Codice Civile art. 2693 - Trascrizione del pignoramento e del sequestro.

Donatella Salari

Trascrizione del pignoramento e del sequestro.

[I]. Deve essere trascritto, dopo la notificazione, il provvedimento che ordina il sequestro conservativo [671 ss. c.p.c.] per gli effetti disposti dall'articolo 2906. Si deve trascrivere del pari l'atto di pignoramento per gli effetti disposti dagli articoli 2913, 2914, 2915 e 2916.

Inquadramento

Le norme contenute nel capo III del libro VI mirano a regolare uniformemente gli effetti sostanziali della pubblicità di quegli atti aventi ad oggetto navi, aeromobili e autoveicoli, pubblicità che per ciascuno di detti beni mobili registrati viene attuata secondo forme e modi propri. Orbene, la disposizione in esame, contempla la previsione, in materia mobiliare, dell'onere di trascrizione del provvedimento che ordina il sequestro conservativo e dell'atto di pignoramento, disposizione che non trova corrispondente nell'ambito della trascrizione immobiliare e che ha la funzione di rendere noto a terzi che tali beni sono oggetto di procedura esecutiva.

Circa la portata applicativa della norma de qua va riferito come la giurisprudenza sostenga che la stessa debba essere interpretata nel senso che il riferimento ai provvedimenti cautelari ed esecutivi non vada limitato a quelli previsti dalla legge comune, ma vada riferito anche a quelli previsti dalle relative leggi speciali (Cass. n. 811/1961). Tale interpretazione risulta confermata dai richiami al codice della navigazione ed alle leggi speciali contenuti negli artt. 2694 e 2695.

Funzione della trascrizione

Come anticipato, la norma in esame, che in materia mobiliare prevede l'onere di trascrizione del provvedimento che ordina il sequestro conservativo e dell'atto di pignoramento, non trova corrispondente in materia di trascrizione immobiliare. Tale mancata corrispondenza trova fondamento nella diversa funzione che la trascrizione riveste nei due ambiti (mobiliare e immobiliare). Infatti, a fronte dell'identità di disciplina, che si desume dal parallelo tra l'articolo in esame e gli artt. 555 e 679 c.p.c. (relativi rispettivamente al pignoramento ed al sequestro conservativo su beni immobili) è da rilevare la diversa efficacia che alla trascrizione è attribuita nei due settori.

La trascrizione, infatti, è elemento costitutivo del sequestro conservativo e del pignoramento su beni immobili (pubblicità costitutiva). Nel settore mobiliare, al contrario, la trascrizione si configura come pubblicità dichiarativa e rileva, pertanto, non sotto il profilo del fatto, ma sotto quello degli effetti. Nello specifico la trascrizione prevista dalla norma in commento ha (i) la funzione di pubblicità notizia, diretta ai creditori del debitore esecutato in modo da rendere possibile a costoro la conoscenza dell'eseguito sequestro-pignoramento e, quindi, il loro intervento nel processo esecutivo; inoltre ha (ii) la funzione di rendere inefficaci nei confronti del creditore pignorante e dei creditori intervenuti nell'esecuzione, gli atti traslativi e costitutivi di diritti sul bene mobile oggetto di esecuzione che siano compiuti dal debitore in favore di terzi dopo la trascrizione (cfr. Cass. n. 2733/1977).

La norma in esame, quindi, in deroga all'art. 2644 che attribuisce il diritto di opporre la priorità nascente dalla trascrizione solo al titolare di un diritto reale, estende tale tutela al titolare di diritto di credito, attribuendo alla trascrizione del sequestro conservativo e del pignoramento di beni mobili registrati, mediante il rinvio agli artt. 2906 e 2913, i medesimi effetti di cui all'art. 2644 (Cass. n. 1008/1952).

Mancata trascrizione e responsabilità

La trascrizione prevista nell'articolo de quo ha efficacia meramente dichiarativa, pertanto, l'omissione di siffatta formalità non inficia la validità dell'atto di sequestro o di pignoramento, ma ne limita l'efficacia inter partes.

