Codice Civile art. 2841 - Omissioni e inesattezze nei titoli o nelle note.

Donatella Salari
aggiornato da Giulia Cesetti

Omissioni e inesattezze nei titoli o nelle note.

[I]. L'omissione o l'inesattezza di alcune delle indicazioni nel titolo, in base al quale è presa l'iscrizione, o nella nota non nuoce alla validità dell'iscrizione, salvo che induca incertezza sulla persona del creditore o del debitore o sull'ammontare del credito ovvero sulla persona del proprietario del bene gravato, quando l'indicazione ne è necessaria, o sull'identità dei singoli beni gravati.

[II]. Nel caso di altre omissioni o inesattezze, si può ordinare la rettificazione a istanza e a spese della parte interessata [2886 2].

Inquadramento

La disposizione elenca tassativamente le ipotesi di evidente invalidità dell'iscrizione, individuandoli in quelle determinate inesattezze od omissioni che provocano incertezza oggettivamente o soggettivamente, in ordine agli elementi essenziali della nota, in primis creditore e debitore, ma anche riguardo alla somma su cui iscrivere l'ipoteca (v. art. 2839).

Omissioni o inesattezze nei titoli e nelle note

Per il disposto dell'art. 2841 l'omissione o inesattezza di alcune indicazioni nel titolo in base al quale è presa l'iscrizione, o nella nota, non nuoce alla validità dell'iscrizione, salvo che induca incertezza sulla persona del creditore o del debitore o sull'ammontare del credito ovvero sulla persona del proprietario del bene gravato, quando l'indicazione ne è necessaria, o sull'identità dei singoli beni gravati.

La norma in commento disciplina, quindi, il regime dell'invalidità dell'iscrizione sancendo in particolare la nullità della stessa con riferimento alle indicazioni del titolo o della nota. Affinché si determini la nullità dell'iscrizione occorre che l'inesattezza o l'omissione induca incertezza oggettiva o soggettiva nei terzi e che l'inesattezza o l'omissione cada su un elemento essenziale della nota o del titolo stesso.

La dottrina considera normalmente elementi essenziali quelli di cui all'art. 2839, nn. 1, 4 e 7 (Tamburrino, 239) e tuttavia si ritiene che comporti invalidità dell'iscrizione anche l'omissione o l'inesattezza concernente il titolo o i suoi elementi (Gorla, 302).

La nullità dell'iscrizione ipotecaria dovuta ad errore od incertezza sulla persona del debitore non esclude, peraltro, il diritto del proprietario dell'immobile a chiedere la cancellazione, indipendentemente dalla validità dell'iscrizione (Cass. III, n. 4793/2001).

L'iscrizione può ancora essere nulla in ipotesi di: a) incompetenza dell'organo che ha effettuato l'iscrizione; b) mancanza completa di un atto o documento la cui presentazione è essenziale ai fini dell'iscrizione (ad es. mancanza della nota); c) vizi dei documenti che devono essere presentati (ad es. mancata sottoscrizione della nota da parte del richiedente); d) vizi intrinseci delle scritturazioni sui due registri — d'ordine e di formalità — o sui registri immobiliari in genere (ad es. mancata indicazione della data).

Solo i vizi della scritturazione portanti assoluta incertezza dell'iscrizione o carenza di un elemento essenziale (data, identificazione degli oggetti gravati) comportano nullità dell'iscrizione anche in presenza di una valida nota.

Secondo Cass. III, n. 7342/2022 nel pignoramento immobiliare, gli errori o le imprecisioni di identificazione del bene negli atti di provenienza sono di per stessi irrilevanti rispetto ai terzi di buon fede che abbiano eseguito il pignoramento dopo aver diligentemente verificato i registri immobiliari, né l'indicazione nel pignoramento o nella sua nota di trascrizione di dati catastali non aggiornati spiega effetti invalidanti, ove non vi sia comunque una situazione di incertezza sulla fisica identificazione dei beni ed ove sussista continuità tra i dati catastali precedenti e quelli corretti al momento dell'imposizione del vincolo, di modo che l'erroneità di per sé considerata non comporti alcuna confusione sui beni che si intendono pignorare.

Bibliografia

Boero, Le ipoteche, in Comm. Utet, Torino, 1984; Capozzi, Successioni e donazioni, Milano, 1983; Cervelli, Trascrizione ed ipoteca, Milano, 2002; Dinacci, in Comm. Perlingieri, Torino, 1980; Fragali, Ipoteca, in Enc. dir., XXII, 1972; Gentile, Le ipoteche, Roma, 1961; Gorla, Del pegno. Delle ipoteche, in Comm. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1962; Maiorca, voce Ipoteca (diritto civile), in Nss. D.I., IX, Torino, 1963; Mariani, Della ipoteca immobiliare, Milano, 1958; Pavone La Rosa, La cambiale, Milano, 1959; Ravazzoni, Le ipoteche, in Tr. Res., 20, Torino, 1985; Rubino, L'ipoteca immobiliare e mobiliare, Milano, 1956; Tamburrino, Delle ipoteche, in Comm. cod. civ., Torino, 1976; Valle, sub art. 2834, in Comm. Cendon, VI, Torino, 1991.

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