Codice Civile art. 2480 - Modificazioni dell'atto costitutivo (1).

Guido Romano

Modificazioni dell'atto costitutivo (1).

[I]. Le modificazioni dell'atto costitutivo sono deliberate dall'assemblea dei soci a norma dell'articolo 2479-bis. Il verbale è redatto da notaio e si applica l'articolo 2436.

(1) V. nota al Capo VII.

Inquadramento

L'articolo in commento disciplina le modificazioni dell'atto costitutivo richiamando tanto l'art. 2479 bis quanto l'art. 2436 e prescrivendo che il verbale è redatto dal notaio.

La norma fa riferimento alle “modificazioni statutarie” e, quindi, alle modificazioni oggettive riguardanti le norme di funzionamento e gli altri elementi obiettivi (denominazione, sede, capitale, durata) normalmente riprodotti in un atto separato denominato “statuto” che costituisce parte integrante dell'atto costitutivo (Guerrera 2009, 224; Benatti, 2015, 682).

La competenza assembleare

La norma, richiamando l'art. 2479-bis, prescrive che l'assemblea è competente in ordine alle modificazioni dell'atto costitutivo: il metodo assembleare è apparso al legislatore il più idoneo a consentire una corretta e ponderata formazione della volontà sociale con riferimento a decisioni particolarmente importanti sotto il profilo organizzativo (Zanarone, 1459).

Il metodo assembleare dovrà essere rispettato anche quando lo statuto consenta il ricorso a procedimenti decisionali extra-assembleari quali la consultazione scritta ovvero il consenso espresso per iscritto (Guerrera 232; Benatti, 673).

Secondo quanto disposto dall'art. 2479-bis, le deliberazioni di modificazione dell'atto costitutivo devono essere assunte con il voto favorevole di tanti soci che rappresentino almeno la metà del capitale sociale. Tale norma, tuttavia, subisce talune eccezioni laddove il legislatore è arrivato a richiedere quorum più elevati o, addirittura, l'unanimità. In particolare, si segnalano: l'art. 2468 che prevede il consenso unanime di tutti i soci per le modifiche dei diritti particolari attribuiti dall'atto costitutivo; l'art. 2500 septies, comma 3 che richiede la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto e comunque con il consenso dei soci che assumono responsabilità illimitata per la trasformazione eterogenea; l'art. 2500 sexies che richiede il consenso dei soci che assumono responsabilità illimitata per la trasformazione regressiva.

L'art. 2479-bis consente ai soci di prevedere nell'atto costitutivo quorum diversi, sia in aumento che in riduzione, da quelli ivi previsti.

Tuttavia, secondo giurisprudenza la clausola dello statuto di s.r.l. che richieda l'unanimità dei consensi ai fini dell'approvazione delle deliberazioni di assemblea straordinaria è nulla per violazione del principio maggioritario, sia se riferita alla totalità dei soci presenti in assemblea, sia se riferita ai soci titolari dell'intero capitale sociale (Cass., 13 aprile 2005, n. 7663; ma già Cass., 15 aprile 1980, n. 2450).

La verbalizzazione da parte del notaio

L'articolo in commento prevede, poi, che il verbale dell'assemblea sia redatto da un notaio e specifica che si applica l'art. 2436 (v.).

Il notaio che ha verbalizzato la deliberazione di modifica deve, quindi, procedere ad un controllo di legalità sostanziale dell'atto e, precisamente, verificare la ricorrenza di tutte le condizioni richieste dalla legge: si tratta di un controllo coincidente a quello attribuito al giudice in sede di omologazione precedentemente all'entrata in vigore della l. 24 novembre 2000, n. 340. Superata positivamente tale verifica, il notaio procederà al deposito del verbale, per la relativa iscrizione, presso il registro delle imprese al quale, invece, spetterà un controllo di legalità formale.

La deliberazione non produce effetti se non dopo l'iscrizione (art. 2436 comma 5): si tratta, dunque, di una ipotesi di pubblicità costitutiva (Guerrera 260). Inoltre, in caso di mancata iscrizione, la deliberazione sarà inefficace sia all'esterno che all'interno della società (Zanarone 1479).

Qualora il notaio ritenga non adempiute le condizioni stabilite dalla legge deve darne comunicazioni agli amministratori i quali potranno o convocare l'assemblea per gli opportuni provvedimenti oppure ricorrere al tribunale, avviando un procedimento di volontaria giurisdizione (Revigliono 878) al fine di ottenere l'iscrizione della deliberazione. In mancanza di decisioni dei soci o del tribunale, la deliberazione è definitivamente inefficace (art. 2436 comma 3).

Infine, si segnala che la deliberazione di modificazione dell'atto costitutivo non verbalizzata dal notaio è annullabile e non già nulla, configurando ipotesi di nullità soltanto la mancata stipulazione dell'atto costitutivo nelle forme dell'atto pubblico (art. 2332 richiamato per la società a responsabilità limitata dall'art. 2463 comma 3) e la mancanza del verbale (art. 2379 comma 1) delle deliberazioni assembleari.

Né il notaio verbalizzante, né il tribunale investito del ricorso ex art. 2436, comma 3 possono rifiutare l'iscrizione di una delibera modificativa rilevando la carenza di legittimazione del socio maggioritario, qualora tale carenza possa solo eventualmente derivare dall'inefficacia della sottoscrizione del detto socio, oggetto di contenzioso, ma non ancora definitivamente accertata. Sia il notaio, sia il tribunale sono infatti chiamati ad espletare esclusivamente un controllo circa la conformità delle delibere alla legge sulla base degli elementi già emersi e non possono invece risolvere controversie insorte tra le parti, né riconoscere o attribuire diritti soggettivi ad alcuna di esse (Trib. Roma, 21 novembre 2012, in Banca Borsa tit. cred., 2014, II, 724).

Bibliografia

Clericò S., Regola unanimistica nelle assemblee della s.r.l. e limiti all'autonomia statutaria, in Riv. Not., 2, 2006, 536; De Luca N., La riduzione del capitale sociale, in AA.VV., La nuova società a responsabilità limitata, a cura di Bione M., Guidotti R., Pederzini E., in Trattato di diritto commerciale e di diritto pubblico dell'economia, diretto da Galgano F., Padova, 2012; Giannelli G., Le operazioni sul capitale, in Trattato delle società a responsabilità limitata, vol. IV, a cura di Ibba C. e Marasà G., Padova, 2009; Guerrera F., Le modificazioni dell'atto costitutivo. Profili generali, in Trattato delle società a responsabilità limitata, vol. IV, a cura di Ibba C. e Marasà G., Padova, 2009; Magliulo, Le modifiche dell'atto costitutivo, in La riforma della società a responsabilità limitata, a cura di Caccavale, Magliulo, Maltoni, Tassinari, Milano, 2007; Marasà, Maggioranza e unanimità nelle modificazioni dell'atto costitutivo della s.r.l., in Abbadessa, Portale (diretto da), Il nuovo diritto delle società. Liber amicorum Gianfranco Campobasso, III, Torino, 2007; Racugno, Le modificazioni del capitale sociale nella nuova S.r.l., in Riv. Soc., 2003, 832; ;

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