Codice Civile art. 2530 - Trasferibilità della quota o delle azioni (1).

Guido Romano

Trasferibilità della quota o delle azioni (1).

[I]. La quota o le azioni dei soci cooperatori non possono essere cedute con effetto verso la società, se la cessione non è autorizzata dagli amministratori.

[II]. Il socio che intende trasferire la propria quota o le proprie azioni deve darne comunicazione agli amministratori con lettera raccomandata.

[III]. Il provvedimento che concede o nega l'autorizzazione deve essere comunicato al socio entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta.

[IV]. Decorso tale termine, il socio è libero di trasferire la propria partecipazione e la società deve iscrivere nel libro dei soci l'acquirente che abbia i requisiti previsti per divenire socio.

[V]. Il provvedimento che nega al socio l'autorizzazione deve essere motivato. Contro il diniego il socio entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione può proporre opposizione al tribunale.

[VI]. Qualora l'atto costitutivo vieti la cessione della quota o delle azioni il socio può recedere dalla società, con preavviso di novanta giorni (2). Il diritto di recesso, in caso di divieto statutario di trasferimento della partecipazione, non può essere esercitato prima che siano decorsi due anni dall'ingresso del socio nella società.

(1) V. nota al Titolo VI.

(2) V. Avviso di rettifica in G.U. 4 luglio 2003, n. 153.

Inquadramento

L'articolo in commento disciplina la circolazione inter vivos della quota o delle azioni dei soci cooperatori dettando una disciplina ispirata al bilanciamento dei contrapposti interessi: quello del socio a dismettere a sciogliersi dal vincolo sociale e quello della società a mantenere una compagine sociale costituita da soggetti che possiedano i requisiti soggettivi ed oggettivi per l'ingresso nella cooperativa (Capo 256; Chieffi, 266; Bonfante, 132, Bassi, 185).

Salva diversa previsione dell'atto costitutivo della cooperativa, viene ad essere sancita la regola generale della libera trasferibilità delle partecipazione, ma l'opponibilità del trasferimento della quota o delle azioni alla società è, comunque, subordinata all'autorizzazione degli amministratori.

Ove, infine, l'atto costitutivo della cooperativa vieti la cessione della partecipazione sociale, il socio è tutelato attraverso la concessione del diritto di recesso.

La validità dell'atto di cessione

Le quote o le azioni della società cooperativa non possono essere cedute con effetto verso la società, se la cessione non è autorizzata dagli amministratori; tuttavia, la mancanza dell'autorizzazione degli amministratori determina un'efficacia solo relativa dell'atto di disposizione, che rimane valido ed efficace rispetto ai soggetti diversi dalla cooperativa, mirando la disposizione ad impedire che alla cooperativa siano imposti mutamenti non graditi delle persone dei soci (Cass., n. 21644/2011, n.; Cass. n. n. 1610/1985; Cass., n. 6865/1995; Cass., n. 9445/1996).

Conforme, sul punto, la dottrina (Ceccherini Schirò, 111, Bonfante, 136; Chieffi, 267).

La richiesta del socio e l'autorizzazione degli amministratori

Il procedimento trae impulso dall'iniziativa del socio (Capo 258) il quale deve comunicare agli amministratori la propria intenzione di cedere la partecipazione. La comunicazione deve essere completa e, in particolare, deve indicare il nome dell'acquirente (Capo 259, Racugno, 71, Ceccherini, Schirò, 110, Chieffi, 266, Bonfante, 134). In caso di comunicazione incompleta, secondo una parte della dottrina, gli amministratori potrebbero denegare l'autorizzazione (Callegari 2517), mentre altri autori ritengono che essa non sarebbe idonea a dare avvio al decorso del termine fissato ai fini della comunicazione delle valutazioni degli amministratori (Chieffi 266).

Nei sessanta giorni successivi al ricevimento della comunicazione (termine questo perentorio, Bonfante, 134), gli amministratori devono esprimersi, in difetto essendo il socio libero di trasferire la propria partecipazione ed essendo la società obbligata alla relativa iscrizione nel libro soci: in tal caso, dunque, sussiste un vero e proprio diritto soggettivo dell'acquirente all'iscrizione nel libro soci (Bonfante 135).

