Codice Civile art. 2768 - Crediti dipendenti da reato.Crediti dipendenti da reato. [I]. Per i crediti dipendenti da reato hanno privilegio sulle cose sequestrate lo Stato e le altre persone indicate dal codice penale [188 ss. c.p.], secondo le disposizioni del codice stesso e del codice di procedura penale [2778 n. 10; 488, 612 ss. c.p.p.]. InquadramentoLa disposizione fa diretto riferimento agli artt. 189 e 190 c.p. con riguardo ai crediti derivanti da reato, i quali solo in esito a sequestro sono considerati soggetti a privilegio e pertanto preferiti rispetto ad ogni altro sorto sia anteriormente che posteriormente, tranne che per i privilegi previsti in tema di garanzia del pagamento dei tributi. Per effetto del sequestro conservativo penale in base a sentenza irrevocabile da eseguirsi su beni ben identificati i crediti indicati in questo articolo si considerano privilegiati rispetto ad ogni altro credito non privilegiato di data anteriore e ai crediti sorti posteriormente, salvi, in ogni caso, i privilegi stabiliti a garanzia del pagamento di tributi. Il provvedimento cautelare riguarda l'imputato e, in taluni casi il responsabile civile (art. 316 c.p.p.) e può essere richiesto sia dal P.M. che dalla parte civile (Tucci, in Tr. Res. 1997, 779) attingendo le cose mobili sequestrate, siano esse di proprietà dell'imputato o della persona civilmente responsabile (Tucci, in Tr. Res. 1997, 779). Secondo la dottrina il provvedimento cautelare potrebbe riguardare anche i beni immobili dell'imputato o del responsabile civile (Nappi, 398). Oggetto del privilegioL'art. 316 c.p.p., dispone che il privilegio erariale riguardi i crediti per il pagamento della pena pecuniaria, delle spese del procedimento e di ogni altra somma dovuta all'erario, nonché i crediti per il pagamento delle obbligazioni civili derivanti dal reato. Nel caso in cui la parte offesa da un reato chieda l'ammissione al passivo del fallimento del soggetto che può essere chiamato a rispondere civilmente per il fatto dell'imputato, al fine di conseguire l'ammissione al passivo in via privilegiata del credito per il risarcimento del danno patito occorre che essa provi: a) l'esistenza di un processo penale in corso; b) che il soggetto dichiarato fallito era legato all'imputato in detto processo da un rapporto che lo rende civilmente responsabile per il fatto dell'imputato; c) che il soggetto vittima del reato si è costituito parte civile e che il soggetto, poi dichiarato fallito, è stato convenuto nel processo penale in qualità di responsabile civile; d) che è intervenuto nel processo penale il sequestro dei beni del responsabile civile (Cass. VI, n. 3683/2020).
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