far propendere per l'accostamento con le gravi irregolarità di cui all'art. 2409 con la differenza, sottolineata dalla dottrina (Ambrosini ibidem; Aiello, 522), che, mentre l'art. 2409 fa riferimento ad irregolarità commesse dall'organo gestorio, la norma in commento ricomprende anche eventuali comportamenti, riconducibili alla gestione societaria in senso lato, serbati dal direttore generale o da alti dirigenti. La legittimazione delle convocazione assembleare da parte del collegio non è subordinata alla circostanza che dai fatti censurati sia derivato un danno alla società o che sussista un pericolo di verificazione dello stesso, essendo invece necessario (solo) la necessità di intervenire con urgenza (Aiello 522). L'adempimento della preventiva comunicazione al presidente del consiglio di amministrazione è finalizzato a stimolare un “ravvedimento operoso” dell'organo gestorio (Aiello 522). BibliografiaAbriani N., art. 2477, in Commentario del codice civile, a cura di Gabrielli E., Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, artt. 2452-2510, a cura di Santosuosso D., Torino, 2015; Aiello M., artt. 2397 - 2407, in Commentario del codice civile, a cura di Gabrielli E., Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, artt. 2379-2451, a cura di Santosuosso D., Torino, 2015; Benatti L., Efficacia delle dimissioni dei sindaci, in Giur. comm. 2013, I, 1176; Bertolotti A., Società per azioni. Collegio sindacale. Revisori. 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