Codice Civile art. 2629 bis - Omessa comunicazione del conflitto d'interessi 1.

Roberto Amatore
aggiornato da Francesco Agnino

Omessa comunicazione del conflitto d'interessi 1.

[I]. L'amministratore o il componente del consiglio di gestione di una società con titoli quotati in mercati regolamentati italiani o di altro Stato dell'Unione europea o diffusi tra il pubblico in misura rilevante ai sensi dell'articolo 116 del testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modificazioni, ovvero di un soggetto sottoposto a vigilanza ai sensi del testo unico di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 58 del 1998, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 2092, o del decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124, che vìola gli obblighi previsti dall'articolo 2391, primo comma, è punito con la reclusione da uno a tre anni, se dalla violazione siano derivati danni alla società o a terzi.

 

[2] Le parole «del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209» sono state sostituite alle parole «della legge 12 agosto 1982, n. 576» dall'art. 6 d.lgs. 29 dicembre 2006, n. 303.

Inquadramento

Nel reato di omessa comunicazione del conflitto di interessi, di cui all'art. 2629-bis, il danno arrecato alla società od a terzi è elemento costituivo della fattispecie e può consistere in qualsiasi pregiudizio, anche non strettamente patrimoniale (Cass. n. 29605/2014).

Bibliografia

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