Elenco dei creditori da allegare alla richiesta di fallimento proposta dal debitore in proprio

Cristina Asprella

Inquadramento

Come è noto, il fallimento può essere dichiarato, a mente dell'art. 6 l.fall., su istanza del debitore, di uno o più creditori o su richiesta del p.m. Qualora il ricorso per la dichiarazione di fallimento sia presentato dal debitore in proprio, egli, secondo quanto previsto dall'art. 14 l.fall., deve depositare presso la Cancelleria del Tribunale le scritture contabili e fiscali obbligatorie relative ai tre esercizi precedenti alla dichiarazione (in particolare il riferimento è ai tre esercizi precedenti al deposito dell'istanza di fallimento) o l'intera esistenza dell'impresa laddove essa sia durata meno. Alla richiesta deve altresì allegare uno stato particolareggiato ed estimativo delle sue attività, oltreché l'elenco dei creditori con indicazione dei rispettivi crediti.

Va, inoltre allegata l'indicazione dei ricavi lordi per ognuno degli ultimi tre esercizi, l'elenco nominativo di coloro che vantano diritti reali e personali sulle cose in suo possesso oltreché l'indicazione delle cose e il titolo da cui il diritto deriva. Mentre nella formulazione precedente alla riforma del 2006 il debitore doveva anche allegare il bilancio e il conto dei profitti e delle perdite, ora il riferimento è stato espunto, pur se tali elementi fanno parte delle scritture contabili di cui agli artt. 2214 e ss. c.c. e, pertanto, rientrano comunque nella previsione delle scritture contabili e fiscali obbligatorie.

Si tenga presente che il ricorso per la dichiarazione di fallimento proposto dal debitore in proprio non vincola il Tribunale fallimentare visto che comunque vanno provati i presupposti soggettivi ed oggettivi per la dichiarazione di fallimento, con la conseguenza che, in mancanza di detta prova la domanda di fallimento sarà comunque rigettata.

Formula

ELENCO NOMINATIVO DEI CREDITORI

Allegato alla richiesta di fallimento proposta dal debitore

della Soc.... con sede in ...., via .... n. ...., C.F. ...., alla data del .... con l'indicazione dei rispettivi crediti.

Cognome, Nome, Residenza del Creditore, Ammontare del credito, Indicazione cause di prelazione

Sig...., residente in...., creditore per ...., privilegiato;

Sig...., residente in...., creditore per ...., privilegiato;

Sig...., residente in...., creditore per ...., privilegiato;

Sig...., residente in...., creditore per ...., chirografario;

Sig...., residente in...., creditore per ...., chirografario;

Data e luogo....

Firma del ricorrente....

Commento

Il ricorso per la dichiarazione di fallimento in proprio, qualora proposto dal debitore che sia persona fisica deve essere direttamente da lui presentato, ovviamente nel caso in cui abbia la possibilità di disporre dei propri diritti oppure, laddove non la abbia, nel rispetto delle norme che ne regolano la rappresentanza, assistenza o autorizzazione. Ad esempio, laddove l'impresa sia di proprietà di un minore sarà il genitore che ne eserciti la potestà a presentare la richiesta con autorizzazione del giudice tutelare.

Nel caso in cui il debitore sia una società il ricorso deve essere presentato dall'amministratore dotato del potere di rappresentanza legale.

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