Convocazione del comitato dei creditori da parte del presidenteInquadramentoLa legge fallimentare non stabilisce casi ed ipotesi in cui si rende necessaria la convocazione del comitato dei creditori da parte del presidente. In considerazione del ruolo che l'organo collegiale assume oggi nella gestione del fallimento - avendo funzioni consultive, di controllo ed autorizzatorie - la valutazione in ordine alla convocazione dell'organo medesimo è rimessa al presidente ed a ciascuno dei membri - potendo la richiesta provenire da un terzo dei componenti- tenuto conto dell'importanza delle questioni da trattare e della necessità di un confronto con riguardo alle stesse. FormulaSpett.le Comitato dei Creditori del fallimento n .../ ______ nelle persone di ... (tramite posta elettronica certificata all'indirizzo di ciascuno dei componenti dell'organo) Oggetto: Fallimento n. .../ ... pendente dinanzi al Tribunale di ... - Convocazione del Comitato dei Creditori ex art. 41, comma 2, l.fall. Egregi Signori, il sottoscritto ..., nella qualità di presidente del comitato dei creditori, in seguito alla richiesta di parere inviata dal curatore fallimentare in data ..., in relazione a ... convoca, ai sensi dell'art. 41, comma 2, l.fall., le SS.VV. in riunione affinché il comitato, previa discussione sulla questione, proceda alla relativa deliberazione. Si indica quale data per la riunione il giorno ..., alle ore ..., presso lo studio del sottoscritto in ..., alla via ..., n ...[ovvero mediante conferenza telefonica]. Come è noto, ai sensi dell'art. 40, comma 7, l.fall., è possibile conferire delega per l'espletamento delle funzioni di componente del comitato dei creditori a soggetto in possesso dei requisiti di cui all'art. 28 l.fall., previa apposita comunicazione al Giudice delegato. Distinti saluti. Il Presidente del Comitato dei Creditori ... CommentoL'importanza del ruolo assunto dal comitato dei creditori, nell'ambito della procedura di fallimento, si evince anche dalla tempistica che la legge impone in ordine alla costituzione dell'organo. Prevede, infatti, la legge fallimentare (art. 40, comma 1, l.fall.) che il curatore depositi, entro trenta giorni dalla sentenza di fallimento, istanza al giudice per la nomina del comitato dei creditori e che, poi, entro dieci giorni dalla nomina, tale organo provveda, su convocazione del curatore, alla designazione del presidente. Le riunioni del comitato dei creditori vengono indette dal presidente, anche su richiesta di un terzo dei componenti. La volontà dell'organo si perfeziona attraverso deliberazioni collegiali assunte a maggioranza dei votanti; il voto può essere espresso, secondo il disposto normativo, mediante fax o altro mezzo elettronico o telematico, purché rimanga agli atti la prova della manifestazione di voto. Durante l'esercizio provvisorio il comitato dei creditori è direttamente convocato dal curatore; in tal caso la convocazione è volta alla informazione sull'andamento della gestione, dovendo, tra l'altro, detto organo esprimersi in merito alla continuazione dell'esercizio provvisorio (cfr. art. 104, comma 3, l.fall.). |