Codice Civile art. 2763 - Crediti per canoni enfiteutici.InquadramentoLa disposizione pone al centro della propria ratio il rapporto economico che si stabilisce tra il canone dovuto al concedente per il fondo enfiteutico e i frutti del medesimo fondo che diventano oggetto del privilegio sia già separati sia ancora pendenti, purché questi ultimi siano maturati nel corso dell'anno in questione (Pratis, 283; Tucci, in Tr. Res. 1997, 764). Secondo la dottrina la disposizione va intesa in senso restrittivo per cui il privilegio riguarderà solo i crediti relativi collegati al canone e solo quelli relativi all'anno rispetto all'inizio dell'esecuzione e quelli per l'anno precedente, con la conseguenza che va escluso il privilegio per crediti che siano connessi a qualsiasi altro inadempimento dell'enfiteuta (Tucci, in Tr. Res. 1997, 764), con esclusione dei crediti delle annate successive a quello in corso, ancorché l'espropriazione attinga temporalmente anche l'arco di tempo successivo (Andrioli, in Comm. S.B. 1958, 192). Il meccanismo si applica anche in caso di usufrutto, né è escluso in esito a cessione del credito riguardante i canoni da parte del concedente come nel caso di concessione del fondo in locazione all'enfiteuta (Pratis, 284). Oggetto del privilegioLa norma riguarda i frutti naturali ex art. 820 (Pratis, 284) compresi quelli non separati e quelli pendenti, purché pertinenti all'anno in cui il creditore prelazionante fa valere il privilegio in questione (Del Vecchio, 235) nonché sui frutti esitati da processo di trasformazione (Tucci, in Tr. Res. 1997, 764) nel rispetto del requisito della possessualità che può realizzarsi anche rispetto alle pertinenze. Secondo l'art. 2815, comma 2 nell'ipotesi di devoluzione o estinzione dell'enfiteusi, l'ipoteca prevarrà sul privilegio (Ruisi, Palermo A., Palermo C., in Comm. Utet 1980, 367; Tucci, in Tr. Res. 1997, 764). BibliografiaBaldi, Il contratto di agenzia, Milano, 1992; Basso, il diritto di ritenzione, Milano, 2010; Bianca, Diritto Civile, Milano, 2012; Carrozza, Affitto di fondi rustici, in Dig. civ., I, Torino, 1989; Cerami, Agenzia (contratto di), in Enc. dir., I, Milano, 1957; Ciccarello, voce Privilegio: Diritto privato, in Enc. dir., XXXV, Milano, 1986; Del Vecchio, I privilegi nella legislazione civile fallimentare e speciale, Milano, 1994; Di Sabato, I privilegi, Napoli, 2008; Fontana, Note su contributi e privilegi in tema di assicurazione infortuni sul lavoro, in Rep. for. it. 1981; Formiggini, Agenzia (contratto di), in Nss.D.I., I, Torino, 1957; Gualandi, Tre questioni in tema di privilegi, in Riv. trim. dir. proc. civ. 1964; Ingrao, La collocazione nello stato passivo fallimentare del credito erariale per ritenute d'acconto non versate, in Riv. dir. trib. 2012; Miconi, L'Imu nel fallimento e nelle altre procedure concorsuali: riflessioni a margine dei tributi sul “possesso” (rectius sul patrimonio), in Riv. dir. trib. 2014; Nappi, Guida al nuovo codice di procedura penale, Milano, 1992; Papagni, La mancata indicazione del bene degrada il credito di rivalsa Iva in chirografo nota a Cassazione civile, sez. I, 19/06/2014, n. 13978, in Dir.e giust. 2014; Papagni, Il credito di rivalsa Iva del professionista non è assistito da privilegio, nota a Cassazione civile, 03 luglio 2015, n.13771, sez. I, in Dir.e giust. 2015; Parente, Il sistema dei privilegi del credito, Milano, 2001; Pratis, Della tutela dei diritti (artt. 2740-2783), II, 1, in Comm. cod. civ., Torino, 1976; Pratis, Privilegio (diritto civile e tributario), in Nss. D.I., App., V, Torino, 1984; Ravazzoni, Privilegi (parte speciale), in Dig. civ., XIV, Torino, 1996; Scalini, Il privilegio sui frutti del fondo per i crediti relativi a somministrazioni e lavori occorrenti per la produzione agricola, in Giust. amm. 1957; Tarantino, Spese di giustizia della procedura fallimentare: a carico del debitore ed ammesse al passivo del fallimento, nota a Cass.Civ., 31 gennaio 2014, n.2112, sez. I, in Dir e giust. 2014. |