Codice Civile art. 2820 - Sentenze straniere.

Donatella Salari

Sentenze straniere.

[I]. Si può parimenti iscrivere ipoteca in base alle sentenze pronunziate dalle autorità giudiziarie straniere, dopo che ne è stata dichiarata l'efficacia dall'autorità giudiziaria italiana, salvo che le convenzioni internazionali dispongano diversamente [797 c.p.c.].

Inquadramento

L'art. 2820 consente di iscrivere ipoteca sulla base delle sentenze pronunziate dalle autorità giudiziarie straniere, dopo che ne è stata dichiarata l'efficacia dall'autorità giudiziaria italiana, salvo che le convenzioni internazionali dispongano diversamente. Tuttavia non è necessario che la sentenza straniera produca ipoteca giudiziale a norma dello Stato in cui fu emessa. Ad ogni modo è necessario che la sentenza straniera, ai fini della delibazione, non contenga disposizioni contrarie all'ordine pubblico.

Sentenze straniere

La l. n. 218/1995 di riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato ha però espressamente sanzionato l'abrogazione di tutto il titolo VII del c.p.c. (relativo proprio al procedimento di delibazione delle sentenze straniere), prevedendo invece all'art. 64 che la sentenza straniera è riconosciuta in Italia senza il ricorso ad alcun procedimento, cioè direttamente, purché ricorrano le condizioni previste dalla legge (Lenzi, 1132). L'art. 2820 non è stato espressamente abrogato dalla riforma.

Ora di regola, la sentenza straniera è immediatamente riconosciuta in Italia, alle condizioni previste dalla legge di riforma (art. 64 l. n. 218/1995). Soltanto per l'attuazione coattiva e l'esecuzione forzata della sentenza straniera, o in caso di contestazione del suo riconoscimento, è previsto l'accertamento dei requisiti del riconoscimento da parte della Corte d'Appello del luogo di attuazione della sentenza. Poiché l'iscrizione ipotecaria attribuisce una garanzia al credito, e non consiste nell'attuazione coattiva della sentenza di condanna, e poiché il testo dell'art. 2820 dava salvezza alle contrarie convenzioni internazionali, si deve ritenere che l'iscrizione di ipoteca giudiziale non richieda più alcun provvedimento di delibazione.

Bibliografia

Cendon, artt. 2740-2906, in Commentario al codice civile, Milano, 2009; Fragali, Ipoteca (diritto privato), in Enc. dir., XXII, Milano, 1972; Gorla, zanelli, Pegno e ipoteche artt. 2784-2899, in Comm. S.B., Bologna, 1992; Gorla, Del pegno. Delle ipoteche, in Comm. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1968; Lenzi, Prime osservazioni sulla legge 218 del 31 maggio 1995, in Riv. not. 1995, I; Protettì, L'ipoteca nella giurisprudenza, Padova, 1971; Ravazzoni, Le ipoteche, in Tr. Res., 20, Torino, 1985; Rubino, L'ipoteca immobiliare e mobiliare, in Tratt. C. M., Milano, 1956; Tamburrino, Delle ipoteche, in Comm. cod. civ., Torino, 1976.

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