Codice Civile art. 2928 - Assegnazione di crediti.Assegnazione di crediti. [I]. Se oggetto dell'assegnazione è un credito [553 c.p.c.], il diritto dell'assegnatario verso il debitore che ha subito l'espropriazione non si estingue che con la riscossione del credito assegnato. InquadramentoLa peculiarità di forma di soddisfazione delle ragioni creditorie è rappresentata dalla circostanza che essa non si realizza sino al momento in cui a costui non perviene l'effettivo pagamento del credito, essendo l'assegnazione pro solvendo, infatti l'ordinanza di assegnazione al creditore del credito spettante verso il terzo al debitore esecutato, una volta stabilizzata perché non impugnata con l'opposizione agli atti esecutivi ex art 617 c.p.c. determina il trasferimento coattivo ed attuale del credito al creditore pignorante, attraverso una modificazione soggettiva del rapporto creditorio e la conclusione dell'espropriazione, ma non opera anche l'immediata liberazione del debitore poiché tale effetto può verificarsi solo con il pagamento del credito assegnato. Secondo Cass.VI n. 11660/2016 l'art. 2928 nel disporre che il diritto dell'assegnatario verso il debitore si estingue solo con la riscossione del credito assegnato, in realtà non perpetua la procedura esecutiva, ma produce solo effetti sostanziali a maggior tutela del creditore, in modo che costui , in caso di mancata riscossione, può iniziare un procedimento esecutivo in base al medesimo titolo e pertanto non contraddice la natura liquidativa dell'ordinanza di assegnazione del credito pignorato, in esito alla dichiarazione positiva del terzo. CasisticaUn'immediata conseguenza dell'estinzione del credito, salva esazione, concerne l'ipotesi nella quale lo stesso creditore non ponga in essere atti dispositivi sul credito assegnato, per esempio cedendolo ex art. 1260 e trasformando l'assegnazione in pro soluto (art. 1266). Ne deriva che nel caso di fallimento del debitore già sottoposto ad espropriazione presso terzi il pagamento eseguito dal terzo debitore in favore del creditore assegnatario ex art. 553 c.p.c. è inefficace verso il fallimento anche allorché l'assegnazione sia avvenuta anteriormente. Afferma, infatti la giurisprudenza di legittimità (Cass. I, n. 5994/2011; Cass. I, n. 463/2006) che l'anteriorità al fallimento dell'ordinanza di assegnazione non esclude che il pagamento del terzo «assegnato» dopo la dichiarazione di fallimento non esclude che sia inopponibile al curatore fallimentare in caso di pregressa espropriazione forzata presso terzi, poiché l'ordinanza di assegnazione del credito trova attuazione solo quando il debitore del debitore paghi effettivamente nelel mani del creditore assegnatario. Se pertanto prima di questo momento, ancorché l'assegnazione del credito sia precedente ad essa, la dichiarazione di fallimento del debitore esecutato, il terzo è tenuto a pagare il credito assegnato al curatore del fallimento per l'ovvia ragione che dopo la dichiarazione, il debitore perde, ai sensi dell'art. 44 l. fall., il diritto di disporre del proprio patrimonio e non può effettuare alcun pagamento anche non negoziale, restando elemento irrilevante la circostanza che il creditore assegnatario fosse o meno a conoscenza dello stato d'insolvenza del debitore esecutato al momento dell'ordinanza di assegnazione. In proposito la giurisprudenza di legittimità (Cass. I n. 18051/2014) ha ritenuto che in tema di revocatoria fallimentare è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 553, comma 1, c.p.c., e 2928, ove condizionando il trasferimento del credito assegnato al pagamento del terzo e in assenza di retroattività della soddisfazione del creditore al momento dell'assegnazione, si creerebbe un'ingiustificata disparità di trattamento tra il creditore assegnatario e il cessionario negoziale del credito. BibliografiaAuletta, Orientamenti sull'actio nullitatis nel processo esecutivo, in Riv. esecuz. forzata 2000; Bonsignori, Effetti della vendita e dell'assegnazione, in Comm. S., Milano, 1988; Bove, Il bene pignorato ed espropriato tra diritto processuale e diritto sostanziale, in judicium.it; Busnelli, Della tutela giurisdizionale dei diritti, in Comm. 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