Istanza per la vidimazione del giornale del fallimento

Gianfranco Di Marzio
Maria Grazia Sirna

Inquadramento

È preciso obbligo del curatore tenere un registro in cui annotare giornalmente le entrate e le uscite di cassa; il registro deve essere preventivamente vidimato da uno dei membri del comitato dei creditori, o dal giudice delegato se non è stato costituito l'organo collegiale. L'annotazione delle operazioni relative alla amministrazione finanziaria della procedura di fallimento risponde al principio di trasparenza e correttezza cui deve essere improntata l'attività svolta dal curatore, e costituisce anche mezzo di controllo della stessa da parte del giudice e del comitato dei creditori.

Formula

TRIBUNALE DI ...

Fallimento di ... (n. ....\ .....)

Giudice delegato: Dott. ...

Curatore: ...

ISTANZA PER LA VIDIMAZIONE DEL GIORNALE DEL FALLIMENTO

* * *

Ill.mo Sig. Giudice delegato,

PREMESSO CHE

— il sottoscritto, quale curatore del Fallimento n .../ ..., della Società ..., è tenuto ex art. 38, comma 1, l.fall. alla compilazione di un registro della procedura in relazione alle operazioni di amministrazione giornaliera;

— secondo prescrizione di legge, tale registro deve essere vidimato preventivamente da uno dei componenti del comitato;

— ad oggi non è stato possibile costituire il comitato dei creditori ai sensi dell'art. 40 comma 1 attesa la indisponibilità dei creditori contattati,

Per quanto premesso

SI CHIEDE

all'Ill.mo Giudice delegato di procedere, anche ai sensi dell'art. 41 l.fall., alla vidimazione del predetto registro (che si allega). 1

Con osservanza

Il Curatore ...

[1] Il registro vidimato viene esibito dal curatore all'udienza di approvazione del rendiconto di gestione ex art. 116 l.fall.

Commento

Sotto il profilo finanziario l'operato del curatore, in termini di trasparenza e correttezza, è garantito dalla compilazione di un registro ove vengono annotate le entrate e le uscite di cassa e comunque tutte le operazioni contabili.

Stabilisce infatti la seconda parte del primo comma dell'art. 38 l.fall. che il curatore "deve tenere un registro preventivamente vidimato da almeno un componente del comitato dei creditori, e annotarvi giorno per giorno, le operazioni relative alla sua amministrazione".

Il curatore, quindi, dopo essersi munito del registro chiede ad uno qualsiasi dei membri del comitato dei creditori di vidimare ciascuna pagina mediante apposizione di firma.

Le operazioni registrate nel giornale del fallimento costituiranno la rendicontazione finanziaria oggetto del conto di gestione, da depositarsi ex art. 116 l.fall. prima della chiusura della procedura al fine della approvazione da parte dei creditori. Il registro viene, infatti, esibito dal curatore all'udienza di approvazione del conto di gestione fissata ex art. 116 l.fall.

Secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione “integra il reato di cui all'art. 230 l. fall. la condotta del curatore che non ottemperi, nei termini prescritti, all'ordine del giudice delegato di depositare nella cancelleria del tribunale fallimentare il registro previsto dall'art. 38 legge citata ed i libri IVA afferenti la procedura fallimentare” (Cass. pen. V, n. 37459/2005).

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