Codice Civile art. 2545 sexiesdecies - Gestione commissariale 1 .Gestione commissariale 1 . [I]. Fuori dai casi di cui all'articolo 2545-septiesdecies, in caso di irregolare funzionamento della società cooperativa, l'autorità di vigilanza può revocare gli amministratori e i sindaci, affidare la gestione della società a un commissario, determinando i poteri e la durata, al fine di sanare le irregolarità riscontrate e, nel caso di crisi o insolvenza, autorizzarlo a domandare l'accesso a una delle procedure regolatrici previste nel codice della crisi e dell'insolvenza. Ove l'importanza della società cooperativa lo richieda, l'autorità di vigilanza può nominare un vice commissario che collabora con il commissario e lo sostituisce in caso di impedimento23. [II]. Al commissario possono essere conferiti per determinati atti anche i poteri dell'assemblea, ma le relative deliberazioni non sono valide senza l'approvazione dell'autorità di vigilanza 4 . [III]. Se l'autorità di vigilanza accerta irregolarità nelle procedure di ammissione dei nuovi soci, può diffidare la società cooperativa e, qualora non si adegui, assumere i provvedimenti di cui al quarto comma 5. [IV]. Laddove vengano accertate una o più irregolarità suscettibili di specifico adempimento, l'autorità di vigilanza, previa diffida, può nominare un commissario, anche nella persona del legale rappresentante o di un componente dell'organo di controllo societario, che si sostituisce agli organi amministrativi dell'ente, limitatamente al compimento degli specifici adempimenti indicati6
[2] Il primo periodo del presente comma è stato così sostituito dall'art. 381, comma 2, d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, come da ultimo modificato dall'art. 45 d.lgs. 17 giugno 2022, n. 83. Tale modifica, ai sensi dell'art. 389, comma 1, d.lgs. n. 14, cit., come sostituito dall'art. 5, comma 1, d.l. 8 aprile 2020, n. 23, conv. con modif., in l. 5 giugno 2020, n. 40, dall'art. 1, comma 1, lett. a) d.l. 24 agosto 2021, n. 118, conv. con modif., in l. 21 ottobre 2021, n. 147 e, da ultimo, sostituito dall'art. 42, comma 1, lett. a), d.l. 30 aprile 2022, n. 36, conv. con modif. in l. 29 giugno 2022, n. 79, entra in vigore il 15 luglio 2022, salvo quanto previsto al comma 2 del citato decreto. Il testo del periodo, come modificato art. 33 d.lgs. 28 dicembre 2004, n. 310 e dall'articolo 1, comma 936, lettera c), n. 1, l. 27 dicembre 2017, n. 205, era il seguente: « In caso di gravi irregolarità di funzionamento o fondati indizi di crisi delle società cooperative, l'autorità di vigilanza può revocare gli amministratori e i sindaci, e affidare la gestione della società ad un commissario, determinando i poteri e la durata.». [3] Le parole «di vigilanza» sono state sostituite alla parola «governativa» dall'art. 33 d.lgs. 28 dicembre 2004, n. 310. [4] Le parole «di vigilanza» sono state sostituite alla parola «governativa» dall'art. 33 d.lgs. 28 dicembre 2004, n. 310. [5] L'articolo 1, comma 936, lettera c), n. 2, l. 27 dicembre 2017, n. 205, ha sostituito, al presente comma, le parole: « di cui al quarto comma » alle parole « di cui ai commi precedenti ». [6] Comma aggiunto dall'articolo 1, comma 936, lettera c), n. 3, l. 27 dicembre 2017, n. 205. InquadramentoSeppure storicamente, l'istituto ha assolto una funzione liquidatoria della cooperativa, la gestione commissariale può assumere, come nel caso previsto dall'art. 2409 richiamato dall'articolo precedente, la finalità di sottrarre l'amministrazione ai suoi naturali organi amministrativi e, quindi, di tendere alla regolarizzazione del funzionamento della società (Bonfante, 413; Verrucoli, 463). L'articolo in commento stabilisce, in particolare, che, in caso di gravi