Codice Civile art. 2464 - Conferimenti (1).

Guido Romano

Conferimenti (1).

[I]. Il valore dei conferimenti non può essere complessivamente inferiore all'ammontare globale del capitale sociale.

[II]. Possono essere conferiti tutti gli elementi dell'attivo suscettibili di valutazione economica.

[III]. Se nell'atto costitutivo non è stabilito diversamente, il conferimento deve farsi in danaro.

[IV]. Alla sottoscrizione dell'atto costitutivo deve essere versato all'organo amministrativo nominato nell'atto costitutivo (2) almeno il venticinque per cento dei conferimenti in danaro e l'intero soprapprezzo o, nel caso di costituzione con atto unilaterale, il loro intero ammontare. I mezzi di pagamento sono indicati nell'atto (2). Il versamento può essere sostituito dalla stipula, per un importo almeno corrispondente, di una polizza di assicurazione o di una fideiussione (3) bancaria con le caratteristiche determinate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri; in tal caso il socio può in ogni momento sostituire la polizza o la fideiussione (3) con il versamento del corrispondente importo in danaro.

[V]. Per i conferimenti di beni in natura e di crediti si osservano le disposizioni degli articoli 2254 e 2255. Le quote corrispondenti a tali conferimenti devono essere integralmente liberate al momento della sottoscrizione.

[VI]. Il conferimento può anche avvenire mediante la prestazione di una polizza di assicurazione o di una fideiussione bancaria con cui vengono garantiti, per l'intero valore ad essi assegnato, gli obblighi assunti dal socio aventi per oggetto la prestazione d'opera o di servizi a favore della società. In tal caso, se l'atto costitutivo lo prevede, la polizza o la fideiussione possono essere sostituite dal socio con il versamento a titolo di cauzione del corrispondente importo in danaro presso la società.

[VII]. Se viene meno la pluralità dei soci, i versamenti ancora dovuti devono essere effettuati nei novanta giorni.

(1) V. nota al Capo VII.

(2) L'art. 9, comma 15 bis, d.l. 28 giugno 2013, n. 76, conv., con modif., in l. 9 agosto 2013, n. 99, ha sostituito le parole: «presso una banca» con le parole «all'organo amministrativo nominato nell'atto costitutivo» e inserito le parole: «I mezzi di pagamento sono indicati nell'atto».

(3) V. Errata-corrige in G.U. 4 luglio 2003, n. 153.

Inquadramento

La riforma del diritto societario ha inteso predisporre una regolamentazione dei conferimenti nelle S.r.l. autonoma rispetto alla disciplina della società per azioni.

Pur nella sua autonomia, la disciplina in esame riafferma le funzioni tradizionalmente riconosciute ai conferimenti nelle società e, in particolare: la funzione produttiva consistente nel garantire alla società ogni utilità per il perseguimento dello scopo sociale; la funzione garantista nei confronti dei terzi che, instaurando rapporti negoziali sulla società, possono fare affidamento esclusivamente sul capitale quale frazione del patrimonio sociale insuscettibile di essere restituita ai soci in loro pregiudizio; la funzione organizzativa consistente nella individuazione della misura dei diritti attribuibili a ciascun socio (per tutti Zanarone, 2015, 200).

Nella società a responsabilità limitata: è consentita la sostituzione del versamento immediato con una polizza assicurativa o un fideiussione bancaria; i versamenti vanno eseguiti nelle mani degli amministratori e non presso una banca; è consentito il conferimento d'opera o di servizi espressamente escluso nelle società azionarie; la stima del conferimento di beni in natura o di crediti è rimesso ad un soggetto, particolarmente qualificato, scelto dal conferente e non già designato dal tribunale; è espressamente previsto che possono essere conferiti tutti gli elementi dell'attivo suscettibili di valutazione economica.

Il principio di effettività del capitale sociale e gli elementi conferibili

Il comma 1 esprime il principio fondamentale di effettività e di integrità del capitale sociale disponendo che il valore dei conferimenti non può essere complessivamente inferiore all'ammontare globale del capitale. La norma tutela, dunque, gli interessi dei creditori sociali, mentre, all'interno della società, i soci potranno regolare i reciproci rapporti sulla base di scelte contrattuali e, in particolare, determinare la partecipazione al capitale sociale in modo asimmetrico o non proporzionale al conferimento (art. 2468 comma 2).

Il comma 2 dell'articolo in commento prevede, nell'ottica di un contemperamento degli interessi dei soci e dei terzi (Zanarone, 2015, 215), che possono essere oggetto di conferimento «tutti gli elementi dell'attivo suscettibili di valutazione economica». Il riferimento agli elementi dell'attivo consente che i conferimenti abbiano ad oggetto, oltre al denaro, i beni in natura ed i crediti, anche tutte quelle situazioni da cui derivi una situazione positiva (reale, personale, materiale o immateriale) per il patrimonio della società sotto forma di incremento dell'attivo ovvero anche di riduzione del passivo (Zanarone, 2015, 215; Miola, 667; Masi, 1428; Pasquariello, in Tr. Gal. 2012, 21). L'oggetto del conferimento deve essere poi suscettibile di valutazione economica: tale formula deve essere intesa come idoneità a rappresentare sia per i soci che per i terzi un valore misurabile secondo parametri il più possibile oggettivi (Zanarone, 2015, 217).

È stato, peraltro, affermato (Pasquariello, in Tr. Gal. 2012, 21) che rientra nell'ambito del conferibile ogni entità negoziabile, ossia suscettibile di formare oggetto di scambio, là dove tale suscettibilità deve essere intesa in senso oggettivo, non potendo dipendere dal contingente accordo delle parti.

