Codice Civile art. 2411 - Diritti degli obbligazionisti (1).

Guido Romano

Diritti degli obbligazionisti (1).

[I]. Il diritto degli obbligazionisti alla restituzione del capitale ed agli interessi può essere, in tutto o in parte, subordinato alla soddisfazione dei diritti di altri creditori della società.

[II]. I tempi e l'entità del pagamento degli interessi possono variare in dipendenza di parametri oggettivi anche relativi all'andamento economico della società.

[III]. La disciplina della presente sezione (2) si applica inoltre agli strumenti finanziari, comunque denominati, che condizionano i tempi e l'entità del rimborso del capitale all'andamento economico della società.

(1) V. nota al Capo V.

(2) V. Avviso di rettifica in G.U. 4 luglio 2003, n. 153.

Inquadramento

L'obbligazionista ha diritto al rimborso del finanziamento eseguito ed al pagamento degli interessi.

Peraltro, la postergazione del credito ex art. 2467 non è applicabile al prestito obbligazionario, atteso che la disciplina di quest'ultimo lo configura in modo non assimilabile al semplice finanziamento dei soci (Trib. Milano, 25 luglio 2014, Banca, Borsa, tit. cred., 2015, II, 155).

L'articolo in commento, nella sua nuova formulazione, dà espresso riconoscimento alla possibilità che il prestito obbligazionario assuma profili di subordinazione, e possa partecipare, anche giuridicamente, al rischio di impresa (Brancadoro 933). È nulla però la clausola che condizioni il rimborso e non solo il rendimento ai risultati economici della società emittente (Brancadoro 934).

Le obbligazioni subordinate

Le obbligazioni subordinate (o postergate) sono le obbligazioni per le quali è previsto che il rimborso del capitale e il pagamento degli interessi ai relativi possessori sia subordinato all'integrale soddisfacimento di tutti o di taluni altri creditori della società, ma non gli azionisti (Brancadoro 935, Campobasso, 536). Così, il titolare partecipa, anche giuridicamente, al rischio di impresa (così la relazione alla riforma).

In caso di prestito obbligazionario subordinato, l'obbligazionista viene a trovarsi in una posizione più gravosa di quella degli altri creditori che non sono nella sua stessa situazione essendo il suo diritto al rimborso subordinato all'integrale soddisfacimento di questi ultimi, nei casi e nelle forme previste nella decisione di emissione del prestito (Blandini 808).

L'articolo in commento lascia all'autonomia privata e, dunque, alla decisione concernente l'emissione del prestito obbligazionario di articolare la clausola di subordinazione, discriminando quali creditori siano anteposti al rimborso degli obbligazionisti. In questa prospettiva, quindi, ove la restituzione del prestito sia subordinata al rimborso di tutti i creditori, l'unico diritto di priorità dell'obbligazione ha riguardo alla posizione dei soci della società il cui conferimento è, però, avvenuto a titolo di capitale di rischio (Blandini 809, il quale nota, comunque, che anche in tal caso la distinzione tra capitale di rischio e capitale di credito rimane intatta in quanto non potrà mai utilizzarsi detto prestito al fine di coprire direttamente le perdite dell'emittente).

Strumenti finanziari ibridi

Il secondo comma della disposizione in commento prevede che i tempi e l'entità del pagamento degli interessi possono variare in dipendenza di parametri oggettivi anche relativi all'andamento economico della società. Si tratta degli strumenti finanziari ibridi per il diritto di rimborso che è correlato ai risultati economici della società (Brancadoro 937). Ai sensi del terzo comma della disposizione in commento, le norme della sezione relativa alle obbligazioni (e quindi anche quelle relative ai limiti all'emissione) sono applicabili agli strumenti finanziari, comunque denominati, che condizionano i tempi e l'entità del rimborso del capitale all'andamento economico della società. Secondo la dottrina si tratta di una norma “di chiusura” del sistema in forza della quale sono soggetti alla disciplina del prestito obbligazionario tutti quei titoli, diversi dalle azioni e dalle obbligazioni, che prevedono il rimborso del capitale a favore del sottoscrittore (Luoni par. 6).

Nelle obbligazioni partecipative (o partecipanti), la remunerazione del capitale è agganciata all'andamento economico della società emittente, attribuendo il diritto ad un interesse periodico parametrato agli utili netti risultanti dal bilancio della medesima (Giannelli 97). Peraltro, tra esse si distinguono le obbligazioni che prevedono forme di remunerazione correlate o parametrate ai risultati di esercizio e quelle che partecipano direttamente ai risultati (positivi) della gestione, avendo gli obbligazione diritto ad una porzione degli utili netti di esercizio (Giannelli ibidem, Pettiti, 90).

Bibliografia

Autuori, sub. Artt. 2414-2420, in Comm. Marchetti, Bianchi, Ghezzi, Notari, Milano, 2006; Blandini A., artt. 2410-2414-bis, in Commentario del codice civile, a cura di Gabrielli, Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, artt. 22379-2451,a cura di Santosuosso, Torino, 2015; Brancadoro, in Comm. Niccolini, Stagno D'Alcontres, II, Napoli, 2004; Ferraro, Gli obbligazionisti delle società per azioni, in Soc. 1985; Giannelli, Le obbligazioni ibride, Napoli, 2013; Luoni, Obbligazioni: emissione, limiti, tutela degli obbligazionisti, in IlSocietario.it 2015; Luoni, Obbligazioni convertibili in azioni, in IlSocietario.it, 2015; Pellegrino, L'organizzazione degli obbligazionisti, Milano, 2008; Pettiti, I titoli obbligazionari delle società per azioni, Milano, 1964; Picardi L., artt. 2415-2420-bis, in Commentario del codice civile, a cura di Gabrielli, Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, artt. 22379-2451,a cura di Santosuosso, Torino, 2015; Sarale, sub. art. 2412-2413, in Comm. Cottino, Bonfante, Cagnasso, Montalenti, Bologna, 2004.

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