irregolarità di funzionamento o fondati indizi di crisi delle cooperativa, l'autorità di vigilanza può revocare gli amministratori e i sindaci, e affidare la gestione della società ad un commissario, determinando i poteri e la durata. L'introduzione del riferimento ai “fondati indizi di crisi” comporta che una anticipazione della possibilità di intervento dell'autorità. Sussistono, poi, ulteriori tre cause specifiche di gestione commissariale e, precisamente: 1) il compimento di irregolarità nelle procedure di ammissione dei soci nel qual caso l'autorità di vigilanza può diffidare la società a regolarizzare la situazione e procedere al commissariamento ove la cooperativa rimanga inadempiente (art. 2545 sexiesdecies, comma 3); 2) la mancata certificazione dei bilanci nei casi previsti dalla legge (art. 11 d.lgs. n. 220/2002); 3) per le cooperative di lavoro, le gravi e reiterate violazioni del regolamento di cui all'art. 6 l. n. 142/2001. La legge di bilancio (l. n. 205/2017) poi introducendo il quarto comma ha previsto che, qualora vengano accertate una o più irregolarità suscettibili di specifico adempimento, l'autorità, previa diffida, può nominare un commissario, anche nella persona del legale rappresentante o di un componente dell'organo di controllo societario, che si sostituisce agli organi amministrativi dell'ente, limitatamente al compimento degli specifici adempimenti indicati. Il commissariamento non è comunque un atto dovuto, ma discrezionale dell'autorità di controllo (Bonfante, 414) e subordinato alla gravità delle irregolarità, imputabili all'organo amministrativo che non possono essere sanate attraverso il fisiologico funzionamento degli organi di gestione e controllo societari (Racugno, 221). L'irregolare funzionamento dell'impresa cooperativa deve essere tale da comportare un impedimento all'effettiva prosecuzione della funzione mutualistica (Desana, 2678). I poteri del commissarioIl commissario nell'esercizio delle sue funzioni è a tutti gli effetti un pubblico ufficiale il quale sostituisce l'organo amministrativo (Bonfante, 415). Al commissario spettano tutti i poteri di ordinaria amministrazione, ma il provvedimento governativo può assegnargli poteri più ampi per determinati atti di competenza dell'assemblea (ordinaria o straordinaria), ma in tale ultimo caso, le delibere del commissario sono sottoposte all'approvazione del ministero (Bonfante, 415; Bassi, 305). BibliografiaCeccherini, art. 2545-quinquesdecies, in Società cooperative e mutue assicuratrici, Milano, 2003; Desana, sub art. 2545-sexiesdecies, in Comm. Cottino, Bonfante, Cagnasso, Montalenti, Bologna, 2004; Desana, sub art. 2545-septiesdecies, in Comm. Cottino, Bonfante, Cagnasso, Montalenti, Bologna, 2004; Di Cecco, sub art. 2545quinquiesdecies, in Comm. Sandulli-Santoro, Torino, 2003; Di Cecco, sub art. 2545-sexiesdecies, in Comm. Sandulli-Santoro, Torino, 2003; Di Cecco, sub art. 2545-septiesdecies, in Comm. Sandulli-Santoro, Torino, 2003; Di Cecco, sub art. 2545-octiesdecies, in Comm. Sandulli-Santoro, Torino, 2003; Fauceglia, Luci ed ombre nella nuova disciplina delle società cooperative, in Soc 2003; Giorgi, sub art. 2545-sexiesdecies, in Comm. Marchetti, Bianchi, Ghezzi, Notari, Milano, 2007; Giorgi, sub art. 2545-octiesdecies, in Comm. Marchetti, Bianchi, Ghezzi, Notari, Milano, 2007; Marano, Vigilanza governativa e controllo giudiziario sulle società cooperative, in Giur. comm. 2004; Montagnani, Il controllo giudiziario: ambito di applicazione e limiti dell'attuale tutela, in Riv. soc. 2004; Morara, Il sistema dei controlli, in La riforma delle società cooperative, Milano, 2003; Paolucci, sub art. 2545 quinquiesdecies-octiesdecies, in Il nuovo diritto delle società, Padova, 2005. |