Comunicazione non accettazione incarico di curatore fallimentareInquadramentoLa legge fallimentare non prevede la rinuncia del curatore nominato ad assolvere l'incarico ma unicamente la revoca di quest'ultimo prevista dall'art. 29 l.fall. nella forma della sostituzione, la quale può concretizzarsi nell'ipotesi di omessa comunicazione dell'accettazione entro i due giorni successivi alla partecipazione della sua nomina. FormulaFallimento: .... Giudice delegato: Dott. .... Curatore: .... TRIBUNALE DI .... Sezione Fallimentare Ill.mo Sig. Giudice delegato, il Dott./Avv. .... con studio in ...., alla via...., n. ...., PEC .... PREMESSO che è stato nominato curatore del fallimento della Società.... con sentenza n.... del .... emessa dal Tribunale di .... e comunicatagli in data....; che, essendo in questo periodo oberato di impegni professionali/impossibilitato ad assolvere all'incarico per gravi problemi di salute. Tutto ciò premesso, nel ringraziare per la fiducia accordatagli COMUNICA di non essere disponibile ad assumere il predetto incarico e chiede, ai sensi dell'art. 29 r.d. 16 marzo 1942, n. 267 di essere sostituito. Con osservanza. Luogo e data.... Sottoscrizione del professionista per rinuncia all'incarico di curatore fallimentare CommentoL'art. 29 l.fall. al comma 2 prevede che se il curatore nominato dal tribunale con la sentenza dichiarativa di fallimento non osserva l'obbligo di far pervenire al giudice delegato la propria accettazione entro i due giorni successivi alla partecipazione della sua nomina, il tribunale, in camera di consiglio, provvede d'urgenza alla nomina di altro curatore. In base all'attuale dettato normativo, l'accettazione dell'incarico di curatore fallimentare non può essere implicita o per facta concludentia, ma espressa, dovendo il soggetto nominato dal tribunale assolvere all'obbligo di comunicare non allo stesso tribunale che ha disposto la nomina ma direttamente al giudice delegato della procedura la propria volontà di accettare l'incarico. Tanto si deduce dalla sanzione di sostanziale decadenza dall'investitura prevista dalla stessa norma citata nel caso dell'omessa comunicazione di tale accettazione che da sola, comporta de plano la possibilità che il tribunale in camera di consiglio deliberi la sostituzione della persona del curatore precedentemente nominato con altro nominativo. Sulla scorta della stessa norma, si evince altresì che ad impedire il perfezionamento della nomina fatta dal tribunale basta anche il semplice silenzio della persona indicata dal tribunale protrattosi oltre i due giorni dalla avvenuta partecipazione della sua nomina, che altro non è se non la legale scienza di quest'ultima, comunicata al diretto interessato nelle consuete forme di legge, e, quindi, per via telematica a mezzo PEC trattandosi di una persona iscritta in un determinato albo professionale, ovvero con la notifica a mezzo di ufficiale giudiziario. L'art. 29 l.fall. enuncia espressamente che alla sostituzione provvede il tribunale - non il giudice delegato - riunitosi in camera di consiglio con urgenza atteso che nel periodo di vacatio non esiste alcun obbligo da parte del soggetto precedentemente nominato ad assolvere a qualsiasi atto di gestione inerente la procedura fallimentare. |