Codice Civile art. 2848 - Nuova iscrizione dell'ipoteca.Nuova iscrizione dell'ipoteca. [I]. Nonostante il decorso del termine indicato dall'articolo precedente, il creditore può procedere a nuova iscrizione; in tal caso l'ipoteca prende grado dalla data della nuova iscrizione. [II]. La nuova iscrizione non può essere presa contro i terzi acquirenti dell'immobile ipotecato che hanno trascritto il loro titolo. InquadramentoL'articolo in commento introduce l'istituto della reiscrizione ipotecaria, da tenere distinto rispetto a quello della rinnovazione. Nuova iscrizione dell'ipotecaDecorso il termine ventennale di cui all'art. 2847, il creditore che non abbia rinnovato l'ipoteca può procedere ad una nuova iscrizione (art. 2848). Quest'ultima, però, prenderà grado da tale data, con la conseguenza che saranno preferiti tutti gli altri creditori che avranno iscritto ipoteca nel ventennio precedente e che, in caso di rinnovazione, sarebbero stati posposti. Infatti, nonostante il decorso del termine ventennale, il titolo non perde la sua validità così che è possibile utilizzarlo per una nuova iscrizione (Ravazzoni, 67). La nuova iscrizione prenderà grado dalla data di effettuazione della formalità che dovrà presentare tutti i caratteri dell'originaria iscrizione. La nuova iscrizione non può essere presa contro i terzi acquirenti dell'immobile ipotecato che abbiano trascritto il proprio titolo; nei confronti di tali soggetti è possibile, se non è ancora trascorso il termine ventennale, procedere alla rinnovazione (Fragali, 841). BibliografiaChianale, L'ipoteca, Torino, 2005; Fragali, Ipoteca (dir. priv.), in Enc. dir., XXII, Milano 1972; Gorla, Del pegno. Delle ipoteche, in Com S.B. sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1968; Gorla, Zanelli, Del pegno. Delle ipoteche, in Com. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1992; Ravazzoni, Le ipoteche, in Tr. Res., 20, Torino, 1985; Rubino, L'ipoteca immobiliare e mobiliare, in Tr. C. M., Milano, 1956; Tamburrino, Delle ipoteche, in Comm. cod. civ., Torino, 1976. |