Istanza per liquidazione del compenso al curatore per il periodo di esercizio provvisorio dell'impresa fallitaInquadramentoLa liquidazione del compenso del curatore rappresenta un costo della procedura e viene soddisfatto in via prededucibile, al di fuori di un piano di riparto e con prevalenza rispetto a crediti aventi la medesima natura. Accanto alla liquidazione del compenso per l'attività di gestione della procedura fallimentare, la legge riconosce al curatore il diritto a ricevere il compenso per l'attività prestata in relazione all'esercizio provvisorio dell'impresa, sia esso disposto dal Tribunale con la sentenza dichiarativa di fallimento ovvero dal giudice delegato su istanza del curatore e previo parere favorevole del comitato dei creditori. FormulaTRIBUNALE DI ... Fallimento di ... (n. ____\ ______) Giudice delegato: dott ... Curatore: ... ISTANZA PER LIQUIDAZIONE DEL COMPENSO AL CURATORE PER IL PERIODO DI ESERCIZIO PROVVISORIO DELL'IMPRESA FALLITA * * * I. LE ATTIVITÀ SVOLTE DALLA CURATELA Con sentenza del ... codesto Ecc.mo Tribunale ha dichiarato il fallimento della ... nominando Giudice delegato il Dott...., curatore il sottoscritto e disponendo al contempo l'esercizio provvisorio dell'impresa fallita ex art. 104 l. fall. L'attività di gestione dell'impresa ha comportato un impegno importante e particolarmente delicato, atteso che ...(descrivere il tipo di attività svolta e le ragioni di rilevanza dell'impegno profuso precisando se l'impresa avesse o meno in carico lavoratori e quanti; eventuali interlocuzioni con istituzioni pubbliche per il mantenimento di licenze o concessioni etc.). La gestione, a seguito di proroghe concesse dal Giudice delegato, previa autorizzazione del Comitato dei creditori, si è protratta per oltre ... in ragione del fatto che ______ Nel corso dell'attività di amministrazione d'impresa si è in particolare proceduto a ...(descrivere l'attività che ha caratterizzato l'esercizio provvisorio dell'impresa). Sono state depositate le relazioni periodiche ex art. 104 l.fall. e vi è stato costante confronto con il comitato dei creditori, come risulta dai verbali di riunione di tale organo collegiale. A seguito di [descrivere la ragione che ha determinato la chiusura dell'esercizio provvisorio: es. cessione dell'azienda] il Giudice delegato, acquisito il parere del comitato dei creditori, con decreto del [...] ha disposto la chiusura dell'esercizio provvisorio o in alternativa Con decreto del [...] il Tribunale, sentito il curatore e il comitato dei creditori, ha ordinato la chiusura dell'esercizio provvisorio ex art. 104, comma 6 l.fall. II. ll COMPENSO DEL CURATORE PER L' ESERCIZIO PROVVISORIO L'art. 3 del d.m. n. 30/2012 prevede che nel caso di continuazione dell'attività di impresa della società fallita è dovuto al curatore “un ulteriore compenso dello 0,50% sugli utili netti e dello 0,25% sull'ammontare dei ricavi lordi conseguiti durante l'esercizio provvisorio”. Nel caso di specie, detto compenso ammonta complessivamente ad Euro ..., come da dettagliato prospetto, allegato alla presente istanza, da cui risulta il criterio di calcolo seguito nella quantificazione ed in particolare che ... (indicare il contenuto tecnico-contabile del prospetto allegato). La liquidità giacente sul conto della procedura è attualmente pari ad Euro ..., e quindi sufficiente al pagamento nella misura indicata di Euro ...oltre accessori di legge. Tutto ciò premesso, SI CHIEDE all'Ill.mo Tribunale di voler liquidare il compenso per l'esercizio provvisorio dell'impresa fallita nella misura sopra indicata, oltre accessori di legge, ovvero in quella diversa ritenuta di giustizia. Con osservanza Luogo e data ... Il Curatore ... (Allegare documentazione richiamata nell'istanza) [1] Tra gli allegati alla istanza è fondamentale includere un documento contabile recante i risultati di gestione nonché un prospetto di calcolo del compenso da liquidarsi secondo le percentuali di cui all'art. 3 del d.m. n. 30/2012. CommentoL'esercizio provvisorio dell'impresa fallita è caratterizzato dalla prosecuzione dell'attività di impresa, da parte del curatore e sotto il controllo del Tribunale. Il curatore svolge sostanzialmente una vera e propria attività imprenditoriale, la quale è certamente complessa ed impegnativa in termini di raggiungimento degli obiettivi di efficacia ed efficienza di gestione, atteso che utili e perdite conseguiti durante l'esercizio provvisorio sono imputabili alla massa dei creditori, la quale in definitiva ne sopporta il rischio. In ragione dell'attività svolta ed in esito alla chiusura dell'esercizio provvisorio è riconosciuto al curatore specifico compenso; si tratta di altro e diverso compenso rispetto a quello che il Tribunale liquiderà, in un successivo momento, con riguardo alla gestione prettamente fallimentare. Nell'istanza di liquidazione è importante che il curatore esponga, con dovizia, l'attività svolta ed i risultati raggiunti in termini economico - finanziari, atteso che la misura del compenso spettante verrà calibrata su tali valori ed in particolare sui ricavi lordi e sugli utili netti conseguiti durante il periodo di esercizio provvisorio dell'impresa fallita. L'art. 3 di detto d.m. n. 30 del 2012 prevede, in particolare, che "qualora sia autorizzata la continuazione dell'attività economica dell'impresa fallita al curatore e' corrisposto, oltre ai compensi di cui agli articoli 1 e 2, un ulteriore compenso dello 0,50% sugli utili netti e dello 0,25% sull'ammontare dei ricavi lordi conseguiti durante l'esercizio provvisorio". |