Codice Civile art. 2631 - Omessa convocazione dell'assemblea (1).

Roberto Amatore

Omessa convocazione dell'assemblea (1).

[I]. Gli amministratori e i sindaci che omettono di convocare l'assemblea dei soci nei casi previsti dalla legge o dallo statuto, nei termini ivi previsti, sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.032 a 6.197 euro. Ove la legge o lo statuto non prevedano espressamente un termine, entro il quale effettuare la convocazione, questa si considera omessa allorché siano trascorsi trenta giorni dal momento in cui amministratori e sindaci sono venuti a conoscenza del presupposto che obbliga alla convocazione dell'assemblea dei soci.

[II]. La sanzione amministrativa pecuniaria è aumentata di un terzo in caso di convocazione a seguito di perdite o per effetto di espressa legittima richiesta da parte dei soci.

(1) V. nota al Titolo XI.

Inquadramento

In tema di sanzioni amministrative, risponde della violazione di cui all'art. 2631, comma 1, l'amministratore che viola l'obbligo di convocare l'assemblea dei soci per l'approvazione del bilancio entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio sociale, ove la prima convocazione vada deserta e non provveda, ai sensi degli art. 2364 e 2369, a far svolgere effettivamente l'assemblea in seconda convocazione entro trenta giorni decorrenti dalla precedente adunanza, non potendo ritenersi adempiuta la prescrizione normativa con la mera fissazione di un'ulteriore convocazione (Cass. n. 2011/28035). La fattispecie previgente dell'art. 2631 che disciplinava il conflitto di interessi non è stata riprodotta, a seguito dell'introduzione del d.lgs. n. 61/2002, nel vigente art. 2631 che prevede la violazione amministrativa di omessa convocazione dell'assemblea, ed è solo in parte riprodotta dal vigente art. 2634 che disciplina l'infedeltà patrimoniale; ne consegue — nell'ipotesi in cui il reato contestato all'imputato sia quello previsto dal previgente art. 2631 e non siano ravvisabili gli estremi della fattispecie criminosa di cui al vigente art. 2634 — che il giudice ha il dovere di assolvere l'imputato e non può ordinare la trasmissione degli atti all'autorità amministrativa (Cass. pen. n. 8673/2003). In tema di omessa convocazione dell'assemblea, la nuova formulazione dell'art. 2631 introdotta dall'art. 1 d.lgs. n. 61/2002, in sostituzione dell'art. 2630, comma 2, n. 2, ha trasformato la fattispecie di reato in illecito amministrativo. La nuova e più favorevole disciplina non pone alcuna distinzione con riferimento al tipo di società cui appartengano gli amministratori o i sindaci cui l'omissione sia imputata e deve, pertanto, trovare immediata applicazione anche nell'ipotesi di sindaci di società cooperativa che abbiano omesso di convocare l'assemblea dei soci nei casi previsti dalla legge o dallo statuto (nel caso di specie, riguardante l'omessa convocazione dell'assemblea di soci di una cooperativa a s.r.l. per l'approvazione del bilancio di esercizio, la S.C. ha annullato l'impugnata sentenza senza rinvio perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato) (Cass. n. 36343/2002). 

Bibliografia

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