Codice Civile art. 2626 - Indebita restituzione dei conferimenti (1).

Roberto Amatore
aggiornato da Francesco Agnino

Indebita restituzione dei conferimenti (1).

[I]. Gli amministratori che, fuori dei casi di legittima riduzione del capitale sociale, restituiscono, anche simulatamente, i conferimenti ai soci o li liberano dall'obbligo di eseguirli, sono puniti con la reclusione fino ad un anno.

(1) V. nota al Titolo XI.

Inquadramento

Non integra il delitto di bancarotta fraudolenta impropria (art. 223, comma 1, l. fall.; per la nuova disciplina v. art. 329,  d.lgs. n. 14/2019 – Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza),   la condotta dell'amministratore che «richiami» l'assegno privo di provvista, precedentemente versato in esecuzione della delibera di aumento di capitale, su conto corrente intestato alla società, considerato che, in tal caso, il patrimonio sociale non risulta impoverito non avendo il versamento di detto assegno incrementato la dotazione liquida del patrimonio della beneficiaria. Tale condotta, invece, poiché diretta ad esentare o comunque ad ostacolare l'esecuzione della pretesa societaria verso il socio sottoscrittore della delibera di aumento di capitale, può astrattamente configurare l'autonomo reato di fattispecie (art. 223, comma 2, n. 1, l. fall. in riferimento all'art. 2626) indebita restituzione di conferimenti sub specie di liberazione dei soci dall'obbligo di eseguire i conferimenti (Cass. n. 27918/2009).

In tema di reati fallimentari, la restituzione ai soci dei versamenti in conto capitale (o "in conto futuro aumento di capitale") integra la bancarotta fraudolenta per distrazione, ai sensi degli artt. 223, comma 1 e 216, comma 1, n. 1 l. fall.  (per la nuova disciplina v. d.lgs. n. 14/2019 – Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza), e non il delitto di bancarotta fraudolenta da reato societario, previsto dal combinato disposto degli artt. 223, comma 2, n. 1 l. fall. e 2626 (indebita restituzione dei conferimenti), in quanto detti versamenti, confluendo in un'apposita riserva, non incrementano immediatamente il capitale sociale e, diversamente dai conferimenti, non attribuiscono alle somme che ne formano oggetto lo statuto penalistico proprio del capitale sociale. (Cass. n. 8431/2019) (Diff. n. 11210/1993, Rv. 196458).

Bibliografia

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