Codice Civile art. 2765 - Crediti derivanti dai contratti di mezzadria e di colonia.Crediti derivanti dai contratti di mezzadria e di colonia. [I]. Colui che concede un fondo a mezzadria [2141 ss.] o a colonia [2164 ss.] e il mezzadro o il colono hanno, per i crediti derivanti dal contratto, privilegio sulla rispettiva parte dei frutti [820] e sulle cose che servono a coltivare o a fornire il fondo dato a mezzadria o a colonia. [II]. Il privilegio sui frutti sussiste finché questi si trovano nel fondo o nelle sue dipendenze. [III]. Si applicano le disposizioni degli ultimi tre commi dell'articolo 2764 [2778 n. 16]. InquadramentoL'introduzione attraverso la l. n. 426/1975 dell'art. 2751-bis, n. 4 che prevede il privilegio generale a favore del mezzadro o del colono sembra avere posto nel nulla. Nondimeno la dottrina (Tucci, in Tr. Res. 1997, 771) ne afferma la sopravvivenza ritenendo che, per i crediti del mezzadro o del colono, il privilegio generale mobiliare coesista con quello speciale, che pur tuttavia non prevarrebbe su quest'ultimo ex art. 2783 (Pratis, 302). Va tuttavia rilevato che con la l. n. 203/1982 contenente norme sui contratti agrari farebbero pensare ad una tacita abrogazione della disposizione o, quanto meno a un suo drastico ridimensionamento (Carrozza, 30). Essa, comunque prevede una prelazione, che sorge nei rapporti di mezzadria e colonia e che insiste sopra i frutti dovuti al concedente ed al colono, purché detti frutti rimangano all'interno del fondo e si estende anche tutti i beni utili alla coltivazione del fondo. Oggetto e limiti del privilegioFruiscono del privilegio sia il concedente che il mezzadro e il colono purché il credito nasca dai rispettivi contratti lo del colono alla duplice condizione che si tratti di crediti nascenti dai rispettivi contratti senza limite di annualità, a differenza di quanto previsto dall'art. 2764 (Andrioli, in Comm. S.B. 1958, 208). E' esclusa la compartecipazione agraria. Secondo una lontana giurisprudenza nel caso di legato il mezzadro ha diritto di esercitare il privilegio in commento sulla quota di frutti del legatario, e consegue che qualora il fondo abbia formato oggetto di legato, il mezzadro ha privilegio ex art. 2765 sulla quota di frutti del legatario (Cass. III, n. 8239/1987). In forza del richiamo operato dall'art. 2764, ult. co., il privilegio attinge anche le cose appartenenti al subconcessionario, subordinatamente all'azione diretta controtui ed escludendo i frutti di spettanza del subconcessionario, atteso il mancato richiamo del comma 4 dell'articolo citato (Andrioli, in Comm. S.B. 1958, 194; Pratis, 301; Ruisi, Palermo A., Palermo C, in Comm. Utet 1980, 365). In ogni caso, a tutela del privilegio in questione è sempre possibile attivare il sequestro (Cass. III, n. 736/1967) sulle cose che servono a coltivare o a fornire il fondo dato in mezzadria in base al semplice pericolo della loro asportazione. 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I, 19/06/2014, n. 13978, in Dir.e giust. 2014; Papagni, Il credito di rivalsa Iva del professionista non è assistito da privilegio, nota a Cassazione civile, 03 luglio 2015, n.13771, sez. I, in Dir.e giust. 2015; Parente, Il sistema dei privilegi del credito, Milano, 2001; Pratis, Della tutela dei diritti (artt. 2740-2783), II, 1, in Comm. cod. civ., Torino, 1976; Pratis, Privilegio (diritto civile e tributario), in Nss. D.I., App., V, Torino, 1984; Ravazzoni, Privilegi (parte speciale), in Dig. civ., XIV, Torino, 1996; Scalini, Il privilegio sui frutti del fondo per i crediti relativi a somministrazioni e lavori occorrenti per la produzione agricola, in Giust. amm. 1957; Tarantino, Spese di giustizia della procedura fallimentare: a carico del debitore ed ammesse al passivo del fallimento, nota a Cass.Civ., 31 gennaio 2014, n.2112, sez. I, in Dir e giust. 2014. |