Domanda di ammissione al passivo proposta dal comodanteInquadramentoLa domanda di ammissione al passivo di un credito, di restituzione o rivendicazione di beni mobili e immobili, si propone con ricorso da trasmettere a norma dell'art. 93 l.fall. almeno trenta giorni prima dell'udienza fissata per l'esame dello stato passivo. Il ricorso può essere sottoscritto anche personalmente dalla parte ed è formato ai sensi degli artt. 21, comma 2, ovvero 22, comma 3, del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni e, nel termine stabilito dal primo comma, è trasmesso all'indirizzo di posta elettronica certificata del curatore indicato nell'avviso di cui all'art. 92 l.fall., unitamente ai documenti di cui al sesto comma. L'originale del titolo di credito allegato al ricorso è depositato presso la cancelleria del tribunale. Il ricorso contiene: l'indicazione della procedura cui si intende partecipare e le generalità del creditore; la determinazione della somma che si intende insinuare al passivo, ovvero la descrizione del bene di cui si chiede la restituzione o la rivendicazione; la succinta esposizione dei fatti e degli elementi di diritto che costituiscono la ragione della domanda; l'eventuale indicazione di un titolo di prelazione, nonché la descrizione del bene sul quale la prelazione si esercita, se questa ha carattere speciale; l'indicazione dell'indirizzo di posta elettronica certificata, al quale ricevere tutte le comunicazioni relative alla procedura, le cui variazioni è onere comunicare al curatore. Il ricorso è inammissibile se è omesso o assolutamente incerto uno dei requisiti di cui ai nn. 1), 2) o 3), se è omesso o assolutamente incerto il requisito di cui al n. 4), il credito è considerato chirografario. Se è omessa l'indicazione di cui al terzo comma, n. 5), nonchè nei casi di mancata consegna del messaggio di posta elettronica certificata per cause imputabili al destinatario si applica l'art. 31 bis, secondo comma l. fall. Al ricorso sono allegati i documenti dimostrativi del diritto del creditore ovvero del diritto del terzo che chiede la restituzione o rivendica il bene. Con la domanda di restituzione o rivendicazione, il terzo può chiedere la sospensione della liquidazione dei beni oggetto della domanda. FormulaTRIBUNALE DI .... SEZ. FALL.
Fallimento:.... Giudice delegato: Dott. .... Curatore: ....
Ill.mo Sig. Giudice delegato, la Società ...., in persona dell'Amministratore Unico dr. ...., numero partita Iva ...., con sede in ...., alla via ...., n...., elettivamente domiciliata in ...., alla via ...., n...., presso e nello studio dell'Avv...., C.F. n. ...., PEC ...., fax n. ...., che la rappresenta e difende in virtù di procura stesa in calce/a margine al presente atto PREMESSO - che con contratto stipulato in data.... ha concesso in comodato gratuito all'impresa fallita i seguenti beni mobili: ..../l'appartamento sito in ...., alla via ...., contraddistinto in catasto al n.... foglio...., sub...., confinante....; - che intende insinuarsi al passivo fallimentare ed ottenere la restituzione dei predetti beni/del predetto immobile di cui è proprietario/rivendicarne la proprietà. Tutto ciò premesso CHIEDE che la S.V. Ill.ma voglia, ai sensi dell'art. 93 l.fall., ammettere al passivo fallimentare la predetta restituzione (oppure) rivendicazione. Allega: Contratto stipulato in data .... Luogo e data.... Firma Avv. .... PROCURA ALLE LITI Avv. .... I.... sottoscritt...., ricevuta la informativa ai sensi dell'art. 4 comma 30, del d.lgs. n. 28/2010 e successive modifiche, circa la possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei benefici fiscali di cui agli artt. 17 2 20 del medesimo decreto, autorizzo l'Avv. .... a rappresentarmi e difendermi in proprio e nella qualità nella presente procedura nonché in ogni fase e grado successivi ad essa connessi. Vi conferisco ampia facoltà di spiccare citazioni, presentare ricorsi, proporre impugnazioni, di intraprendere procedure esecutive mobiliari ed immobiliari, di resistere nelle opposizioni ad esecuzione oltre che ad ingiunzione e sfratto, di nominare sostituti e procuratori, di citare terzi. Vi conferisco, altresì, espressamente, la facoltà di conciliare e transigere qualsiasi controversia, riconoscendoVi ampi poteri anche ex art. 183 c.p.c. e comunque, in ogni caso in cui sia richiesta la comparizione personale, sottoscrivendo anche verbali di conciliazione e di rinunciare agli atti, di incassare e quietanzare per mio/nostro conto, nonché ai sensi dell'art. 13 del d.lgs. n.196/2003 (informativa e consenso ai fini del trattamento dei dati personali). Eleggo domicilio presso il Vostro studio in ...., alla Via....n.... E' autentica Firma Avv. .... CommentoAi sensi dell'art. 103 l.fall. nel testo vigente sostituito dall'art. 88 del d.lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, se il bene non è stato acquisito all'attivo della procedura fallimentare, il titolare del diritto, anche nel corso dell'udienza di cui all'art. 95 l.fall., può modificare l'originaria domanda e chiedere l'ammissione al passivo del controvalore del bene alla data di apertura del concorso. Se il curatore fallimentare perde il possesso della cosa dopo averla acquisita, il titolare del diritto può chiedere che il controvalore del bene sia corrisposto in prededuzione. AI riguardo, va precisato che se il comodante, così come è legittimato a concedere in godimento, per il fatto di potere disporre del bene, senza che tale potere corrisponda necessariamente ad un suo diritto reale, ha del pari titolo a riacquisirne il godimento, senza dovere provare la proprietà, sufficiente essendo la prova della consegna, del rapporto di comodato, del conseguente obbligo di restituzione del comodatario (Cass. n. 9460/2000). |