Codice Civile art. 2715 - Copie di scritture private originali depositate.InquadramentoLa norma in questione disciplina l'efficacia probatoria delle copie delle scritture private depositate presso pubblici uffici e spedite da pubblici uffici depositari autorizzati, sancendone l'equiparazione agli originali. La disposizione circoscrive l'efficacia probatoria di tali documenti a quelli depositati presso pubblici uffici e provenienti da depositari pubblici autorizzati. Si segnala come la giurisprudenza tende ad ampliare la categoria delle copie utilizzabili, facendo rientrare, a determinate condizioni, sia quelle di scritture provenienti da terzi che quelle c.d. informi. IstitutoLa norma disciplina l'efficacia probatoria delle copie autentiche di scritture private. Così come avviene per l'atto pubblico, anche per la scrittura privata il codice disciplina la possibilità che vengano equiparate all'originale le c.d. copie. La stessa efficacia probatoria delle scritture private in copia di cui all'articolo in commento può essere prevista da leggi speciali indipendentemente dal deposito considerato che l'art. 1 del r.d.l. n. 1666 del 1937 (convertito dalla l. n 2358 del 1937) concede al notaio la facoltà di rilasciare copie ed estratti di documenti a lui esibiti e non necessariamente depositati, salva la possibilità per l'autorità destinataria di chiedere l'esibizione degli originali (Cass. III, n. 3694/2020). Secondo il giudice di legittimità (Cass. I, n. 5250/2010),anche il cancelliere, a norma dell'art. 2715, va considerato pubblico depositario di copie di scritture private e, pertanto, cambiali oggetto di sequestro penale, depositate presso gli uffici giudiziari, hanno la stessa efficacia delle scritture originali. BibliografiaCarnelutti, La prova civile, Roma, 1947; Comoglio, Le prove civili, Torino, 2004; Conte M., artt. 2697- 2730. Prove, a cura di Cendon, Commentario al cod. civ., a cura di Cendon, Milano, 2008; Denti, La verificazione delle prove documentali, Torino, 1957; Gallo, Copia, estratto, certificato notarile, in Nss.D.I., IV, Torino, 1959; Tommaseo, Delle prove, in Comm. Cendon, VI, Torino, 1991; Trisorio Liuzzi, Copia e collazione di atti, in Dig. civ., IV, Torino, 1989; Vaccarella, Sull'efficacia probatoria della copia fotografica di scrittura privata, in Riv. dir. priv. 1969. |