Codice Civile art. 2548 - Conferimenti per la costituzione di fondi di garanzia (1).

Guido Romano

Conferimenti per la costituzione di fondi di garanzia (1).

[I]. L'atto costitutivo può prevedere la costituzione di fondi di garanzia per il pagamento delle indennità, mediante speciali conferimenti da parte di assicurati o di terzi, attribuendo anche a questi ultimi la qualità di socio.

[II]. L'atto costitutivo può attribuire a ciascuno dei soci sovventori più voti, ma non oltre cinque, in relazione all'ammontare del conferimento.

[III]. I voti attribuiti ai soci sovventori, come tali, devono in ogni caso essere inferiori al numero dei voti spettanti ai soci assicurati.

[IV]. I soci sovventori possono essere nominati amministratori. La maggioranza degli amministratori deve essere costituita da soci assicurati.

(1) V. nota al Titolo VI.

Inquadramento

Per come si evince dalla relazione al codice civile (n. 1031), la necessità di provvedere, specie nei primi anni di esercizio, nei quali non si è ancora potuto formare una massa sufficiente di premi, alla costituzione di fondi di garanzia per assicurare il pagamento delle indennità (necessità riconosciuta anche dalla legislazione speciale sulle imprese di assicurazione), ha indotto a derogare al rigore del principio di connessione della qualità di socio con quella di assicurato (che importa che non si può acquistare la prima se non assumendo la seconda, mentre a sua volta l'estinzione dell'assicurazione produce de iure la perdita della partecipazione nella società) e ad ammettere, accanto ai contributi dovuti dai soci assicurati secondo l'atto costitutivo, ulteriori conferimenti da parte degli assicurati stessi o anche di terzi non assicurati i quali ultimi assumono la qualità di soci sovventori.

I soci sovventori

I soci sovventori, dunque, si limitano a conferire il capitale necessario per l'attività della società senza essere assicurati (Campobasso, 640). Lo scopo perseguito dai soci sovventori non è di tipo mutualistico, bensì capitalistico, in quanto consiste nella realizzazione di un profitto di impresa (Gambino, 17; Marasà, 299): pertanto, la partecipazione dei soci sovventori può essere rappresentata da azioni.

Bibliografia

Bassi, Delle imprese cooperative e delle mutue assicuratrici, Comm. S., Milano, 1988; Ceccherini, Schirò, Società cooperative e mutue assicuratrici, in Lo Cascio (a cura di), La riforma del diritto societario, Milano, 2003; De Luca, Le mutue assicuratrici, in Comm. Marchetti, Bianchi, Ghezzi, Notari, Milano, 2007; Fauceglia, Mutue: arriva la configurazione unitaria, in Guida dir.dossier, 2005; Gambino, Le mutue assicuratrici: funzione contrattuale e posizione giuridica dei soci, in Giur. comm., 1991, I; Marasà, Le «società» senza scopo di lucro, Milano, 1984; Tedeschi, Mutua assicuratrice, in Dig. comm., X, Torino, 1994.

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