Codice Civile art. 2735 - Confessione stragiudiziale.Confessione stragiudiziale. [I]. La confessione stragiudiziale fatta alla parte o a chi la rappresenta ha la stessa efficacia probatoria di quella giudiziale. Se è fatta a un terzo o se è contenuta in un testamento [587], è liberamente apprezzata dal giudice. [II]. La confessione stragiudiziale non può provarsi per testimoni, se verte su un oggetto per il quale la prova testimoniale non è ammessa dalla legge [2721 ss.]. InquadramentoLa norma in commento disciplina la confessione stragiudiziale, equiparandola, in punto di effetti, alla confessione giudiziale. Se, tuttavia, la confessione è fatta ad un terzo o è contenuta in un testamento, essa non ha valore di prova legale nel processo, ma è liberamente apprezzata dal giudice. La confessione stragiudizialeLa giurisprudenza di legittimità ha attribuito valore di confessione stragiudiziale: alle dichiarazioni rese in sede di verifica fiscale dal legale rappresentante di una società (Cass. n. 22616/2014); alla quietanza rilasciata dal creditore al debitore all'atto del pagamento, rispetto al fatto estintivo dell'obbligazione (Cass. n. 21258/2014; Cass. n. 32458/2018; Cass. n. 5945/2023); alle dichiarazioni del danneggiato riportate nel referto di pronto soccorso (Cass. n. 20879/2024); alle dichiarazioni contenute nel modello di constatazione amichevole di incidente in caso di sinistro stradale, salva la libera apprezzabilità da parte del giudice ove sia prodotto in giudizio, stante la partecipazione necessaria anche della compagnia di assicurazione del danneggiante, stante la generale previsione di cui all'art. 2733, comma 3 (Cass. S.U., n. 10311/2006); alla dichiarazione confessoria contenuta in un atto sostitutivo di notorietà (Cass. n. 19708/2020). Si è escluso, invece, che possa avere valenza di confessione stragiudiziale, in ordine al protrarsi del possesso per il tempo utile al verificarsi dell'usucapione, la scrittura con cui una parte si impegni a far acquisire all'altra un determinato immobile, o a seguito di sentenza dichiarativa di usucapione in suo favore o per contratto, rivelando tale accordo aspetti di incompatibilità logica tra il pattuito trasferimento a titolo derivativo ed il pregresso acquisto a titolo originario e collocandosi sul piano volitivo, anziché su quello ricognitivo (Cass. S.U., n. 7381/2013). Si è escluso, altresì, che possa avere valore di confessione stragiudiziale la dichiarazione sottoscritta dal cliente, su un modulo predisposto da un istituto di credito, in merito alla propria consapevolezza, conseguente alle informazioni ricevute, della rischiosità dell'investimento consigliato e sollecitato dalla banca e della non adeguatezza dello stesso rispetto al proprio profilo di investitore, essendo tale dichiarazione rivolta alla formulazione di un giudizio e non all'affermazione di scienza di un fatto obiettivo (Cass. n. 16828/2016). Si è escluso, altresì, che possa avere efficacia di confessione stragiudiziale l'atto notorio, che fa fede, fino a querela di falso, solo con riferimento all'attestazione dell'ufficiale rogante di aver ricevuto le dichiarazioni in esso contenute dai soggetti indicati, previa loro identificazione, avendo, di contro, efficacia meramente indiziaria in relazione al contenuto delle dichiarazioni rese (Cass. n. 25646/2022). Salve, poi, le differenze legate al differente contesto in cui sono rese le dichiarazioni, la confessione stragiudiziale soggiace alla stessa disciplina prevista per la confessione giudiziale, sia per quanto riguarda la capacità del confitente (art. 2731), sia per quanto riguarda la disciplina della revoca che può aver luogo soltanto nei casi previsti dall'art. 2732. In caso, invece, di confessione stragiudiziale fatta ad un terzo o contenuta in un testamento, le dichiarazioni confessorie non hanno valore di prova legale, come la confessione giudiziale o stragiudiziale fatta alla parte, ma possono essere liberamente apprezzata dal giudice, a cui compete, con valutazione non sindacabile in cassazione se adeguatamente motivata, stabilire la portata della dichiarazione rispetto al diritto fatto valere in giudizio (Cass. n. 29316/2008). Ciò significa che anche tale forma di confessione stragiudiziale può valere a fondare il convincimento del giudice, nel complesso degli ulteriori elementi istruttori raccolti (Cass. n. 12463/2003). La confessione stragiudiziale può anche provarsi per testimoni, ma solo se non verte su un oggetto per il quale la prova testimoniale non è ammessa dalla legge. BibliografiaAndrioli, Confessione, in Nss. Dig. It., Torino, 1959, 20 |