Codice Civile art. 2497 ter - Motivazione delle decisioni (1).

Guido Romano

Motivazione delle decisioni (1).

[I]. Le decisioni delle società soggette ad attività di direzione e coordinamento, quando da questa influenzate, debbono essere analiticamente motivate e recare puntuale indicazione delle ragioni e degli interessi la cui valutazione ha inciso sulla decisione. Di esse viene dato adeguato conto nella relazione di cui all'articolo 2428.

(1) V. nota al Capo IX.

Inquadramento

Come già evidenziato, gli artt. 2497-bis e 2497-ter assicurano la disclosure dell'attività di direzione e coordinamento e rispondono ad una logica di trasparenza. Tuttavia, mentre la prima norma assicura una pubblicità generale in favore dei terzi, l'articolo in commento, imponendo la motivazione delle deliberazioni endosocietarie, è rivolto essenzialmente ai soggetti titolari di poteri di controllo, quali in sindaci nelle società per azioni ed i soci che non partecipano all'amministrazione nella società a responsabilità limitata (Pennisi 2015, 1173).

Le decisioni soggette a motivazione. L'influenza sulla decisioni

L'articolo in commento prevede un obbligo di «analitica» motivazione delle «decisioni delle società soggette ad attività di direzione e coordinamento» ogni qual volta che quelle decisioni siano da questa influenzate e che tale motivazione debba recare «puntuale indicazione delle ragioni e degli interessi la cui valutazione ha inciso sulla decisione».

La motivazione deve consentire di verificare come l'incidenza di un interesse potenzialmente estraneo alla società sia stata presa in considerazione e come l'eventuale conflitto tra i due interessi sia stato risolto (Pennisi 2007, 907, Pennisi, 2015, 1175).

La dottrina evidenzia che l'adempimento dell'obbligo motivazionale gravante sulla società eterodiretta e sugli amministratori di questa è possibile solo in quanto ragioni ed interessi alla base di una determinata decisione influenzata dalla capogruppo siano da quest'ultima dichiarati e resi noti (Scognamiglio 2009, 764).

In primo luogo, posto che la norma fa chiaro riferimento alle decisioni a contenuto gestionale, saranno in primo luogo soggette all'obbligo motivazionale le decisioni dell'organo amministrativo, sia esso costituito da un consiglio di amministrazione che da un amministratore unico (Pennisi 2015, 1178; Irace, 331; Tombari, 60; Mucciarelli, 246). Si ritiene, peraltro, che siano soggette a motivazione anche le deliberazioni dell'assemblea, ove, ovviamente, esse siano adottate sotto l'influenza della capogruppo (Tombari 60; Irace, 331; Pennisi, 2015, 1179; Galgano, Sbisà, in Comm. S. B., 2015, 273; Mucciarelli, 240).

Un lodo arbitrale ha ritenuto che in ragione della generica formulazione dell'art. 2497-ter, gli obblighi di motivazione da questo stabiliti hanno ad oggetto sia le delibere consiliari che le delibere (o decisioni) dei soci (Lodo arbitrale, 24 luglio 2008, in Vita not., 2012, 1201).

Posto che non tutte le decisioni degli organi sociali sono necessariamente influenzate dalla capogruppo, dovranno essere motivate soltanto quelle decisioni effettivamente ed in concreto influenzate dall'attività di direzione e coordinamento (Irace 330). È influenzata la decisione che risulti funzionale alla realizzazione degli obiettivi dell'attività di direzione e coordinamento e che viene adottata per la realizzazione di questi (così, Pennisi, 2015, 1180).

Non è necessario che le direttive della capogruppo siano impartite formalmente potendo queste essere anche meramente confidenziali in quanto esercizio di un potere di fatto (Galgano Sbisà, in Comm. S. B., 2015, 244).

Il contenuto della motivazione

La norma prevede che la motivazione sia «analitica» e che debba dare conto «delle ragioni e degli interessi la cui valutazione ha inciso sulla decisione». Non assolve all'obbligo imposto dall'art. 2497-ter una motivazione generica (Rordorf 546): la motivazione dovrà contenere una indicazione analitica e completa degli elementi di fatto e dei presupposti anche di diritto che hanno sorretto il percorso decisionale (Pennisi 2015, 1186; Irace, 332).

Bibliografia

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