Sono conferibili: il denaro, i beni mobili o immobili in natura, conferibili sia in proprietà che in godimento, i crediti, i beni ed i diritti oggetto di privativa industriale (know how), i beni generici (che, però, secondo taluni dovrebbero essere individuati al momento del conferimento), valori mobiliari e strumenti finanziari, l'azienda, prestazioni di facere, posizioni contrattuali.

Deve ritenersi ammissibile il conferimento attuato attraverso rinunce o compensazioni con crediti vantati verso la società, circostanza questa ipotizzabile in sede di aumento di capitale ovvero di conferimento di azienda alla quale ineriscano debiti così ceduti alla società (Pasquariello, in Tr. Gal. 2012, 25).

I conferimenti in denaro

Qualora non sia diversamente stabilito nell'atto costitutivo, il conferimento deve essere effettuato in denaro. Inoltre, al momento della sottoscrizione dell'atto costitutivo deve essere versato all'organo amministrativo nominato nell'atto costitutivo almeno il venticinque per cento dei conferimenti in danaro e l'intero soprapprezzo.

Qualora però la società sia costituita con atto unilaterale, il socio fondatore è tenuto a versare l'intero ammontare del capitale sociale, versamento integrale del conferimento che si pone come condizione per la costituzione della società (Zanarone, 2015, 220, nt. 47). Parimenti, l'intero capitale sociale dovrà essere versato al momento della costituzione della società in caso di S.r.l. con capitale inferiore ad €. 10.000,00 ovvero di società a responsabilità limitata semplificata (art. 2463 bis).

La riferibilità unicamente al socio dell'obbligo di versamento della quota di capitale sociale da lui sottoscritta non esclude che la relativa obbligazione possa essere adempiuta, con effetto solutorio, da un terzo, ai sensi dell'art. 1180, salva restando l'eventuale rivalsa del solvens nei riguardi dell'effettivo obbligato; tuttavia, perché l'effetto solutorio si verifichi, è necessario che la prestazione sia effettuata dal terzo in modo conforme all'obbligazione del debitore (Cass., 22 febbraio 2005, n. 3577).

Per come stabilito dal comma 4 della disposizione in esame, il versamento può essere sostituito dalla stipula, per un importo almeno corrispondente, di una polizza di assicurazione o di una fideiussione bancaria con le caratteristiche determinate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Tuttavia, anche qualora il socio si avvalga di tale possibilità (da qualificarsi come facoltà ex lege del conferente indipendente da eventuali previsioni dell'atto costitutivo, cfr., Zanarone, 2015, 223, nt. 55), l'oggetto del conferimento è costituito dal danaro e non già direttamente dalla polizza (Salvatore, in Comm. S.B. 2014, 244; Tassinari, 83; Olivieri, 369, contra Miola, 703), la cui dazione ha natura giuridica di modalità alternativa di assolvimento dell'obbligo di versamento e funzione di garanzia.

Il conferimento di beni in natura e di crediti

Il quinto comma della disposizione in commento disciplina l'ipotesi di conferimento di beni in natura e di crediti prescrivendo, da una parte, l'applicabilità degli artt. 2254 e 2255 e, dall'altra, che le quote corrispondenti a tali conferimenti devono essere integralmente liberate al momento della sottoscrizione.

Sulla base del richiamo all'art. 2254, allorquando siano conferiti beni in proprietà, la garanzia dovuta dal socio ed il passaggio dei rischi sono regolati dalle norme sulla vendita. Con particolare riferimento al passaggio del rischio, dovrà farsi riferimento al momento del passaggio della proprietà la quale viene trasferita sulla base del solo consenso in caso di cose determinate ovvero al momento della specificazione o della consegna se si tratta di cose individuate solo nel genere. Conseguentemente, se il bene perisce dopo il trasferimento della proprietà in favore della società, il rischio è a carico di quest'ultima ed il socio non subirà alcun effetto, mantenendo inalterata la propria partecipazione.

Nel caso di conferimento di cose in godimento, il rischio rimane a carico del socio che esegue il conferimento e la garanzia per il godimento è regolata dalle norme sulla locazione (art. 2254 comma 2). Infine, se il vengono conferiti crediti, il socio conferente risponde della insolvenza del debitore (art. 2255) fino alla concorrenza del valore del conferimento.

I conferimenti di opere e servizi

Il sesto comma dell'articolo in commento, innovando rispetto al passato, prevede espressamente che possa conferirsi alla società un'opera o un servizio, così accentuando la diversità del tipo societario rispetto alla società per azioni laddove tale possibilità è espressamente esclusa (art. 2342 comma 5).

Il conferimento d'opera e di servizi è, però, subordinato alla presentazione di una polizza assicurativa o di una fideiussione bancaria a garanzia dell'esatto adempimento degli obblighi assunti dal socio conferente. Anche in tal caso appare preferibile l'orientamento che considera l'oggetto del conferimento l'obbligazione di eseguire una opera o un servizio e non già direttamente la prestazione della garanzia (così, Zanarone, 2015, 231; Cincotti, 102; Miola, 707; Salvatore, in Comm. S.B. 2014, 247; Pasquariello, in Tr. Gal. 2012, 43, contra Salafia, 5).

È pacifico che può essere conferita ogni attività di facere; secondo una parte della dottrina, sono conferibili, sulla base del comma in commento, anche le prestazioni negative (ad es., l'assunzione di un obbligo di non concorrenza) che potrebbero rientrare in una nozione ampia di «servizi» (Zanarone, 2015, 234, contra, Miola, 713; Pasquariello, in Tr. Gal. 2012, 24).

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