In caso di diniego dell'autorizzazione, il provvedimento degli amministratori deve essere motivato: ciò dimostra, secondo la dottrina, che ha non più diritto di cittadinanza il placet discrezionale da parte dell'organo gestorio (Bonfante 135). Inoltre, le motivazioni devono fondarsi su fatti oggettivi e verificabili quali, ad es., la mancanza dei requisiti di partecipazione (Bonfante ivi).

L'opposizione del socio

In caso di diniego dell'autorizzazione da parte degli amministratori, il socio può proporre, entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione, opposizione dinanzi al tribunale.

Si ritiene, dunque, che il socio che intende cedere la propria partecipazione abbia un vero e proprio diritto soggettivo alla dismissione, suscettibile di tutela giurisdizionale (Capo 262). Il tribunale dovrà accertare se l'acquirente è nel possesso dei requisiti previsti per l'ammissione alla cooperativa (Bonfante 135) e se il provvedimento degli amministratori è correttamente motivato. Il tribunale, quindi, potrà accertare l'illegittimità del diniego e, quindi, annullare il provvedimento dell'organo gestorio con conseguente ordine alla società di provvedere all'iscrizione nel libro soci dell'acquirente (Bonfante ivi).

Il recesso

L'ultimo comma della disposizione in commento, da una parte, legittima lo statuto ad introdurre il divieto di cessione della partecipazione sociale e, dall'altra, consente al socio, in tal caso, di sciogliersi dal vincolo sociale, anche in assenza di giusta causa, attraverso l'esercizio del diritto di recesso.

Qualora la clausola concernente il divieto di cessione della quota o delle azioni venga introdotta successivamente, al socio spetterà il diritto di recesso ai sensi dell'art. 2437 (Bonfante 134; Tonelli, 109, Capo, 265).

Bibliografia

Bione, Le categorie speciali di azioni nelle società cooperative, in AA.VV., Studi in onore di Gastone Cottino, I, Padova, 1997; Buttaro, L'acquisto delle azioni proprie nelle cooperative, in Riv. Soc. 1988, 721; Callegari, in Comm. Cottino, Bonfante, Cagnasso, Montalenti, Bologna, 2004; Capo, in Comm. del codice civile, a cura di Gabrielli E., Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, artt. 2511-2574, a cura di Santosuosso D, Torino, 2015; Carbonetti, L'acquisto di azioni proprie, Milano, 1988; Carmignani, in Comm. Sandulli, Santoro, Torino, 2003 Cavanna, in Comm. Cottino, Bonfante, Cagnasso, Montalenti, Bologna, 2004; Cavanna, Appunti sulla nuova disciplina del socio in prova nelle cooperative, in Giur. comm., 2007, I, 208; Chieffi, in Comm. Marchetti, Bianchi, Ghezzi, Notari, Milano 2006; Dabormida, La figura del socio nelle società cooperative, in Soc 1993; Delli Priscoli, in Commentario del codice civile, a cura di Gabrielli E., Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, artt. 2511-2574, a cura di Santosuosso D.; De Luca, in Commentario del codice civile, a cura di Gabrielli E., Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, artt. 2511-2574, a cura di Santosuosso D., Torino, 2015; Galletti, sub art. 2535, in Maffei Alberti (a cura di), Il nuovo diritto delle società, Padova, 2005; Giorgi, in Comm. Marchetti, Bianchi, Ghezzi, Notari, Milano, 2007; Lamandini, in Commentario del codice civile, a cura di Gabrielli E., Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, artt. 2511-2574, a cura di Santosuosso D., Torino, 2015; Pallotti, Il recesso nelle società cooperative: aspetti controversi, in Soc, 2002; Presti, Gli strumenti finanziari delle società cooperative, in Scritti in onore di Vincenzo Buonocore, III, 3, Milano, 2005; Racugno, in Commentario del codice civile, a cura di Gabrielli E., Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, artt. 2511-2574, a cura di Santosuosso D., Torino, 2015; Santoro, sub art. 2536, in Comm. Sandulli, Santoro, Torino, 2003; Tonelli, in Comm. Sandulli, Santoro. Società cooperative, Torino, 2003; Usai, sub art. 2535, in Marasà (a cura di), Le cooperative prima e dopo la riforma del diritto societario, Padova, 2004; Vecchi, Le società cooperative, Milano, 2001.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario