Funzionamento e organizzazione interna degli O.C.C. costituiti presso gli ordini professionali
12 Maggio 2017
I professionisti già iscritti nell'elenco dei “Gestori della crisi” nel proprio ordine territoriale non possono presentare domanda di iscrizione negli O.C.C. costituiti all'interno di altri ordini.
Riferimenti normativi - Art. 15, Legge 27 gennaio 2012 n. 3 (“Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione della crisi da sovraindebitamento”) come modificata dal D.L. 18 ottobre 2012 n. 179 convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012 n. 221; D.M. 202/2014 (“Regolamento recante i requisiti di iscrizione nell'elenco degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento”; nel seguito “Regolamento”).
Premessa - La normativa relativa alla materia del sovraindebitamento ruota attorno alla figura dell'Organismo di Composizione della Crisi (O.C.C.) che l'art. 2, comma 1, lettera d), del Regolamento definisce come “articolazione interna di uno degli enti pubblici individuati dalla legge e dal presente regolamento che, anche in via non esclusiva, è stabilmente destinata all'erogazione del servizio di gestione della crisi da sovraindebitamento”. L'O.C.C. si compone di tre organi: Consiglio Direttivo, Referente e Gestore della Crisi. La legge definisce il Gestore della Crisi come la “persona fisica che, individualmente o collegialmente, svolge la prestazione inerente alla gestione dei procedimenti di composizione della crisi e di liquidazione del patrimonio del debitore”. Il Gestore della Crisi è nominato dal Referente tra i nominativi inseriti nell'apposito elenco tenuto presso l'O.C.C. dell'Ordine Professionale.
I requisiti di qualificazione professionale dei Gestori della Crisi sono indicati all'art. 4, comma 5, del Regolamento:
Ai sensi dell'art. 10, comma 5, del medesimo Regolamento, l'O.C.C. è tenuto ad adottare un regolamento interno che dovrà prevedere i casi di decadenza e sospensione dell'attività dei Gestori che risultino privi dei requisiti o abbiano violato gli obblighi previsti dal decreto medesimo, nonché la procedura per l'applicazione delle relative sanzioni, e la determinazione dei criteri di sostituzione. I regolamenti interni dovranno contenere anche norme di autodisciplina vincolanti per tutti i suoi aderenti, ispirate a principi generali di legalità, indipendenza, professionalità, riservatezza, imparzialità e trasparenza.
La risposta al quesito - Il Regolamento indica solamente i requisiti di qualificazione professionale che i Gestori della Crisi devono possedere. Spetta, quindi, agli Ordini territoriali, che devono approvare i rispettivi regolamenti di autodisciplina, indicare eventuali requisiti di eleggibilità. Alcuni O.C.C. costituiti all'interno degli Ordini Professionali, come quello degli Avvocati di Milano, hanno espressamente indicato, all'interno del proprio regolamento, che l'iscrizione nell'elenco dei Gestori della Crisi è riservata ai soli iscritti allo stesso Ordine. Altri Ordini, come quello dei Dottori Commercialisti di Milano, non hanno menzionato tale requisito nel regolamento del proprio O.C.C.. Tuttavia, dal momento che l'O.C.C. è un organismo interno al singolo Ordine Professionale, si ritiene che l'iscrizione al detto Ordine sia presupposto essenziale per l'iscrizione nell'elenco dei Gestori della Crisi del relativo O.C.C.. |