Atto di desistenzaInquadramentoL'atto introduttivo del procedimento prefallimentare è prerogativa del debitore, di uno o più creditori o del pubblico ministero ed è finalizzato all'accertamento dei presupposti per la dichiarazione di fallimento. Il procedimento può arrestarsi e venire meno in ragione del deposito di atto di desistenza da parte del creditore che dapprima lo ha instaurato ed in seguito dichiara di rinunciarvi. FormulaTRIBUNALE DI ... SEZ. FALL. ATTO DI DESISTENZA DAL PROCEDIMENTO PER DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO N. .../ ..... DI....... La Società ..., P.I. e C.F. n ..., con sede in ..., via ..., n. ..., iscritta nel Registro delle Imprese di ..., con n. REA ..., in persona del legale rapp.te p.t ..., elettivamente domiciliata in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ..., PEC (indirizzo di posta elettronica certificata comunicato al proprio Ordine) ...@ ..., fax n. ..., che la rappresenta e difende come da procura in atti, PREMESSO CHE — con ricorso depositato in data ... è stato chiesto al Tribunale di ... di dichiarare il fallimento della Società ...; — ai sensi dell'art. 15 l. fall. è stata fissata l'udienza di convocazione delle parti per il giorno ...; — il ricorso per la dichiarazione di fallimento ed il relativo decreto sono stati notificati ex art. 15, comma 3, l. fall., alla società debitrice; — il credito della istante si fonda su ..., come dedotto e provato nel ricorso ex art. 6 l. fall.; — nelle more, le parti hanno sottoscritto accordo transattivo - puntualmente adempiuto - avente carattere liberatorio per la debitrice; per quanto esposto, la Società ..., come sopra rappresentata e difesa, dichiara di essere stata soddisfatta nella propria pretesa e per conseguenza di desistere dal procedimento per dichiarazione di fallimento n. .../ ........ di ....... Il presente atto di desistenza viene sottoscritto dalla società ricorrente per ogni effetto di legge. Luogo e data ... Firma Avv. ... La Società ...in persona del legale rapp.te p.t ...... (allegare i documenti indicati nell'atto) CommentoNon sembra esservi ostacolo alcuno all'applicazione dell'istituto della rinuncia agli atti del giudizio, disciplinato nell'art. 306 c.p.c., anche al procedimento per dichiarazione di fallimento; pertanto, in seguito alla dichiarazione di desistenza del creditore istante, il giudice emetterà provvedimento dichiarativo dell'estinzione del giudizio. Va precisato che la rinuncia all'istanza di fallimento non richiede accettazione da parte del debitore convenuto nel procedimento prefallimentare, posto che il ricorso del creditore è unicamente rivolto alla tutela del diritto di credito, come del resto evidenziato dalla mancata riproposizione della fattispecie della dichiarazione d'ufficio del fallimento, nell'attuale art. 6 l.fall. così come modificato dall'art. 4 del d.lgs. n. 5/2006. Dalla impossibilità di dichiarazione officiosa di fallimento, deriva poi che la sentenza potrà aversi soltanto se la domanda proposta dal soggetto legittimato sia mantenuta ferma per l'intera durata del procedimento; la desistenza dell'unico creditore istante infatti, anche ove si verificasse in sede di reclamo avverso la pronuncia, determinerebbe carenza di legittimazione del creditore medesimo; con la conseguenza della decisione di rito, anche nel senso della revoca della sentenza eventualmente già emanata ed impugnata. |