Codice Civile art. 2828 - Immobili su cui può iscriversi l'ipoteca giudiziale.Immobili su cui può iscriversi l'ipoteca giudiziale. [I]. L'ipoteca giudiziale si può iscrivere su qualunque degli immobili [812 ss.] appartenenti al debitore e su quelli che gli pervengono successivamente alla condanna, a misura che egli li acquista. InquadramentoLa norma in esame secondo l'opinione comune ribadisce i principi di generalità, di pubblicità e di specialità che imperniano la disciplina ipotecaria, il cui titolo per l'iscrizione dell'ipoteca giudiziale si estende anche ai beni successivamente acquisiti dal debitore. Immobili su cui può iscriversi l'ipoteca giudizialeIn base all'art. 2828 l'ipoteca giudiziale si può iscrivere su qualunque degli immobili appartenenti al debitore e su quelli che gli pervengano successivamente alla condanna. Per opinione comune la norma in commento costituisce svolgimento del principio di generalità vigente in materia di ipoteca, nonché applicazione delle regole di pubblicità e specialità. La sentenza di condanna costituisce dunque titolo per iscrivere ipoteca non solo su tutti i beni immobili presenti al momento in cui si prende l'iscrizione, ma anche su quelli pervenuti successivamente (alla prima iscrizione), alla sola condizione che l'iscrizione venga ripetuta in modo specifico, man mano che i beni pervengono nel patrimonio del debitore (Gorla, 262; Rubino, 112; Tamburrino, 315). L'individuazione specifica del bene ai fini dell'iscrizione potrà avvenire già nello stesso titolo ipotecario o, successivamente, nella nota di iscrizione (Cass. II, n. 158/1981). Non è, invece, ammessa ed è nulla l'iscrizione su beni che non appartengono al debitore, cioè effettuata, anticipatamente, prima che il bene immobile entri nella sfera patrimoniale dello stesso. Inoltre, è nulla l'iscrizione dell'ipoteca giudiziale su beni immobili già di proprietà del debitore, ma da lui venduti anteriormente all'iscrizione, e non può produrre effetti neppure se sia stata accolta la domanda revocatoria, proposta ai sensi dell'art. 2901 dal creditore, per ottenere la dichiarazione di inefficacia nei suoi confronti dell'atto di vendita (Cass. III, n. 9774/1995). La giurisprudenza ha inoltre chiarito che l'azione esercitata dal proprietario dell'immobile illegittimamente gravato da ipoteca, non essendo debitore (né terzo datore d'ipoteca) rispetto al rapporto obbligatorio cui accede, ha natura reale, configurandosi come actio negatoria tendente all'accertamento e dichiarazione di libertà dal bene (Cass., n. 6958/1994). Nel caso in cui il bene venisse successivamente acquisito al patrimonio del debitore, occorre procedere a nuova iscrizione, non essendo possibile convalidare la precedente versandosi in materia di nullità (in dottrina Gorla, 262; Tamburrino, 209). La giurisprudenza ritiene che l'iscrizione su beni il cui valore eccede la cautela richiesta, diversamente dall'iscrizione per una somma eccessiva, non dà luogo a responsabilità del creditore ex art. 2043, potendosi configurare soltanto una responsabilità processuale, ai sensi dell'art. 96 c.p.c., qualora lo stesso creditore convenuto per la riduzione dell'ipoteca resista con mala fede o colpa grave (Cass. III, n. 10299/2007). L'iscrizione di ipoteca giudiziale non è ammessa sugli autoveicoli. BibliografiaBoero, Le ipoteche, in Comm. Utet, Torino, 1984; Capozzi, Successioni e donazioni, Milano, 1983; Cervelli, Trascrizione ed ipoteca, Milano, 2002; Dinacci, in Comm. Perlingieri, Torino, 1980; Fragali, Ipoteca, in Enc. dir., XXII, 1972; Gentile, Le ipoteche, Roma, 1961; Gorla, Del pegno. Delle ipoteche, in Comm. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1962; Maiorca, voce Ipoteca (diritto civile), in Nss. D.I., IX, Torino, 1963; Mariani, Della ipoteca immobiliare, Milano, 1958; Pavone La Rosa, La cambiale, Milano, 1959; Ravazzoni, Le ipoteche, in Tr. Res., 20, Torino, 1985; Rubino, L'ipoteca immobiliare e mobiliare, Milano, 1956; Tamburrino, Delle ipoteche, in Comm. cod. civ., Torino, 1976; Valle, sub art. 2834, in Comm. Cendon, VI, Torino, 1991. |