Codice Civile art. 2869 - Estinzione dell'ipoteca per fatto del creditore.Estinzione dell'ipoteca per fatto del creditore. [I]. L'ipoteca costituita dal terzo si estingue se, per fatto del creditore, non può avere effetto la surrogazione del terzo nei diritti, nel pegno, nelle ipoteche e nei privilegi del creditore [1203]. InquadramentoLa norma permette al terzo datore d'ipoteca di avvalersi del beneficium cedendarum actionum. Il terzo datore di ipoteca che ha subito l'espropriazione per l'inadempimento del debitore, è surrogato ope legis nei diritti e nelle garanzie che il creditore aveva verso il debitore. Estinzione dell'ipoteca del terzo datoreL'art. 2869, prevedendo l'estinzione dell'ipoteca costituita dal terzo nell'ipotesi in cui, per fatto del creditore, non possa avere effetto la surrogazione del terzo nei diritti, nel pegno, nelle ipoteche e nei privilegi del creditore, concede al terzo datore, in senso analogo alla norma dell'art. 1955 in tema di fideiussione, il diritto al beneficium cedendarum actionum. Quindi, per analogia con la fideiussione, il terzo datore che ha pagato o che ha sofferto l'espropriazione, è surrogato nei diritti del creditore verso il debitore (artt. 1949 e 1203, n. 3): mentre il terzo acquirente, quando la surroga non può aver luogo per fatto del creditore, ha diritto al risarcimento dei danni (artt. 2866 e 2899), il terzo datore è invece liberato per le stesse ragioni per cui è liberato il fideiussore. L'estinzione contemplata dalla norma in commento si pone dunque in relazione col diritto di surroga spettante al terzo datore ex art. 2871 e si pone come particolare forma di tutela rafforzata, ove l'esercizio di tale diritto sia frustrato. Si ritiene al riguardo che non occorra un comportamento attivo del creditore, bastando la sua inerzia, ma occorre che il fatto del creditore comporti l'impossibilità, non la semplice difficoltà, del regresso. Quando si verifica tale circostanza, l'estinzione dell'ipoteca non è automatica, ma, in quanto effetto previsto nell'interesse del terzo datore ed a sua tutela, è rimessa alla sua disponibilità (Ravazzoni, 101). BibliografiaBianca, Diritto civile, IV, Milano, 1991; Boero, Le ipoteche, GS. Big., Torino, 1999; Fragali, Ipoteca, in Enc. dir., XXII, Milano, 1972; Gorla, Zanelli, Del pegno. Delle ipoteche, in Com. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1992; Merlo, Surrogazione per pagamento, Padova, 1933; Ravazzoni, Le ipoteche, Tr. Res., 20, Torino, 1998; Rubino, L'ipoteca immobiliare e mobiliare, in Tr. C. M., Milano, 1956. |