Codice Civile art. 2856 - Surrogazione del creditore perdente.Surrogazione del creditore perdente. [I]. Il creditore che ha ipoteca sopra uno o più immobili, qualora si trovi perdente perché sul loro prezzo si è in tutto o in parte soddisfatto un creditore anteriore, la cui ipoteca si estendeva ad altri beni dello stesso debitore, può surrogarsi nell'ipoteca iscritta a favore del creditore soddisfatto, al fine di esercitare l'azione ipotecaria su questi altri beni con preferenza rispetto ai creditori posteriori alla propria iscrizione. Lo stesso diritto spetta ai creditori perdenti in seguito alla detta surrogazione. [II]. Questa disposizione si applica anche ai creditori perdenti per causa di privilegi immobiliari [2770 ss.]. InquadramentoLa norma in esame stabilisce la possibilità della cosiddetta surrogazione (art. 1201) del creditore perdente, finalizzata alla risoluzione di una problematica che spesso si riscontra, ovvero la necessità di consentire il soddisfacimento delle pretese anche di quei creditori che sono giudicati «perdenti» per ipoteche meno estese o prevalentemente di un grado successivo. La surrogazione fa così salvo il principio della trascrizione, nel caso in cui i beni soggetti ad ipoteca del creditore siano stati alienati ad un terzo (art. 2857). Per una completa trattazione si rimanda al commento dell'art. 2857. BibliografiaGorla-Zanelli, Del pegno. Delle ipoteche, in Comm. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1992; Rubino, L' ipoteca immobiliare e mobiliare, Milano, 1956; Tamburrino, Le ipoteche, in Comm. cod. civ., Torino, 1976. |