Codice Civile art. 2842 - Variazione del domicilio eletto.

Donatella Salari

Variazione del domicilio eletto.

[I]. È in facoltà del creditore, del suo mandatario o del suo erede o avente causa di variare il domicilio eletto nell'iscrizione, sostituendone un altro nella stessa circoscrizione.

[II]. Il cambiamento deve essere annotato dal conservatore in margine o in calce all'iscrizione.

[III]. La dichiarazione circa il cambiamento del domicilio deve risultare da atto ricevuto o autenticato da notaio e deve rimanere depositata nell'ufficio del conservatore.

Inquadramento

La norma è finalizzata alla necessità che possa essere sempre reperibile il soggetto che deve ricevere le notificazioni di fatti o azioni relativi all'iscrizione ipotecaria (art. 2844). A ciò risponde quindi sia l'iniziale esigenza che il creditore elegga domicilio nella circoscrizione del tribunale dove ha sede l'ufficio dei registri immobiliari competente (art. 2839), sia la successiva comunicazione delle eventuali variazioni. La norma in esame trova, quindi, la sua ratio nella garanzia di certezza nelle variazioni di domicilio ai fini della validità delle notificazioni e comunicazioni. L'indicazione del domicilio speciale, che deve essere espressa e specifica, deve comprendere sia il luogo, sia la persona del domiciliatario, che può essere la stessa conservatoria.

Variazione del domicilio eletto

La norma in commento disciplina l'ipotesi di variazione del domicilio originariamente eletto dal creditore. Come anticipato, la ratio è quella di assicurare la certezza della variazione al fine di rendere sempre individuabile e reperibile il creditore cui devono essere effettuate le notificazioni ipotecarie di cui all'art. 2844 (Gorla, 305).

Il conservatore procederà quindi alle registrazioni di cui agli artt. 2678 e 2679 e curerà infine la scritturazione del mutamento a margine o in calce all'originaria iscrizione (Tamburrino, 245).

Carenza originaria nella nota di iscrizione

Nel caso in cui l'elezione di domicilio sia stata omessa nella nota l'art. 2844, comma 3, prevede la possibilità di effettuare le notificazioni delle azioni ipotecarie presso l'ufficio dei registri immobiliari ove è stata effettuata l'iscrizione.

Si discute sul procedimento da seguire per porre rimedio a tale omissione.

Parte della dottrina ha sostenuto la piena equivalenza dei procedimenti di rettificazione di cui all'art. 2841, comma 2, e di annotazione ai sensi dell'articolo in commento (Ravazzoni, 65).

Bibliografia

Boero, Le ipoteche, in Comm. Utet, Torino, 1984; Capozzi, Successioni e donazioni, Milano, 1983; Cervelli, Trascrizione ed ipoteca, Milano, 2002; Dinacci, in Comm. Perlingieri, Torino, 1980; Fragali, Ipoteca, in Enc. dir., XXII, 1972; Gentile, Le ipoteche, Roma, 1961; Gorla, Del pegno. Delle ipoteche, in Comm. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1962; Maiorca, voce Ipoteca (diritto civile), in Nss. D.I., IX, Torino, 1963; Mariani, Della ipoteca immobiliare, Milano, 1958; Pavone La Rosa, La cambiale, Milano, 1959; Ravazzoni, Le ipoteche, in Tr. Res., 20, Torino, 1985; Rubino, L'ipoteca immobiliare e mobiliare, Milano, 1956; Tamburrino, Delle ipoteche, in Comm. cod. civ., Torino, 1976; Valle, sub art. 2834, in Comm. Cendon, VI, Torino, 1991.

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