Comunicazione della cessazione di attivita' commerciale effettuata dal curatore fallimentare all'ufficio dell'agenzia delle entrate

Vito Amendolagine

Inquadramento

Ai sensi dell'art. 35 d.P.R. n.633/1972 il curatore fallimentare entro trenta giorni dalla notifica dell'estratto della sentenza dichiarativa di fallimento deve comunicare all'Agenzia delle Entrate la dichiarazione di fallimento con il modello di variazione dati dell'impresa fallita.

Formula

Fallimento: ....

Giudice delegato: Dott. ....

Curatore: ....

COMUNICAZIONE DI CESSAZIONE

DI ATTIVITA' COMMERCIALE PER FALLIMENTO

Il Dott./Avv. .... con studio in ...., alla via...., n...., in qualità di curatore del fallimento sopra indicato, nominato da codesto Tribunale con sentenza n. .... del ....

COMUNICA

a codesto Ufficio, per ogni effetto di legge, che la ditta/Società ...., con sede in ...., alla via...., n. ...., n. P.I. .... è stata dichiarata fallita con la sentenza sopra indicata.

Allega: Modulo .... debitamente compilato.

Luogo e data....

Il Curatore del Fallimento....

Commento

La dichiarazione di fallimento comporta una variazione di cui l'Agenzia delle Entrate deve essere messa al corrente ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. n. 633/1972 attesa la non soluzione di continuità del soggetto iva e la relativa permanenza del numero di partita iva.

In caso di cessazione dell'attività, l'art. 35 del d.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633 prevede quindi che il curatore fallimentare in quanto organo della procedura fallimentare, deve entro trenta giorni farne dichiarazione ad uno degli uffici locali dell'Agenzia delle entrate ovvero ad un ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto della medesima Agenzia, utilizzando modelli conformi a quelli approvati con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate.

Secondo una risalente giurisprudenza di merito, il termine di 30 giorni per la presentazione, da parte del curatore, della dichiarazione di variazione prevista dall'art. 35 del decreto Iva non decorre dal giorno della dichiarazione del fallimento ma dalla data in cui il curatore dichiara di accettare la nomina (Comm. trib. prov. Milano, 16 novembre 1995). In particolare, secondo questa impostazione il dies a quo costituito dall'accettazione della nomina di curatore fallimentare perché è la stessa accettazione della nomina una variazione da comunicare all'Agenzia delle Entrate.

Infatti ai sensi dell'art. 35 d.P.R. n.633/1972 l'obbligo di presentare la dichiarazione di variazione del legale rappresentante incombe al curatore fallimentare quale organo della procedura fallimentare.

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