La giurisprudenza si è espressa in tal senso. Ha stabilito, per esempio, che l'alienazione di un autoveicolo anteriormente alla trascrizione del pignoramento, se trascritta successivamente, è inefficace nei confronti del creditore procedente e degli intervenuti, anche se effettuata dal terzo cui il bene era stato trasferito dal debitore esecutato (Cass. n. 2574/1964). Nell'ipotesi in cui sia il creditore pignorante che l'acquirente non abbiano trascritto il rispettivo atto, è stato ritenuto che il bene debba considerarsi cosa mobile comune, e che, pertanto, qualora l'acquisto risulti da atto avente data certa anteriore al pignoramento vada senz'altro preferito l'acquirente (Cass. n. 2733/1977). Tra le conseguenze della mancata trascrizione la Suprema Corte ha individuato la responsabilità del creditore il quale, ottenuto il sequestro di un autoveicolo ai sensi dell'art. 7, r.d.l. n. 436/1927, non abbia proceduto alla trascrizione del relativo provvedimento, sarà ritenuto responsabile per i danni subiti da altro creditore il quale, a causa della mancata trascrizione, non sia stato posto nella condizione di poter intervenire nell'esecuzione e partecipare alla distribuzione della somma ricavata dalla vendita coatta dell'autoveicolo (Cass. n. 2733/1977).

Autoveicoli

Per ciò che attiene alle modalità di esecuzione del sequestro e del pignoramento, si evidenzia come il codice di rito si limiti ad operare la distinzione tra beni mobili e beni immobili, senza nulla disporre circa la disciplina da applicare ai beni mobili registrati. Ciò detto, mentre per le navi e gli aeromobili il sequestro ed il pignoramento sono regolati da apposite disposizioni (artt. 650, 682 ss., 1061, 1075 e 1076 cod. nav.), manca invece un'apposita regolamentazione relativa agli autoveicoli.

Si è pertanto discusso in dottrina e giurisprudenza sul procedimento da seguire nell'esecuzione del sequestro conservativo su autoveicoli. In particolare se esso si realizzi con la notifica del provvedimento e la successiva trascrizione del titolo, analogamente a quanto prescritto per il sequestro navale o aeronautico, o piuttosto mediante la ricerca del bene da parte dell'ufficiale giudiziario e l'ingiunzione rivolta al debitore di astenersi dal porre in essere atti diretti a sottrarlo alla garanzia del credito, così come prescritto per il sequestro mobiliare. Dal tenore della norma in esame risulta che la procedura da seguire per rendere il sequestro dell'autoveicolo opponibile ai terzi sia quella ivi descritta, consistente nella preventiva notifica al debitore del provvedimento che dispone il sequestro e successiva trascrizione del titolo.

A tal riguardo la Suprema Corte ha precisato che la priorità della notifica è condizione di efficacia della successiva trascrizione, sicché l'inosservanza dell'obbligo di preventiva notifica rende nulla la trascrizione (Cass. n. 335/1954). Tutto ciò premesso è stato però anche affermato che il provvedimento cautelare de quo può essere validamente eseguito anche con le forme proprie del sequestro mobiliare; in tal caso non si pone in essere un atto nullo, bensì un atto ad effetti limitati, restando esclusa la opponibilità ai terzi (App. Ancona, 11 gennaio 1962).

Bibliografia

Corrado, Pubblicità degli atti giuridici, in Nss. D.I., Torino, 1967; Cimmino, Trascrizione, in Comm. Cendon, Milano, 2008; Ferrario, La cessione dei beni ai creditori: un mandato in rem propriam con funzione di garanzia o di liquidazione, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2001; Follieri, Disposizione di un diritto altrui e indisponibilità nella cessione dei beni ai creditori, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2012; Natoli, Della trascrizione, in Comm. cod. civ., Torino, 1977.

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