Codice Civile art. 2447 bis - Patrimoni destinati ad uno specifico affare (1).

Guido Romano

Patrimoni destinati ad uno specifico affare (1).

[I]. La società può:

a) costituire uno o più patrimoni ciascuno dei quali destinato in via esclusiva ad uno specifico affare;

b) convenire che nel contratto relativo al finanziamento di uno specifico affare al rimborso totale o parziale del finanziamento medesimo siano destinati i proventi dell'affare stesso, o parte di essi.

[II]. Salvo quanto disposto in leggi speciali, i patrimoni destinati ai sensi della lettera a) del primo comma non possono essere costituiti per un valore complessivamente superiore al dieci per cento del patrimonio netto della società e non possono comunque essere costituiti per l'esercizio di affari attinenti ad attività riservate in base alle leggi speciali.

(1) V. nota al Capo V.

Inquadramento

L'istituto dei patrimoni destinati ad uno specifico affare costituisce una importante novità della riforma del diritto societario, in quanto, con esso, viene offerta per la prima volta alle società una nuova tecnica per limitare il rischio di impresa.

Come è noto, infatti, gli imprenditori, al fine di limitare il rischio di impresa, sono liberi di costituire distinte società ciascuna avente ad oggetto una determinata attività: tale possibilità, però, implica una moltiplicazione formale dei soggetti cui i relativi diritti e le relative obbligazioni sono imputabili (Campobasso 178). Il legislatore della riforma, invece, ha consentito agli operatori del mercato di raggiungere il medesimo obiettivo senza la necessità di sopportare i costi connessi alla costituzione ed alla vita di distinti soggetti societari, operando direttamente sul patrimonio della società e, precisamente, destinando una parte di esso “ad uno specifico affare”.

La costituzione dei patrimoni destinati risponde ad una funzione sottesa all'esigenza di sottrarre un insieme dei beni alla garanzia patrimoniale dei creditori generali della società (Santagata 10).

Patrimoni destinati e finanziamenti destinati

L'articolo in commento disciplina due modelli di patrimoni destinati. Nel primo (previsto dalla lett. a) comma 1), la società è legittimata a costituire uno o più patrimoni ciascuno dei quali destinato in via esclusiva ad uno specifico affare, entro i limiti del dieci per cento del proprio patrimonio netto e purché non si tratti attività attinenti ad attività riservate in base alle leggi speciali. Sulla base del secondo modello (previsto dalla lett. b) del comma 1), la società può stipulare con soggetti terzi un finanziamento e convenire, in detto contratto, che i proventi derivanti dal singolo affare siano destinati al rimborso dei capitali investiti per realizzare l'affare che costituisce l'oggetto del funzionamento.

La nozione di affare

All'interno dell'istituto in esame, certamente un decisivo rilievo è costituito dalla nozione di «affare». È stato efficacemente affermato che il termine affare è stato scelto per designare l'iniziativa economica intrapresa dalla società, utilizzando un linguaggio più del mondo del commercio che della stretta terminologia giuridica classica (Inzitar,i 296), senza presentare una accezione unitaria (Comporti 962). Il riferimento all'affare vale comunque a descrivere una vicenda dinamica di esercizio di un'attività di impresa quando l'affare rivesta una rilevanza economica tale da implicare il compimento di una articolata serie di coordinate operazioni mediante l'utilizzazione di un apparato produttivo stabile e duraturo (Santagata, 63). Secondo una diversa ricostruzione, invece, l'affare deve consistere in una precisa iniziativa economica destinata a realizzarsi entro un termine previamente indicato (Fimmanò, 87; Giannelli, 1220).

Bibliografia

Bartalena, I patrimoni destinati: due posizione a confronto. I patrimoni destinati ad uno specifico affare, in Ric. dir. comm. 2003, I, 83; Fauceglia, I patrimoni destinati ad uno specifico affare, in Fall. 2003, 809; Fimmanò, Patrimoni destinati e tutela dei creditori nella società per azioni, Milano, 2008; Giannelli, in Comm. Niccolini, Stagno D'Alcontres, Napoli, 2004; Inzitari, I patrimoni destinati ad uno specifico affare (art. 2447-bis, lettera a, c.c.), in Contr. e impr. 2003, I, 164; Lenzi, I patrimoni destinati: costituzione e dinamica dell'affare, in Riv. not. 2003, 543; Manes, Sui «patrimoni destinati ad uno specifico affare» nella riforma del diritto societario, in Contr. e impr. 2003; Santagata, I diritti particolari dei soci, in Comm. S., Milano, 2014​.

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