Istanza al giudice delegato proposta dal curatore fallimentare per chiedere l'autorizzazione ad utilizzare mezzi propri per recarsi fuori sedeInquadramentoAi sensi dell'art. 25 l.fall. nel testo vigente sostituito dall'art. 22 del d.lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, il giudice delegato esercita funzioni di vigilanza e controllo sulla procedura fallimentare, per cui l'autorizzazione scritta al curatore fallimentare deve essere sempre data anche per il compimento di atti determinati riguardanti la procedura. FormulaFallimento: .... Giudice delegato: Dott. .... Curatore: .... TRIBUNALE DI .... SEZ. FALL. RICHIESTA AUTORIZZAZIONE Ill.mo Sig. Giudice delegato, Il Dott./Avv. .... con studio in ...., alla via ...., n...., PEC ...., in qualità di curatore del fallimento sopra indicato, nominato da codesto Tribunale con sentenza n. .... del.... PREMESSO che la Società .... dichiarata fallita ha uno stabilimento in .... alla via ...., n. __; che occorre procedere all'inventario dei beni esistenti in tale luogo/ubicati a....; che la predetta sede è difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Tutto ciò premesso CHIEDE che la S.V. Ill.ma Voglia, ai sensi dell'art.25 R.D. 16 marzo 1942, n. 267 autorizzare lo scrivente ad utilizzare i mezzi propri per recarsi a.... Luogo e data.... Il Curatore del Fallimento.... Depositato in Cancelleria Oggi .... Il Cancelliere.... Il Giudice delegato, letta l'istanza che precede, visti gli atti, autorizza quanto richiesto Luogo e data.... Il Giudice delegato.... CommentoL'art. 25 l.fall. in tema di esercizio delle funzioni di vigilanza e di controllo sulla regolarità della procedura, prevede per il curatore fallimentare un generale obbligo di acquisire la preventiva autorizzazione scritta del giudice delegato per il compimento di determinati atti riferiti alla procedura concorsuale. Tra questi vi è anche la necessità di ottenere l'autorizzazione del giudice delegato a recarsi al di fuori della sede per il compimento di atti improcrastinabili ed ineludibili riferiti alla procedura fallimentare, a tale fine usando mezzi propri non essendo altrimenti raggiungibile in tempo utile con mezzi pubblici. Ciò nell'ottica di potere legittimamente contabilizzare la relativa spesa (si pensi al carburante ovvero alle spese di pedaggio autostradale, sino ad eventuali riparazioni del veicolo causate da guasti intervenuti lungo il percorso ovvero a quelle eventualmente derivanti da altre cause occorse durante il tragitto) ponendola a carico della massa. |